:" Ok la valigia c'è l'hai, il biglietto d'imbarco pure e
direi che sei pronta e operativa cara mia". Felicity mi osserva
sorridendo, sono in aeroporto dove partirò per Venezia per
recarmi ad un importante festival cinematografico, ho puara
di volare quindi sono abbastanza agitata, il mio aereo
farà scalo a Francoforte per poi arrivare a Venezia con un
secondo aereo. Abbraccio Felicity sorridendo e le dico:"
Chissà come mai a te non ti hanno chiamata? Non starai
simpatica forse". Felicity si mette a ridere e mi risponde in modo
ironico:" Ahahahaha che battuta Jenny, come farò tutti
questi giorni senza di te, mi manchi già tesoro mio... Chi
canterà le canzoni dei Green Day in giro per casa come fai
te?". Sorrido e tenendola abbracciata a me le dico:" Sono solo 5 giorni
Felicity, passeranno dai, non ti preoccupare... Adesso vado altrimenti
se perdo l'aereo è un casino, comunque per i Green Day puoi
sempre usare Youtube, ti voglio bene". Io e la mia amica ci abbracciamo
e così mi dirigo verso il gate d'imbarco dell'aereo della
Lufthansa che mi porterà in Germania. Dopo gli ultimi
controlli sul mio biglietto e passaporto posso finalmente dirigermi
verso l'aereo percorrendo il lungo tunnel che mi collega con il
gigantesco mezzo fermo al terminal. Davanti agli aerei noi sembriamo
così piccoli e inutili ed è incredibile vedere
cosa l'uomo abbia potuto progettare, appena salgo sull'aereo vengo
accompagnata dalla hostess al mio posto in turistica, non ho preso la
prima classe, troppi ricchi snob che si bevono i loro cazzo di
bicchieri di champagne e non proferiscono nessuna parola, uomini
d'affari sempre incollati con il telefono e che parlano e parlano per
tutto il viaggio, che si vantano che loro hanno fatto i soldi mentre lo
sfigato che bullizzavano a scuola ora pulisce il sedere degli anziani
in una casa di riposo a Phoenix, roba da schiaffi in faccia
finchè le nocche delle mani non ti sanguinano, odiosi per
non dire altro. Affrontare un viaggio del genere non ce la faccio
proprio e così ho optato per la classe turistica, non mi
piace sentirmi troppo grande rispetto alle persone normali, sono
semplicemente una attrice e credo che questa cosa non debba essere
vista come una sorta di inno alla ricchezza. Mi metto a sedere vicino
al finestrino proprio davanti all'enorme motore dell'aereo e pensa in
modo ansioso:" Merda così se sto stronzo prende fuoco lo
noto subito". Vicino a me si mette a sedere un signore tedesco di circa
60 anni, mi chiedo come fanno a indossare quegli orrendi sandali con il
calzino, un tedesco lo riconosci subito, ti basta vedere i calzini e
capisci subito che è un tedesco. Il signore indossa una polo
orrenda di colore verde e dei braghini corti e pensare che non
è nemmeno estate e fuori comunque è freddo e
questo gira in braghini, si sa i tedeschi sono strani e anche mio nonno
mi ha sempre detto:" Ricordati Jennifer due cose sono infinite
l'universo e la stranezza dei tedeschi". Si avvicina e vedo che sistema
le sue valigie nella cappelliera ma nel farlo tra poco non mi colpisce
e dico al gentile signore teutonico:" Scusi mi sta facendo male, per
favore potrebbe stare più attento?". Il signore borbotta
qualcosa in tedesco, io lo capisco pochissimo e quella che sa il
tedesco è Felicity, dove cavolo è quella li
quando serve? Uffa che due scatole questa situazione, il tizio si mette
finalmente a sedere dopo aver armeggiato con le sue valigie, si toglie
il cappellino dalla testa e vedo che non ha praticamente capelli e mi
osserva sospirandomi dicendomi se parlo in tedesco, faccio segno di no
con la mano ma lui ovviamente mi continua a parlare in tedesco stretto
e faccio finta di annuire, non so se mi stia insultando o meno ma ma me
ne frego. Vedo altri passeggeri che salgono sull'aereo, noto una
famiglia con dei bambini al seguito, un bambino ha in mano una specie
di tablet dell'Apple, a 5 anni hanno già un cavolo di tablet
in mano, ma che hanno nella testa i genitori? E poi c'è
anche una bambina che tiene in mano la bambola di Elsa di "Frozen" e
questa cosa la capisco già di più, tutte le
bambine adorano "Frozen" e probabilmente se avessi 4 anni adorerei
anche io Elsa. I genitori cercano di calmare i due bambini pazzi che
stanno litigando e capisco che sarà un lungo volo con la
speranza che questi pargoli non urlino per tutta la durata del viaggio
fino a Francoforte. Cerco di essere positiva e penso al viaggio che sto
per affrontare.
