Giorni Strani

di Gallaghersaresurvivors_
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È strano che non ci possiam toccare,
che tutto ciò che conta è sapersi allontanare,
che il cuore sopravvive, ma dentro sembra naufragare,  ieri era banale ed oggi sembra di annegare. Racconteremo al mondo delle strade vuote,
i vialetti silenziosi e le bici senza ruote,
i cellulari sempre accesi per colmare vuoti e pesi,
i visi che sbiadiscono e le foto che ci aggrappano. Pensavamo fosse facile, niente di speciale,
eppure abbiam provato quanto sia dura non tastare, quanto questo nostro sangue ribollisca al sol pensiero, di dover esser soli e non poter tracciar sentiero.
Niente più date, scadenze o certezze,
ciò che sempre sognavamo oggi puzza di incertezze, di esami rimandati e letti troppo vuoti,
di viaggi programmati e libretti senza voti.
E poi racconteremo, sì ti giuro, lo faremo,
di quanto fosse strano aprire un vetro luminoso
ed inseguire un sogno che sembra andar quasi a ritroso,
lezioni senza vita, in pigiama e dentro al letto,
che sul serio sembra assurdo e non lo avrei mai detto.
La famiglia è tutta a casa, né nuoto né danza,
eppure non sa di contentezza, ormai si sa, non è vacanza.
Il mondo si è fermato, né messe né riunioni,
le tende tutte chiuse dentro i nostri capannoni,
l'uniforme già stirata dall'armadio guarda brutto,
"estote parati" e fazzolettone, ma stavolta non è tutto.
Telegiornali accesi, percentuali, numeri, dati
e nel petto salta un battito, in pensiero per gli amati,
che strano fermarsi, respirare, nulla da fare,
oggi si può dormire ma qualcosa dentro m'ha fatta alzare.
Non so cosa mi prende: voglio suonare, uscire, fare
spero che quando finirà non sarà facile dimenticare
quanta bellezza splende nel banale di ogni giorno
e ,se fosse per me, al più presto vi farei ritorno.




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