zankoku na made ni kau wa tsuku to taiyou ashita sae mo me wo fusaida
sekijitsu ni tou wa
kamoku to?
Nell'aria risuonarono le ultime note di saku.
Nonostante adorassi quella canzone il video mi metteva paura.
Mi guardai attorno, il soggiorno sembrava più inquietante
del solito.
Nonostante ci fosse anche Kiro in casa c'era troppo silenzio.
Sopratutto lui, stranamente, era calmo.
Si, ok, devo stare calmo. Non c'è nulla di cui avere paura.
Oh, no, perché è andata via la luce? Ho
pauraaaaaa!
"Kiroo" Urlai, mettendomi a correre per il corridoio
"Kirooo, dove seii?"
Lui mi corse incontro spaventato.
"Che hai fatto? Stai calmo e spiegami tutto."
"No, non ce la faccio, Kiro! Ho pauraa!" Dissi, quasi in lacrime.
"Smettila di piangere e spiega." disse, abbracciandomi.
Smisi di piangere: tra le braccia di kiro mi sentivo al sicuro;
sembravo un neonato tra le braccia della mamma.
Tirai sù sonoramente col naso.
Kiro mi portò in cucina, dove mi versò dell'acqua
continuando, per la mia gioia, a coccolarmi.
Mi scostò il ciuffo di capelli dalla faccia e mi disse:
"Shin, se vuoi, puoi dormire con me per questa notte"
Non me li feci ripetere due volte, accettai subit,o però
prima mi assicurai di non essere un peso.
Dopo mezz'ora, Kiro mi stava ripetendo per quella che era la
milionesima volta che non ero assolutamente un peso per lui.
Appena mi sdraiai sul letto mi addormentai, invece Kiro no, lui si
sentiva strano.
Il mattino seguente mi svegliai con un sonoro sbadiglio e trovai kiro
in cucina. Stava facendo la colazione.
C'era qualcosa di diverso ora: Kiro mi doveva dire qualcosa di
importante. Lo si vedeva dal suo viso.
Per prendere coraggio andò in frigo e prese una birra.
Ero curioso, non capivo cosa potesse mandare Kiro così tanto
in agitazione.
Appoggiò la birra sul tavolo. Non riuscivo più a
resistere: volevo sapere cosa doveva dirmi di così
importante.
"Shin, devo dirti una cosa." Sembrava sul punto di piangere.
In quel momento entrò Strify.
"Salve dormiglioni! Finalmente vi siete alzati! Kiro, cosa fai? La
birra, di mattina, non va bene!" Disse, prendendogli la bottiglia dalle
mani e svuotandola nel lavandino, per poi buttare la bottiglia nella
pattumiera.
Kiro protestò: "Io faccio quello che voglio, tanto adesso
sono maggiorenne!"
e corse in camera con una pernacchia.
"Ma che ha fatto? Boh, tutti pazzi in questa casa!" Strify non sapeva
di aver interrotto una cosa importante per Kiro.
Poco dopo andai in camera, ma non entrai, appoggiai l'orecchio alla
porta e sentii Kiro che piangeva. Aveva bisogno di stare da solo.
Intanto decisi di andarmi a fare una doccia, ma come al solito, Yu si
era impossessato del bagno e non usciva più.
"Yu, porca miseria, esci!"
"Noo! Sono orribile, non posso andare in giro così! Aiuto!".
Come al solito non riusciva a sistemare i capelli.
Sconsolato me ne andai in salotto. Adesso non era più tetro
come la sera precedente ma bensì solare e colorato. Mi
sedetti sul divano e accesi la tv, girai tra i canali ma non c'era
niente.
Finalmente Yu aveva deciso di lasciarmi il bagno libero.
Corsi fino al bagno e chiusi la porta a chiave.
Sentii le imprecazioni di Strify che non era riuscito a entrare in
tempo.
Risi fra i denti.
Cominciai a togliermi i vestiti e aprii l'acqua.
Mi misi sotto il getto caldo, l'acqua mi accarezzava dolcemente e mi
cullava.
Decisi di fare in fretta, se non volevo trovarmi qualche strano
scherzetto escogitato da Strify per prendersi la rivincita.
Entrai in camera mia in accappatoio e ci trovai kiro con gli occhi
rossi.
