Sorelle perdute e storie mai raccontate

di Duchessa712
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Sorelle perdute e storie mai raccontate

Diane aveva quindici anni. Era una ragazzina ed è morta per amore.
È Oscar a dirglielo, a raccontare la tragedia di un cuore spezzato, che sembra essere l'unica cosa ad accomunare le donne del loro tempo. Lo fa piano, misurando le parole, sussurrando del dolore di Alain, delle sue grida e dei suoi occhi vuoti.
Mentre la ascolta, Rosalie si morde le labbra per arginare le lacrime. Se anche piangesse Bernard ed André non capirebbero, penserebbero che sia solo la sua sensibilità. Oscar invece ricorda e per questo evita lo sguardo dell'amica, della bambina diventata donna anche grazie a lei. Stanno pensando entrambe alla stessa cosa. Al rumore delle ossa che si spezzano, a una rosa sciupata dal vento e dalla caduta. A una vita spezzata per amore. Rosalie vorrebbe ridere. È per amore che si muore, che due ragazzine si sono uccise, per averlo perso e per volerlo evitare.
È ciò a cui pensa Rosalie quando vede Alaine, che sono uniti da un filo, da una storia che si incontra solo a metà.
Perché lui Diane la amava, mentre per lei Charlotte era una sconosciuta, arrogante e viziata, con una concezione troppo alta di se stessa. Ma era una bambina. Era sua sorella, anche se l'unico legame ad unirle erano gli occhi, i capelli, la pelle chiara e lo stesso sangue marcio nelle vene. Entrambe vittime nel gioco di potere di una donna che si definiva loro madre.
Fissa Alaine con tanta intensità da farlo voltare. Ha gli occhi rossi e lucidi, la pelle tirata e il sorriso spento. - Volevi qualcosa, Rosalie? -. Gentile nonostante tutto. Si chiede se qualcuno lo abbia consolato. Lei si era gettata tra le braccia di Oscar con gli occhi chiusi e i singhiozzi che graffiavano la gola.
-Mi dispiace, Alaine-. Lui apre la bocca, forse per minimizzare, forse per ribattere, forse per ringraziare. Lei è già passata oltre, la testa che le gira e un urlo che scalpita per uscire.
Vorrebbe dirglielo che capisce, che sua sorella è morta a undici anni, che non era veramente sua sorella, non nel mood in cui lo era Jeanne.
Tace e torna alle sue faccende.




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