|
Document
I lost them all
La amava perché era una gemma rara, un rubino rosso come i suoi capelli, uno zaffiro azzurro come i suoi occhi, una perla bianca come la sua pelle. Era una Principessa e non aveva paura a ricordarlo al mondo. Sopportava le pene e i tormenti con la stessa fede che la portava sempre a credere di essere nel giusto.
Era più grande, una creatura irraggiungibile, destinata a qualcuno che non era lui, ma di cui lui sarebbe stato più degno. Avrebbe saputo amarla e proteggerla, si sarebbe reso conto della sua preziosità e l'avrebbe custodita come si fa con le cose rare.
Sono ricordi scomodi quelli che lo tormentano, che gli impediscono di alzarsi e di fare qualcosa che non sia piangere e stringere quel foglio che è l'ultima cosa che gli resta di lei. Ha infranto tutte le promesse che aveva giurato di mantenere. È diventato il mostro che i suoi sudditi descrivono , il tiranno di cui sua figlia ha paura. Maria, la sua Perla, il fiore che sta appassendo ogni giorno che passa. Ha tanto potenziale, tante capacità, tutto sprecato. L'Inghilterra non può permettersi una Regina Regnante e lui non può permettersi una figlia disobbediente che potrebbe togliere il trono ai suoi eredi legittimi. Non le ha nemmeno permesso di vedere sua madre e adesso l'ha persa. Le ha perse entrambe, la Regina che amava e che è sempre stata più saggia e giusta di lui e la figlia che lo teme e è trattata peggio di una serva, la bambina che gli ha rubato il cuore dal momento in cui è nata e che, con ogni rifiuto di obbedire, glielo spezza un po' di più. |