Percezioni

di ayamehana
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Con questa storia voglio rendere omaggio a una delle mie attrici preferite, Carrie Fisher.
La amo tantissimo e spero di aver reso giustizia al suo personaggio.

 



Ricordo d’infanzia
 
  Il profumo delle orchidee di Malastare era dolce ma pungente; le ricordava i lunghi pomeriggi passati nel giardino del palazzo reale di Alderaan. A volte, Breha la invitava a sedersi sul prato e, con mani esperte, le infilava nelle trecce i boccioli dei fiori di licinium. Leia odiava farsi acconciare i capelli, ma non le dispiaceva se a farlo era sua madre.
  «Sei sempre più bella», le sussurrava sovente la regina, carezzandole la lunga chioma castana. «Sono certa che un giorno diventerai una splendida sovrana, saggia e premurosa.»
  Leia non riusciva mai a trattenere un sorriso quando Breha le faceva i complimenti. «Esattamente come te?»
  «Di più, molto di più.»

 
 
Dormire insieme
 
  Vader era morto, ma quel mostro continuava a perseguitarla nei sogni. A volte, Leia si ritrovava catapultata nella Tantive IV. Le paratie erano illuminate di rosso, mentre lo strillo della sirena le perforava i timpani. La principessa tremava sempre quando si rendeva conto che lui era ancora lì, pronto a torturarla. Percepiva la sua presenza ancor prima di vederlo o di udirne il suono del respiratore. Era quando Vader appariva che Leia si svegliava, urlando di dolore.
  Han non l’aveva mai giudicata. Mugugnava nel sonno, ma si faceva più vicino per stringerla tra le braccia e tranquillizzarla.
  «Va tutto bene, dolcezza, lui non potrà più farti del male.»

 
 
Ammirare il paesaggio
 
  Seduta sulla sabbia, Leia osservava suo figlio giocare a rincorrere le onde sul bagnasciuga. Gli ultimi raggi del sole gli carezzavano i capelli, talmente scuri da risaltare sulla pelle biancastra.
  Ben era nato il giorno dell’armistizio e molti lo consideravano fortunato per questo. Leia stessa lo amava, ma c’erano delle notti in cui la principessa sentiva che qualcosa non andava in lui.
  «Ben!»
  Il bambino si girò e il suo visetto s’illuminò nel vedere Han che gli andava incontro. Erano così simili, quei due, avevano gli stessi occhi da canaglia.
  In quel momento, il sole scomparve e Leia si ritrovò a tremare. «È solo una sensazione, niente di più.»


 

Note dell'autrice: Salve a tutti! Dopo quasi un anno di inattività, ho voluto rispolverare il mio account di EFP per pubblicare questa cosa che ho sfornato per il contest di Harriet Strimell sul forum. Considerato che ho avuto un blocco più o meno lungo - e molto doloroso -, devo dire che mi ritengo abbastanza soddisfatta del risultato. Amo Star Wars e scrivere in questo fandom mi riempie sempre di gioia.
A tal proposito, voglio fare dei piccoli appunti:
1. La prima drabble l'ho scritta ispirandomi a quanto ho letto in 'Leia, principessa di Alderaan'. Ho adorato il rapporto tra Leia e Breha Organa e mi sono piaciute molto le descrizioni che ha fatto la Gray sui giardini del palazzo reale. Ovviamente non mi sono inventata la cosa che Leia odia farsi acconciare i capelli: in quel libro lo ripetono praticamente in continuazione, meglio delle pratiche trecce alle acconciature elaborate!
2. La seconda drabble, invece, è ispirata al libro 'Bloodline'. Da lì si evince che Vader non solo ha costretto Leia ad assistere alla distruzione del suo pianeta, ma l'ha anche torturata per ore! Ecco spiegato il suo odio nei confronti del padre. Vi consiglio caldamente la lettura di quel libro, è uno dei miei preferiti del canone.
3. La terza drabble, infine, è ambientata a Chandrila, dove ha inizialmente sede la Nuova Repubblica - che poi viene spostata su Hosnian Prime. Trovate le varie descrizioni del pianeta nei libri della trilogia di 'Aftermath' che personalmente ho amato alla follia.

Detto ciò, spero che le mie drabble vi siano piaciute. Mi auguro sempre di riprendere a scrivere regolarmente un giorno, ma finisco ogni volta con il procrastinare, mannaggia a me. Vi ringrazio comunque per essere passati a leggere e vi mando un enorme abbraccio!

 




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