Riposo

di JeanGenie
(/viewuser.php?uid=1188)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Riposo

Ognuna di quelle stelle cadenti potrebbe essere una vita spezzata.

La cenere si è posata, gli edifici ricostruiti, i pianeti mantengono il loro moto perenne.

In pochi conoscono la verità su di lui. E quei pochi hanno smesso da tempo di guardarlo con odio, anche se si tengono alla larga. A Ben Solo va benissimo così. Se potesse, limiterebbe le interazioni al minimo. Non si tratta della sua coscienza. Anche quella tace, discreta e addormentata.

Ma è difficile ricordare le regole. È difficile tornare ad essere qualcuno che aveva profondamente sepolto in se stesso. Gli sembra di recitare una parte su un immenso palcoscenico. Non gli è chiaro quale genere di persona sia diventato.

L’unica che sembra vederci chiaro è sempre lei. Lei che è più forte di quanto lui sia mai stato. Lei che non è mai stata spezzata. Ancora adesso non sa se a placarlo sia quella luce mistica che sembra irraggiarsi dalla sua anima o quel velo di sudore sottile che copre la sua pelle morbida. Non importa, perché Rey gli concede entrambi, permettendogli di aggrapparsi a lei quando il suo equilibrio vacilla. Poi gli sussurra “Dormi” e il suo sonno si fa calmo e privo di sogni.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3894374