Finalmente le operazioni di imbarco finiscono e l'aereo inizia a
rullare sulla pista del JFK, vedo il motore che si muove e che fa un
casino assurdo, inizio ad agitarmi, sudo freddo, odio volare, odio gli
aerei e tutto ciò che vola. Quando da piccola mia mamma mi
diceva:" Ecco che arriva l'aeroplanino" per imboccarmi iniziavo ad
urlare come una disperata e quella paura è rimasta innata in
me. Sono agitata, ho il cuore a duemila e penso:" Calmati Jenny,
respira, chiudi gli occhi e respira, un respiro alla volta e vedrai che
andrà tutto bene". Osservo il tedesco vicino a me
così chiedo a lui se mi può tenere la mano per il
decollo e lui mi sorride e decide di tenermi stretta la mano, l'aereo
prende potenza e inizia la sua rincorsa verso il decollo. Sento la
potenza dell'aeromobile, io che stringo la mano al signore tedesco e
che spero che quell'incubo possa finire il più
presto possibile, sto per dare di matto, questa volta mi arrestano.
Chiudo gli occhi e dopo un pò sento che l'aereo si alza,
apro gli occhi e vedo che i carrelli si alzano dalla pista e siamo
decollati, dall'alto vedo le luci di New York, la sera è
calata e lo skyline notturno della grande mela dall'alto sembra un
enorme albero di natale illuminato ed è veramente
meraviglioso, si mi sa che faccio una bella foto. Faccio una foto con
il telefono e mi congedo dalla stretta del signore tedesco, l'ansia e
ne va via e la crisi di panico svanisce e ora si posso dire di stare
più in alto del cielo, mi manca già casa, mi
manca già la migliore amica. Subito dopo il decollo chiamo
una hostess che si precipita subito da me dicendomi:" Come posso
aiutarla signorina?". Io prendo fiato e rispondo deciso:"Un succo di
frutta per favore, alla pera se è possibile". La hostess
nota il mio colorito in faccia e mi dice:" Signorina sta sudando,
è sicura di sentirsi bene? La vedo un pò
pallida". Sorrido, è sempre bello quando qualcuno si
preoccupa per te ma se stare male qui non è il momento
più opportuno e le dico sorridendo:" Ero solo un
pò spaventata dal decollo, se riesce a portarmi il succo di
frutto alla pera per favore che così mi riprendo, grazie
mille". La hostess mi sorride e se ne va e prendo una rivista che era
già presente sul sedile dell'aereo prima che mi sedessi,
apro una pagina a caso e noto subito un articolo:" Jennifer Simons, che
fine ha fatto la star di "Fox Action?". Tutto quello che abbiamo
scoperto". Loro scoprono sempre tutto e poi chissà quanto
sia autorevole il giornalino della Lufthansa, in verità non
ho trovato nulla di ecclatante dopo "Fox Action", il successo per me
è stato un fiume in piena, ancora non ho ben capito cosa
è successo nella mia vita, non sono scomparsa e forse questo
festival a cui sono stata invitata potrà regalarmi anche
delle possibili occasioni lavorativa, mai dire mai dopo tutto nella
vita no? Ma di certo non c'è niente da scoprire, io sono
sempre qui e poi comunque che foto orribile hanno preso? Sul set me ne
hanno fatte tantissime e vanno a vedere la più brutta, ma
è mai possibile? Stupidi giornalisti che non sanno
che altro scrivere e giocano con la vita delle persone
perchè non sanno davvero che cosa fare e ciò che
fa Jennifer Simons deve interessare anche a loro, ma vaffanculo va, chi
sono loro per dirmi cosa devo o non devo fare? Questa è
robaccia. Metto via la rivista e arriva finalmente il mio succo di
frutta e inizio a berlo, non so davvero come ingannare il tempo, provo
a guardare un film dai... Seleziono sul monitor dell'aereo categoria
film e nemmeno a farlo apposta esce "Fox Action" e penso in modo
contrariato:" Ma dai scherziamo? Questo film ormai mi
perseguita ovunque". Ma decido di vederlo con l'unica differenza che il
film è in tedesco, chissà come mi hanno doppiata,
ho i brividi solo ad immaginarlo sinceramente ma decido di premere play
e mettere almeno i sottotitoli in inglese.
