Ci sono così tanti pianeti nell’universo che la maggior parte di noi pensava non avremmo mai incontrato altre forme di vita intelligenti.
Gli ottimisti credevano che ci avrebbero visitato per scopi di ricerca scientifica e curiosità, che è ciò che spinge noi a esplorare lo spazio. Qualcuno era spaventato dal fatto che quando gli alieni sarebbero arrivati, lo avrebbero fatto per prendersi la nostra casa e le nostre risorse, o forse temevano che fossero semplicemente dei malvagi conquistatori assetati di guerra e potere. Quando scoprimmo la verità, capimmo che era persino peggio.
Ero di fronte a loro, in qualità di Generale delle Forze Armate della Terra, tentando di sembrare più coraggioso di quanto non fossi in realtà. Era difficile, dato che la loro superiorità militare e tecnologica era evidente con una rapida occhiata. Era una notte senza luna e le stelle apparivano meno luminose del solito, l’oscurità era tale da non permettermi di vedere l’estensione completa dell’armata nemica, ma ciò che vedevo era sufficiente ad allarmarmi. La loro flotta era enorme, e persino le navi più piccole sembravano decenni avanti rispetto alla nostra aeronautica. Poco dietro le prime linee si stavano occupando dello sbarco dei veicoli terrestri, e a me, nonostante fossi un esperto di armi, quelli sembravano pura fantascienza.
“Delegato degli umani, puoi dirmi se riesci a comprendermi? Devo sapere se il traduttore universale sta funzionando correttamente.”
Il fatto che avevano scelto di parlare invece di iniziare immediatamente a sparare era un buon segnale, ma lo stesso non si poteva certo dire del dispiegamento di una tale quantità di unità militari.
La voce proveniva dalla navicella più grande in prima fila, dove si trovava il comandante alieno.
“Capisco le tue parole, così come capisco le tue intenzioni, ed esse non verranno tollerate” risposi.
“Non ci piace portare all’estinzione altre popolazioni, ma abbiamo esaminato tutte le possibilità, ed è l’unico modo” spiegò.
Quando pronunciò la parola ‘estinzione’ alcuni dei soldati dietro di me iniziarono a sussurrare, e devo ammettere che un brivido mi corse lungo la schiena.
“L’unico modo per cosa? Forse insieme possiamo trovare una soluzione e prevenire il conflitto.”
Sapevo che non era una dimostrazione di forza, ma dovevo provare. Non avremmo di certo vinto quella guerra grazie alle apparenze.
“Questo pianeta collasserà entro due anni, sei a conoscenza di ciò?” chiese.
“Si, lo sappiamo e stiamo per trasferirci su un altro pianeta. Ma continuo a non capire: se ne siete consapevoli, perché volete conquistare il nostro pianeta?”
“Allora non mi ascoltate” replicò, e adesso la sua voce iniziava a essere terrificante. “Non siamo interessati al vostro pianeta, ma non possiamo permettere a voi, una stupida civiltà inferiore, di distruggere la vostra casa per poi diffondervi in tutto l’universo come una malattia, consumando altri mondi.”
Ed ecco la spiegazione: erano eroi venuti a salvare il nostro pianeta.
Come un tuono, l’impari guerra iniziò. |