San Valentino 1789
Stiamo rientrando a palazzo Jarjayes dopo una festa danzante
alla reggia. Sua Maestà ha voluto festeggiare San Valentino con un ricevimento
e noi non abbiamo potuto rifiutarci di partecipare.
Guardo mia moglie, è così bella, stretta nella mantella,
appoggiata alla mia spalla. Siamo sposati da quarant’anni, ma ci amiamo ancora
come il primo giorno, e lei è ancora bella come allora.
I suoi splendidi capelli ricadono morbidi sulle spalle,
acconciati i piccoli boccoli, la mantella è chiusa stretta al collo ma io so
benissimo che sotto indossa uno splendido vestito borbeaux, in velluto, con
ricami dorati ed una scollatura che lascia in parte scoperte le spalle.
“Marguerite, che serata! Quanti balli che abbiamo fatto! Per
fortuna che finalmente è finita. O meglio, che siamo scappati dalla Reggia!”
dico stringendo la mano della mia Marguerite, seduta in carrozza al mio fianco.
“Non vedo l’ora di essere a casa …. Mia amata!”
“Oh, Augustin!” guardo mio marito negli occhi, è ancora l’uomo
che ho sposato. Questa serata è stata bellissima, ma sono davvero stanca. Non
vedo l’ora di arrivare a casa e riposarmi, però è stata una serata bellissima,
non mi sono mai divertita tanto!”
“Sono contento amore mio! Ascolta… e se stasera tu ed io …”
“Ohh Augustin non cambierai mai, sei uno sfacciato! Ih ih …”
“Oh come sei bella moglie mia quando ridi! … Ti guardo e
susciti in me ardore …..”
La carrozza arriva nel cortile del palazzo, si ferma ed il
cocchiere scende per aprirci la porta. Posizione la scaletta ed io scendo
rapido e sicuro, porgendo il braccio alla mia sposa. La vedo alzare un poco la
gonna per non inciampare, non resisto, appena è sul secondo scalino la afferro
per la vita e la sistemo tra le mie braccia
“Augustin! Ma cosa fai!!”
“Marguerite …. C’è la neve a terra, non vorrai bagnarti i
piedi con le sottili scarpine da ballo. Ti porto io fin dentro casa!” rispondo
guardando negli occhi la mia amata.
“Oh Augustin che emozione! Mi fai tornare indietro nel tempo
quando tu ed io eravamo fidanzati!”
“Che tempi Marguerite! Se solo tuo padre non mi avesse
sfidato a duello perché ti ho fatta mia prima di sposarti! Ahhhhh quanto sei
bella! Ti voglio Marguerite!”
“Ohhh caro!”
Appena giunto nell’ingresso poso a terra la mia Marguerite.
Mi tolgo il mantello e lo poso su una poltroncina, assieme ai guanti ed al
tricorno. Marguerite si slaccia la mantella, la sfila e la appoggia sopra alla
mia.
“Augustin, dove vai così di fretta?!”
“Oh … ecco cara … io …… ehm …. Vorrei assicurarmi che tutti
dormano!”
“Augustin … io spero che le nostre figlie non stiano affatto
dormendo! Ih ih ih ….. e poi lasciale stare tranquille!”
“Ma …. Marguerite …. Io voglio solo assicurarmi che non ci
disturbino! E che stiano bene …. In fondo Marianne e Joséphine sono all’ottavo
mese di gestazione! E Oscar …. Lei deve risposare, per i prossimi 30 giorni! Ha
appena partorito!”
“Appunto Augustin, lasciale stare tranquille e occupati di
me!” rispondo un poco sfacciata.
“Tu …. Tu vai avanti e io … io …. Arrivo!”
Sento Marguerite passarmi accanto, mi sfiora il viso con una
mano, si avvicina a me e mi sussurra piano all’orecchio “Augustin …… non farmi
aspettare …..” con voce roca e suadente.
