Just Hold Me

di fantaysytrash
(/viewuser.php?uid=873878)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Note dell’Autrice

In questo periodo, nonostante la tensione dovuta alla quarantena, mi sento veramente ispirata per un sacco di storie. E così eccomi arrivata anche nel fandom di Merlin con, ovviamente, la mia OTP assoluta.

Poco da dire, si tratta di un missing moment sugli ultimi pensieri di Arthur nel finale della serie; spero vi piaccia!

Federica ♛

 

 

Disclaimer: Tutti i personaggi di questa storia non appartengono a me, bensì a Julian Jones, a Jake Michie, a Johnny Capps e a Julian Murphy. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro, ma solo per puro divertimento.

 

 

 

 

JUST HOLD ME 

 

In qualche modo, Arthur ha sempre saputo che sarebbe morto per mano di un valoroso guerriero, che sarebbe caduto in battaglia come l’eroe che era stato addestrato a essere. Ed era quasi certo di essere pronto ad accettare un tale destino, convinto che scivolare via tra polvere e sangue non fosse il modo peggiore per andarsene.

Ma ora, mentre non riesce neanche a respirare per colpa della ferita inferta da Mordred, deve ricredersi. Non può fare a meno di riflettere sulla sua vita, sulle cose che avrebbe voluto fare, ma che non riuscirà a portare a termine. Perché Arthur sa che morirà, lo percepisce in ogni respiro affannoso che riesce malapena a portare a termine.

Il suo primo pensiero va a Ginevra, che dovrà regnare da sola, a Camelot e ai suoi cavalieri, che hanno combattuto al suo fianco fino alla fine; pensa perfino a suo padre, al caro e vecchio Uther, morto per colpa dell’unica cosa che abbia mai temuto: la magia.

E la sua mente si sofferma allora sul corpo sfuocato che vede galoppare di fronte a sé, il suo servitore, Merlin, che è un... mago.

Una parte di lui continua a ripetersi che è impossibile, che è tutta colpa della spossatezza, che non è possibile perché se ne sarebbe accorto. Ma l’istinto gli suggerisce che è tutto vero, che non si è mai reso conto di niente perché non è stato abbastanza attento, abbastanza sincero, almeno per quanto riguarda i suoi sentimenti.

Ha sempre trattato Merlin come un servitore goffo e codardo, quando in realtà è stato il suo angelo custode fin dal primo giorno, colui che gli ha salvato il collo in infinite occasioni, senza mai chiedere ricompense o riconoscimenti.

Ha dovuto sopportare tutte le ingiustizie che Uther ha compiuto contro la sua gente, ha dovuto sopportare lui, Arthur, mentre insultava ogni singolo mago esistente, senza neanche immaginare di poter ferire i sentimenti del ragazzo.

Vorrebbe scusarsi, lo vorrebbe davvero, ma sente le palpebre pesanti e il corpo che minaccia di abbandonarlo, e vuole risparmiare il fiato per comunicargli qualcosa di più importante.

E in quelli che sa essere i suoi ultimi istanti di vita, riesce solo a pronunciare poche parole, che forse non riassumono a pieno i suoi sentimenti, ma che vuole rivolgergli da parecchio tempo.

“Stringimi e basta, ti prego.”





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3896912