Lost on you

di Elix94_
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Prologo

 

 




Stava cominciando a piovere più forte del previsto, e Chiara ha sempre avuto paura dei temporali. Non riusciva a capire come mai la gente ne fosse così attratta, o meglio, come facesse addirittura finta di esserlo. Non trovava niente di poetico o tranquillo in quella sparatoria di fulmini, e ogni volta pregava che finisse il prima possibile. Riccardo lo sapeva, eccome se lo sapeva, e per questo ogni volta che capitava non ci pensava due volte e correva da lei per tranquillizzarla.
L'orgoglio di Chiara le impediva di aprirgli la porta-finestra al primo tentativo, odiava aver bisogno di lui.
<< guarda che più tempo mi tieni fuori e più sporcherò per tutta casa >>
<< stai zitto, dormono tutti >> sussurrò Chiara
Riccardo le diede un piccolo schiaffo sul sedere mentre salivano le scale, aveva dei pantaloncini troppo provocanti per non poterlo fare.
Non appena arrivarono in camera sua si buttarono sul letto, il quale non mancava in fatto di spazio, ma quei due si rinchiudevano sempre in quel quadrato minuscolo al centro, rannicchiati e così vicini da poter sentire l'uno il respiro dell'altro. Ad ogni tuono Chiara si stringeva più forte a Riccardo, e Riccardo non sembrava esserne infastidito. Per niente.
Chiara abbassò di poco lo sguardo e notò una protuberanza nel suo basso ventre, ma non ne era sorpresa.
<< sei incredibile >>
<< che c'è? Non puoi pretendere che questo contatto fisico non mi provochi niente >>
<< no, infatti, però potresti provare a nasconderlo >>
<< perchè, ti dà fastidio? >>
Riccardò passò la mano sulla schiena fredda di Chiara, massaggiandola piano. Si soffermò sull'elastico dei suoi pantaloncini, chiedendo palesemente di potervi entrare.
<< per niente >> rispose Chiara mettendosi sopra di lui
<< allora sei proprio una rompicoglioni per sport >>
<< vaffanculo >>
L'unico momento in cui stavano zitti era quando le loro bocche venivano usate per fare altro, e Riccardo stava assaporando ogni centimetro della bocca di Chiara come se potesse scappare da un momento all'altro. Lei, dal canto suo, cominciò a muoversi su di lui sapendo l'effetto che gli avrebbe fatto, e non ci volle molto prima che il ragazzo scambiò la situazione, ritrovandosi sopra di lei con il desiderio che traspariva da ogni poro.
Sapevano entrambi che il giorno dopo sarebbero tornati a dirsene di tutti i colori, sapevano, come al solito, che si sarebbero comportati come se nulla fosse successo, e sapevano anche che quegli eventi sarebbero rimasti all'interno di quelle quattro mura. Domani, però, è un altro giorno, e in quel momento era l'ultimo dei loro pensieri.





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