Vedo Marguerite salire leggera le scale e andare verso la
nostra stanza, posta proprio accanto a quella di Oscar e Andrè …. E della loro
piccola creatura.
Mi aggiro per i corridoi del palazzo, sono dietro la porta
di Marianne, poso l’orecchio e sussurro: “Qui è tutto tranquillo!” percorro
ancora il corridoio sono dietro la porta di Joséphine, origlio …
“Ohhh Charles! Che meraviglia!”
“Joséphine ….”
Borbotto: “Ma non è possibile! Tra poche settimane Joséphine
partorirà e quei due … Ohhh sono davvero due … due … depravati!”
Sono dietro la porta di Armand … ih ih … sento i pianti
dell’infante … ih .. ih … Armand sei in astinenza! Ih ih ….meglio che passi per
la stanza di Oscar , voglio solo sapere se la mia bellissima nipotina stia bene
…”
“UUUEEE … UEEE …”
“Oh Perbacco, ma è la mia Sophie ma cosa sta succedendo?” mi
domando mentre corro da mia nipote. Spalanco la porta senza bussare e dico:
“Cosa sta succedendo a mia nipote?”
“Ma Padre! Possibile che Voi non dobbiate mai bussare!”
“Oscar, lascia stare i convenevoli e dimmi cosa sta
succedendo. Perché mia nipote sta strillando?” dico mentre mi avvicino alla
piccola che è sul letto. “André, cosa fai lì impalato va a chiamare il dottor Lassonne,
Sophie sta male!”
“Ma no, Generale, la piccola ha solo fame e Oscar si sta
preparando per allattarla.”
“Oscar, si può sapere a cosa stai aspettando?!! Su muoviti,
fa presto, non voglio che la mia bambina pianga in questo modo!” dico mentre la
prendo in braccio e la cullo. ”Su, mia bellissima Sophie, non piangere, vieni
dal tuo nonnino!”
Guardo il generale e non posso fare a meno di ridacchiare.
“Beh, André cosa c’è da ridere? Forse ti diverte vedere
Sophie disperarsi …
“Ma no, cosa dite? …”
“Dico ciò che vedo! E tu Oscar, sbrigati a liberarti di
quelle fasce, muoviti, allatta mia nipote!”
“Padre, se Voi usciste io mi libererei anche delle fasce.”
“Ohh ma insomma, vai nella toilette e fallo, io intanto
cerco di calmare il pianto della piccola, visto che suo padre non ne è capace!”
“Padre sapete essere davvero petulante!” borbotto mentre
entro nella toilette.
Non appena mia figlia si chiude nella toilette dico: “André,
ma almeno adesso che tua moglie deve allattare la piccola, non potrebbe
rinunciare a quelle fasce?”
“Generale, non c’è verso di convincerla. Oscar indosserà
sempre abiti maschili.”
“Si, però almeno in questo periodo che rinunci alle fasce!
Non voglio che la piccola aspetti tanto per avere il suo pasto!” guardo Sophie,
sorrido e dico: “Su bella di nonno, tra poco arriva la mamma, non piangere più
…”
"UUUUAAAAAA!!!!"
Sento due manine afferrare la mia camicia, tirare, strattonare.
Ma quanto si muove questa piccola? E quanto strilla!!!! Tutta sua madre!
"Generale volete darla a me?! Forse si calma …."
"Assolutamente no! Povera cara ……. avrà una fame!!! Su
su ….. "
“UUEEEEE"
“Ma non è possibile! Ma quanto tempo ci mette mia figlia per
liberarsi da quelle benedette fasce! OSCAR MUOVITIIII!!!"
“UUUUEEEEE"
"Eccomi Padre …… uff …. se foste uscito io non avrei
dovuto indossare di nuovo la camicia! Su, datemi Sophie!!" dico allungando
le braccia per prendere la mia piccola. Mio padre però continua a tenerla
stretta a se ….
