Benvenuti ad arthas

di Tonianyu98
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Ricordo ancora quel giorno, pioveva. Dalla finestra di casa mia avevo subito notato le strade deserte e bagnate dall'acqua che mi sembravano partecipare al lutto del cielo. Il suo colore era grigio, quasi nero e tutte le cose che vedevo avevano un aspetto triste e tetro. Tutto ciò a me piaceva, ho sempre adorato la pioggia, il suo cadere lento o veloce per poi posarsi al suolo con uno schizzo ed un piccolo salto. Avevo ricevuto la mia prima lettera scolastica, non ero entusiasta all'idea ma almeno avrei potuto imparare ad usare la magia, e mentre mia madre era in camera a preparare le mie valigie, io ero ancora ferma a fissare il vuoto dalla finestra con in mano la mia lettera di partecipazione alla scuola di magia di Arthas. << Ally! Vuoi muoverti? >> dal piano superiore la voce di mia madre sembrava assordante. <> risposi raggiungendola poco dopo. Era già tutto pronto, non avevo così tanta roba, di certo non mi è mai importato di essere alla moda come tante mie coetanee, eppure a me non sembrava così strano. << Non ti vedo affatto contenta, qualcosa non va tesoro ? >> domandò mia madre piuttosto preoccupata. << Tu e papà siete capitati nella casa rossa vero? >> << Oh, sei preoccupata di non entrare nella nostra stessa casa? Tranquilla, ho già parlato con il preside >> silenzio. In quel momento ricordo di aver abbassato la testa. Non so per quale motivo quelle parole mi diedero fastidio, ma qualcosa in me disse che dovevo urlare. << Chi ti ha detto di parlare con il preside? Di certo non sarò raccomandata da te se dovrò far parte della tua stessa stupida casa rossa! >> corsi via scendendo velocemente le scale per poi tornare vicino la finestra. In un batter d'occhio si fece sera e io mi andai a infilare sotto le coperte e come sempre prima di addormentarmi ero lì con il mio solito libro di magia tra le mani. <> dalla mia camera potevo sentire cosa stesse dicendo mia madre. << Dafne, nostra figlia sta crescendo, forse è solo un po' preoccupata di non riuscire a fare amicizia, lo sai quanto è difficile per lei >> rispose mio padre. In quel momento non avevo voglia di ascoltare i loro pensieri, ma non ci davo affatto peso. Tornai a letto e senza rendermene conto mi addormentai subito tenendo stretto il libro sul petto.




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