La rinascita del corvo e la velocità del metalupo

di lmpaoli94
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Brandon Stark giaceva dormiente sulle fredde erbe del Regno di suo padre.
Un volo da tale altezza avrebbe ucciso chiunque, ma non lui.
La divina provvidenza aveva deciso che non era ancora il momento di morire.
“Gli Stark non muoiono mai. Solo gli Dei possono decidere del nostro futuro… Non i Lannister.”
Il giovane figlio di Eddard e Cathlyn Stark sembrava immerso in un sogno prima della rinascita definitiva.
“Non riesco ad aprire gli occhi… Ma non sono morto. Devo trovare la forza necessaria e…”
Ma i suoi pensieri furono interrotti dal gracidare di un corvo che svolazzava nelle vicinanze.
“Ma che diavolo…”
Mentre i suoi acuti si facevano insistenti, alla fine Brandon aprì i suoi piccoli occhi da bambino innocente.
< Dove mi trovo? > si domandò non riuscendo a riconoscere il territorio dove veniva spesso in esplorazione.
< Allora sei vivo… > fece una voce dietro di lui…
< Chi ha parlato? >
< Sono io… Ce la fai a voltarti? >
< Non credo di riuscire a muovermi… Sei per caso una persona che conosco? Un servitore? >
< Niente di tutto questo… Prova a voltarti e poi vedrai la verità. >
Riuscendo malamente a muoversi, alla fine Brandon acconsentì alla richiesta della voce sconosciuta.
< Estate! Ma allora sei tu! Che sciocco! Credevo che tu avessi iniziato a parlare. >
< Infatti sono stato io > replicò il metalupo.
< Non è possibile… Tu parli? E da quando? >
< Da sempre, giovane ragazzo. >
< E non è l’unico animale a parlare > mormorò il corvo atterrando sulla schiena del metalupo.
< Sto sognando, non è vero? >
< E’ normale avere la mente confusa in questo frangente, ma ti assicuro che è tutto vero. Io e il corvo siamo qui per aiutarti. >
< Nessuno può aiutarmi. Sono caduto da quella torre e non riesco a muovermi. >
< Non ancora… Guardami dritto negli occhi e dimmi cosa vedi. >
Acconsentendo alla richiesta del lupo, Brandon riusciva a vedere se stesso mentre stava correndo con la sua spada accompagnato proprio dal suo metalupo in un giorno di caccia.
< Che cosa significano quelle immagini? >
< E’ il tuo futuro, Brandon. >
< Il mio futuro? Estate, ti rendi conto che non tornerò mai più a camminare? >
< E questo chi l’ha detto? >
< Non riesco a muovermi! >
< Smettila di lamentarti e alzati da terra. >
< Ma come poso fare?! Sono senza forze! >
< Credi in te stesso e rialzati! Questa è una prova che devi superare solo con le tue energie… Avanti, Brandon. So che puoi riuscirci. >
Muovendosi faticosamente, Brandon riusciva a malapena a rotolarsi per terra.
< Ti donerò la mia agilità, Brandon Stark… E sarai una persona nuova. >
< Invece con la mia abilità richiamerai a te i tuoi amici e i tuoi nemici > disse invece il corvo.
< Che stupida abilità è questa? >
< Fidati, ragazzo. Ti servirà. >
< Non è che potrei cominciare a volare? Così rischierei di non essere più gettato da grandi altezze. >
< Non è umano che qualcuno riesca a volare, giovane Stark. >
< Ma potrei divenire il primo uomo ad esserlo. >
< Adesso basta fare domande. Il tempo stringe e devi tornartene immediatamente a casa. >
< Ma io… >
Improvvisamente, il metalupo di Brandon Stark cominciò ad illuminarsi di luce propria entrando nel corpo del giovane ragazzo, lasciandolo sbigottito.
< Ma cosa mi è successo? >
< Adesso il metalupo è dentro di te > rispose il corvo < Prova a rialzarti. >
Con grande sorpresa, Brandon Stark riusciva a stare in piedi con le sue gambe.
< Estate mi ha salvato la vita… Mi ha dato un’altra possibilità… >
< Adesso il tuo metalupo rimarrà dentro di te fino alla tua morte. Non sprecare quest’occasione. >
< E tu? Che cosa farai? >
< Io sarò il tuo più fidato consigliere e sarò le tue ali in posti che non potrai mai raggiungere… Però ricordati: non parlare a nessuno che io so parlare. Ti prenderebbero per pazzo. >
< Sicuro. Non lo farò mai. >
< Molto bene. Adesso tornatene a casa. Tra poco dovrai dare udienza alla tua famiglia. >
< E cosa devo dirgli? >
< La verità: hai visto Jamie e Cersei Lannister fare l’amore dinanzi a questa torre. A quel punto tuo padre saprà cosa fare al riguardo. >
< Ma così scatenerò una guerra senza precedenti. >
< Di questo non devi preoccuparti… Non ci sarà nessuna guerra e Cersei e Jamie avranno quello che si meritano da Re Robert Baratheon. >
< Mi devo fidare? Sembra una possibilità surreale. >
< Lo scoprirai solo vivendo > disse infine il corvo alzandosi in volo per scomparire nelle nuvole grigie del cielo.
 
 
< Dove si trova il piccoletto degli Stark? > domandò impazientemente la Regina Cersei < Jamie! >
< Non lo so, tesoro mio. L’ho gettato dalla torre ma il suo corpo è scomparso nel nulla. >
< Qualcuno deve averlo portato via. È impossibile che sia riuscito a sopravvivere da tale altezza. >
< Meglio tornare da tuo marito. Ci starà sicuramente cercando. >
< Jamie… >
< Che cosa c’è, Cersei? >
< Stiamo sbagliando tutto… Dobbiamo mettere fine al nostro rapporto. >
< Che cosa? dopo tutti questi anni? >
< Io ti amo, Jamie. È per il nostro bene… Soprattutto per il tuo… Se veniamo scoperti le nostre vite sono spacciate. >
< Preferisco morire che dividermi da te. >
< Jamie, cerca di ragionare… >
< Ne riparliamo più avanti. Adesso dobbiamo tornare al castello degli Stark. Sia com’è tuo marito quando non ti trova. >
< Quel maledetto ubriacone… Deve avere la fine che merita. >
< E l’avrà, tesoro mio. È solo questione di tempo. >
< Non riuscirò a stare tranquillo ben sapendo che il giovane bambino degli Stark è scomparso nel nulla. Suo padre farà di tutto per ritrovarlo. Anche scatenando una guerra inutile. >
< Non ti preoccupare, Cersei. Non potranno mai accusarci… >
< Io sono pronta a negare fino alla morte se servirà. >
< Lo stesso vale per me. >
< Jamie, sei sicuro che ci ha visto solo quel bambino? >
< Sì. Solo quel moccioso poteva arrampicarsi fin lassù… Nessun adulto riuscirebbe mai in tale impresa… Adesso però smettiamola di pensare al peggio, d’accordo? >
< Va bene. Come vuoi tu >disse infine Cersei dando un ultimo bacio al suo amato prima di tornare verso il castello degli Stark.
“La vendette di Grande Inverno sta per abbattersi su di voi.”




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