"AUGUSTIN!!! Cosa stai facendo? è colpa tua se la mia
nipotina piange?!" dico entrando leggera nella stanza di Oscar, con
indosso una camicia da notte e una vestaglia. Dietro di me sento arrivare la
povera Nanny, richiamata dalle urla.
"Ma cosa dici Marguerite!! La piccola Sophie piange per
colpa di TUA figlia che si ostina a indossare le fasce."
"Ma cosa dici Augustin! Porgi subito MIA nipote a MIA
figlia! Veloce!!! Povera piccola affamata!”
"Ma Marguerite come faccio?!! La vedi come ha stretto
le manine alla mia camicia?"
"UUUEEEEE"
"Oh ….. ci penso io!! Vieni dalla nonna, piccola mia!!
Ecco …. così …. si cara, tira pure i capelli al nonno!!"
Nanny ride e dice: "Ah ah ah … Ma quali capelli! Se mai
la parrucca! Ahhh piccola Sophie, tira la parrucca a tuo nonno, voglio proprio
vedere se gli è rimasto ancora qualche capello! Ih ih …"
"Nanny!!! Cosa dici!!! Ohhhh povero me!!"
"Dico ciò che penso Augustin!!"
"UUUEEEE …."
Afferro la mia nipotina, lei trascina con se la parrucca del
mio Augustin e la porgo alla mia cara figliola. "Ecco Oscar, su sistemati
sulla poltrona davanti al caminetto, così starai più al caldo!"
"Grazie Madre!"
"Ah ah ah … Augustin ah ah ah … Però non credevo che tu
avessi ancora tanti capelli! Ah ah ah …"
"Nanny!! Ma come ti permetti?!! Ma ….. non hai sonno Nanny?!!
Alla tua età …. dovresti riposare!!"
"Ehi screanzato ma come ti permetti?!! Ricordati che io
ho ben sedici anni in più di te, quindi portami rispetto. Hai capito,
scostumato che non sei altro?!!"
"Appunto Nanny, vai a riposare! Resto io qui con la mia
nipotina, la mia piccola Jarjayes!" dico avvicinandomi a Oscar, la vedo
tenere stretta la mia piccola che con la sua boccuccia sembra voler divorare
sua madre.
"Padre, ma Voi non siete stanco? Sbaglio o siete appena
tornato da un ballo a corte?"
"Si certo, e allora Oscar? Sua Maestà ha voluto
festeggiare San Valentino ….."
"Ecco, bene… Padre ma perché adesso non andate con mia
madre a festeggiare soli soletti?"
"Eh?!! Ma Oscar!!! Come ti permetti di dire certe
cose?!! Sei sei … una sfacciata!!"
"Ma no!!! Io non sono una sfacciata ma una donna che ha
preso coscienza di certe situazioni. Padre, forse non vi rendete conto ma per
me allattare la mia piccola Sophie davanti a Voi è un tantino imbarazzante.
Secondo Voi chi è più sfacciato tra noi due in questo momento? Io o Voi?"
Osservo da vicino la mia nipotina, è così carina, attaccata
a sua madre. E come succhia felice!! Ma come si fa a pensare a certe cose
quando c'è questa bellissima creatura da osservare!!
"Oscar …. dimmi, cosa faccio di male?!"
"Nulla Padre, però …. però … sto allattando Sophie … e
va bene, se proprio lo desiderate, restate."
“Grazie figliola! André, che ne diresti se ci facessimo
servire una cioccolata calda per tutti?"
"Si, certo Signore!! Vado a prepararla subito! Madame,
anche per Voi? Nonna?!"
"Si, grazie figliolo!"
"Bene … vado. Oscar, tu ovviamente ne vuoi una bella
tazza, vero amore mio?!"
"Certo che si, grazie André!"
