Gusto ciliegia

di Mari Lace
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Gusto Ciliegia

Gusto Ciliegia

 

È a letto; il cuore batte impazzito, ha caldissimo. Vorrebbe alzarsi e spalancare ogni finestra, ma il corpo non risponde come vorrebbe agli impulsi del cervello. È una sensazione stranissima, per lui – non ricorda l’ultima volta che si è permesso di essere fragile.

Avverte una pezza bagnata sulla fronte – il sollievo è immediato. Ma chi? Socchiude gli occhi, cercando l’autore dell’insperato aiuto.

«Presto starai meglio» l’informa rassicurante una voce familiare. «È solo un po’ d’influenza».

Si tende per afferrarle un braccio. L’amaranto intenso del suo sguardo lo trafigge – i suoi occhi sembrano ciliegie, l’ha sempre pensato – ma lui non desiste e l’avvicina a sé.

«Nene», sussurra.

«Devo andare ora, Isshiki» dice lei, ma non si muove. I loro visi sono a un soffio adesso, Satoshi può sentire il respiro regolare della ragazza. Sa di menta e ciliegia.

Senza più parlare, elimina la distanza e l’attrae in un bacio. Nene annaspa, ma non lo rifiuta – la pezza sulla fronte di Isshiki scivola, il contatto si spezza.

Non più solo gli occhi, rosso ciliegia è tutto il volto di Nene ora: accovacciata accanto al letto, lo fissa a occhi sbarrati come se non credesse a quello che è appena successo. Gli sembra quasi di vedere del fumo uscirle dalle orecchie, ma sospetta sia un’allucinazione aiutata dalla febbre.

«Se mi hai passato qualcosa, Isshiki–» minaccia lei infine, rialzandosi.

«Potremmo passare più tempo insieme, allora!» completa lui allegro, per quanto il cuore faccia male e il caldo sia tornato a crescere. Non le mostrerà il suo dolore.

«Stupido» borbotta Nene, recuperando la pezza per sostituirla con una nuova, più fresca. Dopo averlo costretto a rimettersi steso, gliela sistema, tergendo anche il sudore con un fazzoletto.

«Cerca di riposare» gli intima poi, già sulla soglia – è preoccupazione nella sua voce?

Un lampo minaccioso le balena poi negli occhi; Satoshi presta attenzione. «E vedi di non baciare chiunque venga a farti visita» sibila infine, chiudendo la porta.

Satoshi non può fare a meno di ridere, prima di scivolare in un febbricitante sonno pieno di piccoli, gustosi frutti rossi dal bellissimo sorriso.





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