La prima cosa che fece fu quella di abbracciarmi.
Pensai a quanto fosse dolce e tenero. Se solo strify avesse aspettato
qualche minuto in più prima di entrare, prima...
"Scusa shin. Prima non volevo reagire così. Sono stato uno
sciocco."
Lo strinsi forte a me per farlo smettere di piangere.
"Calmati piccolo, non fa niente, adesso ci sono io"
Gli porsi un fazzolettino.
Lui si asciugò gli occhi e si stese sul letto.
Nel frattempo io cominciai a vestirmi. Kiro mi guardava, sembrava come
attratto dal mio corpo.
No ma che penso, lui è Kiro! Non penserebbe mai di stare con
me.
Lo guardai un secondo.
Certo che era proprio sexy in quel completo bianco coi capelli tirati
su e le unghie smaltate di bianco.
Oddio noo! Io non sono mica gay! Ma che vado a pensare?!
Sembrava che Kiro sapesse dei miei dilemmi mentali e mi sorrise.
Pensai che era prorpio dolce.
Finito di vestirmi mi avvicinai a lui.
Che dolce si era addormentato!
In quel momento entrò Strify: era venuto a vedere se Kiro
era qui con me.
Quando lo vide addormentato andò a chiamare Yu per portarlo
nel suo letto.
Dopo che Yu fù uscito dalla stanza con Kiro in braccio,
Strify si decise a parlare.
"Ti ha detto qualcosa?"
"No, è strano, non capisco". Era vero non capivo che cosa
gli stava succedendo, non capivo neanche cosa stava succedendo a me.
"Ok. Se riesci a scoprire qualcosa fammelo sapere, d'accordo?"
Strify uscì dalla stanza.
Mi sedetti sul letto e cercai di riflettere.
Appoggiai la mano sul materasso, sentii qualcosa di strano, lo presi in
mano.
Era una lettera, di Kiro.
La aprii.
C'era scritto solo "all the things you said"
Che strano, pensavo che la canzone si chiamasse all the things SHE
said, non you.
Pensai ad un errore. Non mi era passato nemmeno per l'anticamera del
cervello che in realtà potesse nascondere un messaggio.
Quel pomeriggio decisi di andare a fare una passeggiata.
Avevo ancora la mente rivolta al bigliettino.
Kiro non poteva sbagliare il titolo della sua canzone preferita. Eppure
era sbagliato.
Provai a tradurlo.
"Tutte le cose che hai detto"
Certo. Kiro l'aveva sbagliato apposta, se no veniva fuori tutte le cose
che ha detto, invece doveva essere rivolto a me.
Me ne tornai a casa di corsa.
Entrai in camera e mi chiusi la porta alle spalle.
Tutte le cose che hai detto, cosa poteva significare?
Uscii dalla camera e mi diressi invece verso quella di Kiro.
Lui stava ancora dormendo.
Iniziai a frugare nei cassetti.
Non trovai niente, almeno fino a quando non aprii l'ultimo cassetto.
Dentro ci trovai delle foto mie e sue.
Dove c'ero io c'erano dei cuori.
Oppure c'era scritto "Shin, il mio migliore amico"
Mi commossi.
Andai verso il letto e gli diedi un bacio.
Poi andai in cucina a vedere cosa facevano gli altri.
Mon dissi niente a strify, probabilmente si sarebbe incavolato
perchè non avrei dovuto frugare tra la roba di kiro.
Ero immerso nei miei pensieri.
Strify mi chiese che cosa volessi mangiare, facendomi sobbalzare.
Yu fece un ghigno.
"Hahaha, molto divertente... Boh, non sò, Strify. Facciamo
sciegliere a Kiro"
"Ok, vai a chiederglielo" sembrava che Strify sapesse qualcosa che io
non sapevo.
"Noo, assolutamente! Vai tu." Non volevo cadere in nessun tranello, non
ne avevo proprio voglia.
"Ok... Ma che avete tutti oggi??" Strify sbuffando andò in
camera di kiro.
Ne uscì poco dopo con un kiro tutto scapigliato e mezzo
addormentato.
"Yuu" kiro si mise a saltellare "prendiamo il cinese?? daii!"
