DI MATTINI E DI SILENZI

di Andrea Di Bernardino
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Fuori è caldo, ed è iniziata la fine del mondo, la dove c'era l'alba degli umani, ora c'è un triste tramonto degli occhi, un dolce contatto di mani. Non ha senso più parlare o confrontarmi con il tuo nome, è da anni che il mio cuore è pronto alla rivoluzione. Non ci saranno più le guerre, per fuggire non useremo più le ali, ci saranno i giorni giusti e saremo finalmente tutti uguali. Cerco nelle foto il tuo volto che ancora mi manca, questa vita eterna bevuta a sorsi un po' mi stanca. E tu che vivevi nelle favole, che volavi tra le nuvole, tu, dimmi come ormai è possibile affrontare queste nubi che quaggiù, sono fatte di veleno, dentro questo cuore che è ancora pieno. E non ti vedo, però a te credo. È come sfidare ogni giorno il mio mostro nella testa, che mi dice di andar via e allo stesso tempo amore resta. Non ti do una soluzione, sei la ragione nascosta in un nome. Uniche sillabe di pace nel paesaggio apocalittico che sta accadendo. Se ti guardo controluce, tu sei in me, sei la mia voce, di mattini e di silenzi.




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