Appena il film inizia noto che la mia doppiatrice tedesca ha una voce
decisa ma allo stesso tempo penso che abbia un serio problema di
raucedine, mi metto a ridere ma il film è proprio come me lo
ricordavo. Le prime scene le abbiamo girate ad Amman in Giordania, una
esperienza meravigliosa, girare in Medio Oriente è stato
bello ma allo stesso tempo ho avuto tanta paura, le televisioni fanno
continuamente vedere attentati di natura islamica, Isis, Al - Qaida ,
Boko Haram e via dicendo... Non nascondo che avevo continuamente
l'ansia che qualcuno vestito di nero urlasse qualcosa in arabo per poi
spararci con un mitra ma a parte questa cosa è stata una
bella esperienza. Amman è una bella città ma
comunque bisogna rispettare le loro tradizioni, io quando non ero sul
set dovevo andare in giro velata per la città, non
avrebbero tollerato una occidentale che non rispettasse le loro usanze
e i loro costumi, sono anche entrata in una moschea, sempre velata e ho
cercato di essere il più rispettosa possibile verso il paese
che mi stava ospitando. Osservo il film sorridendo e ricordo
bene una delle prime scene dove il mio personaggio insieme ad altri
soldati inglesi doveva entrare in una specie di bunker e fare irruzione
uccidendo i terroristi, quante cazzo di volte mi è caduto il
fucile dalle mani! Sono caduta da sola, mi è caduta
l'elmetto, insomma un disastro ma alla fine sono riuscita a portare a
termine tutte le riprese del film e questa cosa mi ha davvero reso
orgogliosa di me stessa. Riguardarmi in film mi fa molto strano, non
amo guardarmi recitare, mi fa un effetto stranissimo, io mi vergogno
mentre Felicity si esalta a differenza mia, sono un pò
imbarazzata a vedere certe scene sapendo cosa c'è stato
dietro, cerco di non pensarci e mi godo il mio film.
Arrivata a circa metà film ho notato alcune cose che potevo
migliorare, certo l'audio in tedesco non aiuta ma credo di riuscire a
capire, insomma in alcune scene ero veramente rigida, ero poco
espressiva e anche con la mimica lasciavo parecchio a desiderare,
infatti il regista me lo diceva sempre che dovevo essere più
rilassata, ero molto tesa sul set non posso nasconderlo
perchè sarei veramente una bugiarda se dicessi che ero
tranquilla con me stessa, per niente. Molte persone non sanno come
funziona un set cinematografico, a differenza delle prove di uno
spettacolo teatrale sul set devi fare tutto in fretta, mi alzavo alle 5
del mattino solo per il trucco, perchè quando si recita si
deve essere perfetti altrimenti non va bene, hai pochissime pause, il
minimo sindacabile per andare in bagno, fumarti una sigaretta o
mangiare da quel catering schifoso e imbarazzante che non consiglierei
nemmeno al mio peggior nemico, tutto è sempre di corsa,
gente che ti passa davanti continuamente perchè ti devono
microfonare, ti devono anche truccare direttamente sul set, mille
persone che ti girano attorno con 50979 apparecchi e 30008 fili. I set
sono l'inferno sulla terra, ovviamente c'è sempre il regista
che urla, ogni cosa che fai è sbagliata, sbagli pronuncia
non va bene e si ricomincia da capo, sbagli un movimento e si
ricomincia da capo, ti dimentichi la battuta bestemmie e imprecazioni e
poi si ricomincia da capo, muori ovviamente si ricomincia da capo.
