Asuka apri lentamente la porta della camera di Misato e vide
che ella dormiva profondamente, con ogni probabilità
ubriaca, quindi si avvio senza
far rumore verso la camera di Shinji.
Aprì con calma la porta scorrevole e lo vide steso sul suo
letto, con un braccio dietro la testa e le cuffie dello SDAT nelle
orecchie.
Entrò senza far rumore e si avvicinò al letto.
-Ehi Stupi-Shinji- fece lei sorprendendolo
-Che vuoi Asuka- gridò lui per la sorpresa
-Non gridare! che svegli Misato! - lo rimbrotto lei a bassa voce
-Voglio solo parlare-
-Di cosa? – Chiese lui nervoso
La rossa lo guardò male -Delle voci che circolano per la
scuola-
Shinji deglutì -Quali voci? - Chiese spaventato
Lei assottigliò lo sguardo -Le voci che dicono che siete dei
porci maniaci voi maschietti! Molti di voi vorrebbero portarmi a letto
-
rispose la rossa indignata
Il moro si guardò attorno spaventato e impacciato.
-Vuoi rispondermi sì o no?!- Insistette lei
Shinji prese allora un po’ di coraggio con un respiro -Se te
lo dico mi prometti che non mi picchierai? –
Asuka lo guardò male -Se mi dirai la verità,
forse, non ti
picchierò-
-Promettimelo! - chiese ancora lui
-Ti sono spuntati gli attributi? Ma Sì, visto che per una
volta sembri un uomo ti prometto che non ti picchierò-
acconsenti la second children
Shinji la guardò ancora un attimo nella penombra della
stanza,
le sembro che fosse sincera e parlò
-Mentirei se ti dicessi che il pensiero di fare certe cose
con te non mi sia mai balenato in testa… Sono pur sempre un
adolescente-
Asuka non si stupì più di tanto della sua
risposta sincera,
ci pensò un attimo e poi fece un’altra domanda
-Hai avuto gli stessi pensieri
su Ayanami? –
Shinji arrossì e abbasso il capo -Ma che domande fai?
–
-Rispondimi o ti picchio! – Ordinò lei
Lui deglutì di nuovo -Ho avuto anche con lei certi pensieri
contenta?! – sputo poi infastidito.
Lei lo guardò male poi sorrise sadica -E chi secondo te ti
potrebbe soddisfare di più? –
Shinji spalancò gli occhi -Ma hai bevuto? Stai male?
–
Asuka contò fino a dieci per non gridare -No, voglio solo
togliermi
questa curiosità dalla testa-
Il third la guardò male -Vale la promessa di prima?
–
-Certo- fece lei incrociando le braccia –
-Non penso che capiterà mai ma… Penso che con te
possa
essere più soddisfacente farlo-
La second ghigno -sei molto sincero a quanto vedo-
Shinji guardò la ragazza per poi sospirare -Abbiamo finito
questo imbarazzante interrogatorio? –
-No- rispose beffarda lei -la minaccia di picchiarti se non
mi rispondi vale sempre
Shinji sospirò afflitto -Va bene andiamo avanti-
-Hai mai pensato di fare una cosa a tre? Con me e l’allieva
modello per esempio? –
Il moro la guardò stralunato -Vale sempre la condizione di
prima?
Se sì ti dirò che ho fatto dei sogni in cui lo
facevamo in tre-
Asuka sbuffò -Maiale! Ma almeno sei sincero- poi continuo,
non dicendo che anche lei aveva fatto dei sogni simili.
-Invece con Misato? Hai mai immaginato di… -
Lui alzò gli occhi verso il soffitto -Per un po’
di tempo sì
ma adesso la vedo più come una sorella maggiore o ancora di
più come una madre,
non potrei mai farlo con mia sorella o con mia madre-
Asuka aprì la bocca, da un po’ stava pensando che
il signor
Kaji potesse essere più un padre che un compagno di vita,
poteva essere
successo lo stesso tra Misato e Shinji?
-Sai- confesso a quel punto Shinji voltando la testa verso
la finestra sopra il letto ed osservando il cielo stellato con fare
malinconico
-Stavo pensando di, una volta terminata questa faccenda con gli angeli,
chiedere
a Misato di farmi adottare da lei. Non ho voglia di tornare con mio
padre –
La rossa guardò il ragazzo pensierosa -Mettiamo il
caso— fece
lei abbassando il capo
-Che io rinunci al signor Kaji e lo lasci a Misato… Lo
vorresti
come padre? –
Il ragazzo si voltò per guardarla e sorrise -sai sarei
onorato
di avere un padre come il signor Kaji-
Poi la rossa lo guardò triste -E, nel caso, io decidessi di
rimanere qui in Giappone al termine di questa guerra, mi vorresti al
tuo fianco
come sorella? Sempre nel caso io rinunciassi al signor Kaji-
Lui la guardò -Se tu mi accettassi come fratello- rispose
Asuka sorrise poi scosse la testa -Speriamo solo di non fare
cose strane-
-In che senso- chiese lui stranito
Lei a quel punto si avvicinò, gli chiuse con le dita il naso
e poi lo baciò sulle labbra
-Questo Stupi-Shinji e ciò che ti sei immaginato…
ovviamente
solo con noi due. –
Detto ciò uscì dalla stanza lasciando Shinji
rosso come un
peperone e con una forte espansione termica in mezzo alle gambe.
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