Torno di sopra con ben cinque tazze di cioccolata fumante,
calda e densa, come piace a Oscar. Entro nella nostra stanza, vedo il generale
appoggiato alla poltroncina di Oscar, mentre continua a osservare. La nostra
piccola sembra sazia ed ora Oscar sta cercando di farla addormentare, mentre
con una mano si chiude la camicia.
"Vieni figliolo, poggia sul tavolo il vassoio …"
"Si certo Signore ….. Oscar … vuoi che prenda io un
poco Sophie?!"
"André, prima d metterla nella culla deve digerire.
Ecco prendila!"
"Si certo. Tu sistema la camicia e bevi la cioccolata.
Devi mangiare anche per lei!" rispondo sorridendo mentre il generale mi
scruta con attenzione.
"Uhm …. Andrè …. uhm ……."
"Volete dirmi qualcosa Generale?"
"No no no ….. così non va …. vedi, non la tieni bene ….
guarda …… no no no … non va affatto bene!"
"Ma come …. perché non va bene?"
"Ma perché così non è comoda!!" non faccio in
tempo a finire che dalla boccuccia della mia piccola emerge un piccolo
rigurgito di latte che finisce dritto sulla mia camicia!
"Padre, Sophie vi ha sporcato, su date a me..."
"No no ….. tu bevi la cioccolata!!! Lei può fare ciò
che vuole, anche fare i suoi bisogni …. stai tranquilla e bevi!! Su su … che
sei così magra!"
"Oh ma … si, ora bevo … grazie Padre!"
"Augustin, porgi a me Sophie! Su …. voglio tenerla un
poco anche io!" certo che mio marito è impazzito per questa piccola!
"Ma no, Marguerite, lasciala a me."
"Augustin!! Voglio tenere in braccio la mia
nipotina!" dico inseguendo mio marito che tiene stretta a se la mia
piccola, nascondendola alla mia vista. Povera me, Augustin è ormai perso dietro
a questa piccola!
"No. Sophie stasera si addormenterà in braccio a suo
nonno."
Finisco di bere la mia cioccolata, mi stiro, sbadiglio e
dico "Padre, io sono un poco stanca ….. vorrei dormire qualche ora prima
che Sophie debba mangiare di nuovo! Vi dispiace lasciarci riposare?!!"
"Ehmm.. si .. si .. certo … Ecco si sta addormentando
…"
"Padre …. datela a me, tra le mie braccia si
addormenterà subito! Su … andate nella vostra stanza!!"
"Sccc… zitta Oscar, si sta addormentando!"
"Uff ….. Madre ….. ditegli qualcosa!"
"Augustin, la piccola si è addormentata, su mettila giù
…"
"Si …. ancora un attimo … Marguerite, guarda come mi
assomiglia!! Ah …. come è bella!" dico a bassa voce per non disturbare il
riposo della mia nipotina.
Afferro per la camicia mio marito e dico: "Andiamo
Augustin."
"Si … si …. " dico mentre la mia Marguerite mi
trascina letteralmente fuori dalla stanza, mentre continuo a guardare la mia
piccola Sophie …. "Un momento, dimenticavo, Andrè!! Lascia in pace mia
figlia!!! Devi attendere ancora trenta giorni!!!"
“Augustin marito mio ora basta!”
La nonna ribatte: “Peccato che non ho con me il mattarello
altrimenti te l’avrei suonato in testa. E adesso andiamo via! Buona notte
ragazzi!"
"Buona notte nonna!"
Appena rimaniamo soli dico: "Oscar, non avrei mai
immaginato che tuo padre perdesse letteralmente la testa per nostra figlia. E
pensare che appena nata mi ha rincorso per tutto il palazzo dicendomi che sono
un buono annulla come Maxime! Ah ah ah …"!
"Già …. Andrè …. vieni …. abbracciami! Questo è il
nostro primo San valentino … auguri amore mio!" dico posando le mie labbra
a quelle del mio amore.
"Buon San Valentino anche a te amore mio!"