"Va bene, ma calmati!" Yu era leggermente infastidito dal comportamento
del bassista, ma stupito allo stesso tempo dell'energia che aveva
addosso e del fatto che si fosse calmato così in fretta.
Yu uscì di casa per andare al ristorante cinese, eravamo
indecisi se andare a mangiare lì o mangiare a casa.
Alla fine poichè nessuno aveva voglia di uscire
andò solo Yu.
Quando tornò, Kiro gli si buttò praticamente
addosso, facendolo rovinare a terra. Riuscì però
a salvare il cibo e corse in cucina.
Quando andammo anche noi in cucina trovammo già la tavola
apparecchiata, con il cibo messo in ordine e Kiro che stava mangiando i
suoi spaghetti di riso. Quando ebbe finito sembrava un gatto che si
leccava i baffi.
Non riuscivo a smettere di guardarlo.
Così piccolo ma con un cuore tanto grande...
Quando tutti avemmo finito ci dirigemmo al divano.
Io e Kiro, come al solito, giocavamo alla play e Strify e Yu ridevano
perchè Kiro perdeva sempre.
Questa volta però no. Ero deciso a farlo vincere.
Praticamente stava giocando da solo.
Alla fine, Kiro esultò per aver vinto. Strify e Yu avevano
la bocca spalancata e non riuscivano a crederci.
"Shin, ma stai male?" Strify si avvicinò per toccarmi la
fronte.
"Che c'è?? Non credi che io sia in grado di vincere una
partita?" Kiro gli fece una pernacchia.
Decisi di andarmene in camera.
Misi Guren a palla.
Bussarono alla porta, entrò Kiro con la fascia davanti al
naso come Reita, il suo preferito.
Sorrisi, era proprio buffo.
Si avvicinò.
"Tutto a posto?"
"Sì, sì" Kiro non era convinto si vedeva
"Shin, ti devo parlare." si alzò è chiuse la
porta per evitare che entrasse ancora Strify a interrompere.
Non fece in tempo a chiuderla che Strify bussò alla porta
perché voleva entrare.
A Kiro non restò altro che aprire la porta e andare in
camera sua.
Si chiuse dentro a chiave e pianse tutta la notte.
Lo sentivo dalla mia camera che era affianco alla sua.
La mattina dopo mi alzai prima di tutti.
Andai in bagno e mi spogliai aprendo l'acqua.
Mi feci una doccia per mandare via l'immagine di Kiro che piangeva.
Non sopportavo che lui soffrisse così per... per cosa poi?
Non era riuscito ancora a dirmelo. Dannato Strify. Non si fà
mai i cavoli suoi??
Uscito dal bagno andai a chiamare i ragazzi.
Oggi bisogna alzarsi presto per andare a trovare Luminor.
Dopo mezz'ora, tutti erano vestiti e lavati per andare via.
Magari fossimo riusciti a partire! Prima dovetti tornare su
perchè Strify aveva dimenticato il pettine, poi
perchè Yu voleva Siro, la scimmietta di Strify, poi tornare
su per riportare Siro di sopra perchè Strify non voleva
portarlo in giro, poi ritornare sopra perchè Strify aveva
cambiato idea.
Alla quinta volta che tornavo sopre mi ritrovai dietro Kiro.
Era vicinissimo a me.
'No, non posso resistere, no, aiuto' pensavo.
Kiro si allontanò, sorride.
Mi fà andare giù per primo, poi mi abbraccia da
dietro.
Me lo porto giù a cavalcioni.
In effetti non si fà molta fatica, non pesa molto, anzi,
sembra di portare un cuscino sulle spalle.
Salimmo in macchina.
Guidava Kiro, essendo l'unico ad avere la patente.
Dopo pochi minuti eravamo arrivati.
Suonammo alla porta e ci aprì un Luminor tutto scapigliato e
assonnato.
Era buffo.
Gli altri rimasero con lui, io andai in cucina.
Kiro mi seguì.
Quando mi girai mi diede un leggero bacio sulle labbra.
Sono passati vent'anni da quel giorno.
Abbiamo passato una vita stupenda insieme.
Ora sono qui. Davanti alla tua tomba. Te ne sei andato troppo presto.
Volevo passare altri momenti stupendi con te...
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i commentini per migliorare sono ben accetti.
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