Insomma è un casino in più immaginatevi di girare
sotto il sole della Giordania in pieno giugno, le temperature
più fredde sono di 29 gradi se ti va bene ovviamente con
tanto di scorte armate per il rischio che qualcuno mal sano di mente
possa far saltare in aria una troupe americana, ecco come si
può essere rilassati in questo stato? Ovvio tante cose si
possono e si devono sempre migliorare, sono pur sempre al mio primo
film e non posso dire di essere una professionista, direi che proprio
non è il caso di farlo, anche nelle varie espressioni potevo
migliorare e dovrei gestire forse meglio le emozioni umane, insomma
credete che sia facile fingere si essere arrabbati, di essere tristi o
spaventati? Non è per niente facile e mentre guardo il film
noto che la mia doppiatrice tedesca ha davvero un serio problema di
reucedine, provo a capire dove posso migliorare, sbagliare fa parte di
tutti noi dopo tutto, prendo appunti perchè almeno
così so come devo gestirmi la prossima volta, non
è facile ma non posso fare altro che provarci, una attrice
dopo tutto non smette mai di imparare ma nemmeno di sbagliare
perchè sbagliare è il nostro lavoro tutto
sommato.
Dopo non so quante ore di volo finalmente arrivo a Francoforte, qui
è pieno giorno, mi sembra di essere entrata in una
dimensione nuova, ho il sedere che ormai è diventato
tutt'uno con il seggiolino di questo maledetto aereo, praticamente
siamo arrivati in Germania, dopo aver rivisto "Fox Action" ho dormito
un pò, poi ho riletto i tanti appunti che mi ero presa
durante la visione del film, ho cercato di memorizzarli in modo
abbastanza deciso ma senza passarci su troppo tempo, comunque ho un
altro volo da fare quindi so già come ingannare il tempo da
Francoforte a Venezia, ho guardato anche un pò di
televisione o perlomeno quel poco che i canali riuscivano a prendere,
mi sono alzata anche per andare in bagno, molti dormivano e sembravano
in stato di coma , ho cercato di camminare senza fare troppo rumore
ovviamente, poi ho fatto altre cose come leggere alcune notifiche sulla
mia pagina di Instagram, caspita 13 mila followers mi sembrano davvero
tanti e quanti commenti mi lascia la gente però devo dire
che fa piacere sapere di essere apprezzata e non lo posso negare, ho
controllato anche la pagina di Facebook dove anche qui i commenti erano
molti, probabilmente farò una storia appena mi
imbarcherò per l'aereo per Venezia, sarà circa un
ora e mezza di viaggio, molto meno rispetto a New York - Francoforte
per fortuna, poi ho fatto sicuramente altre cose di cui ora
però non ricordo nulla. Finalmente il comandante annuncia
che ci stiamo avvicinando all'aeroporto, metto il mio telefono in
modalità aereo e piano piano sento l'aereo abbassarsi, metto
in bocca una gomma da masticare in modo tale che le orecchie non mi
facciano male per lo sbalzo di pressione per l'altitudine, inizio a
masticarla e in effetti il disagio all'orecchio è
decisamente migliorato e devo dire di essere piacevolmente sorpresa di
questa cosa, vedo l'enorme motore posto sull'ala che da sul mio
finestrino girare e poi dopo una lunga discesa l'aereo della Lufthansa
finalmente tocca la pista dell'aeroporto internazionale di Francoforte
e tiro un sospiro di sollievo, finalmente posso uscire da
questa enorme cilindro con le ali. L'aereo piano piano va a
parcheggiarsi e finalmente una volta che si è fermato
possiamo scendere tutti quanti, ovviamente prendo le mie cose e aspetto
ordinatamente di scendere, nessuno mi ha riconosciuto ancora, questa
cosa mi sorprende e scendo la scalinata dell'aereo che
è veramente enorme e prendo il pullmino che mi
porterà al terminal dove recupererò la mia
valigia o almeno spero di riuscirci visto che a volte succedono casini
con le valigie. Finalmente arrivata entro nel terminal recupero per
fortuna la mia valigia e mi dirigò a prendere un
altro volo della Lufthansa che parte tra circa un ora, farò
una sosta in qualche bar e prenderò qualcosa da mangiare e
da bere, sperando capiscano l'inglese perchè io il tedesco
non lo so proprio parlare. Il mio viaggio è appena
cominciato e sinceramente ho già voglia di tornare a casa.
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