Don't leave my side

di Dollhades
(/viewuser.php?uid=1127206)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.



Hot Choccolate
Di baci dolci al sapore di pioggia, casa e cioccolata calda


 
Un leggero cigolio proveniente dall’ingresso ruppe il silenzio, lasciando entrare una folata di aria fredda e il suono, fino a pochi istanti prima ovattato e distante, del temporale che imperversava ormai da ore minacciando di proseguire tutta la notte. Nosaka chiuse la porta alle sue spalle, appoggiandocisi contro per bearsi per pochi istanti del calore di casa, dell’odore familiare dei mobili di mogano e dei diffusori ad olio che coloravano di una leggera fragranza al lampone l’ambiente, sorridendo ad occhi chiusi quando un piccolo stridio metallico lo raggiunse: Haizaki stava preparando la cioccolata.

«Sono tornato»
«Vatti a cambiare, non l’ho ancora messa sul fuoco. E metti i panni a lavare se sono sporchi.» fu la risposta secca e quasi materna del ragazzo dai capelli argentei, che fece scoppiare il più grande in una risata cristallina, rincuorante, placatasi solo nel momento in cui, dopo aver indossato velocemente la tuta grigio chiaro, raggiunse il fidanzato in cucina. Fece leva sui palmi per sedersi sul liscio piano cottura di marmo bianco, guardando il più piccolo mescolare il contenuto del pentolino assorto, mettendoci così tanto amore da rendere impossibile staccare lo sguardo dalle sua mani ambrate. Passarono diversi minuti prima che Haizaki spegnesse il fuoco e si rivolgesse al ragazzo dai capelli rossi avvicinandogli ,dopo averci soffiato un po’ su, il mestolo di legno sporco per permettergli il primo assaggio; sorrise quando il più grande si leccò le labbra in un cenno di apprezzamento, ponendosi di fronte a lui per afferrarne gli esili fianchi e avvicinarlo a sé, richiedendo un bacio che non tardò ad arrivare.
 
«Com’è?»
«Ha bisogno di riposare il tempo di un bacio o due» gli soffiò contro le labbra Nosaka, allacciando le braccia al collo lasciato scoperto dalla scomposta crocchia argentea, giocando distrattamente con qualche ciuffo ribelle prima di slegare i capelli del ragazzo che, divertito, non tardò a lasciargli un morsetto gentile su una clavicola che timidamente faceva capolino dallo scollo della maglia sgualcita.
 
«Che ne dici di bere la cioccolata e riprendere questo discorso sul divano? Sarei interessato ad approfondire meglio»
 
                          

NdA
Eccomi qui, con questa piccola raccolta annunciata nella’altra mia storia “Mille ed una Headcanon”.
Specifico qualche minuscolo particolare: non è un’alternative Universe, bensì una storia ambientata direttamente dopo la fine di Orion (non mi piace immaginare i personaggi più grandi) immaginando un Nosaka che non ha più un luogo dove tornare e in un modo o nell’altro si trova a vivere con Haizaki.
La storia sarà frammentaria, saranno pezzettini non in ordine cronologico che potrebbero cambiare l’ordine man mano all’interno della raccolta stessa.
Nosaka contento nel suo piccolo è una mia headcanon, essendo stato abbandonato e cresciuto senza tenerezza lo immagino molto infantile nei sentimenti, ingenuo.
Detto ciò, spero vi piaccia!
-Ade




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3897047