Sulla tua scia

di alessandroago_94
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Maracaibo

MARACAIBO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mi immagino

lungo le spiagge sudamericane;

Maracaibo

non solo una canzone

ma anche un sogno nel cassetto;

odore di nuovo,

di un’altra Nazione,

sporca del sangue di migliaia di persone

però così esotica nella sua natura

ancora quasi completamente incontaminata;

 

nel mondo delle guerre,

degli eccidi, del traffico di droga e di organi,

delle tirannie e dei colpi di stato militari,

una spiaggia paradisiaca che resta sola;

mi sento come Maracaibo,

la città dimenticata

nel corso di un conflitto interno

ed esterno,

dove non c’è futuro

e anche lì il virus miete vittime;

 

adesso che le spiagge sembrano così distanti,

Cervia e la sua sabbia gialla intensa così

lontana,

non penso più all’amore perso nella tempesta,

ma solo a quel che sarà del mio futuro.

 

Penso al dopo coronavirus,

tanto prima o poi finirà,

ma non ne vedo uscita a breve;

sogno allora la spiaggia caraibica,

i suoni indigeni lontani,

che infrangono quelli dei galli circostanti;

su quella spiaggia bianca corallo

dove tutto l’anno è estate

resterei lì alla ricerca della pace.

 

Mi chiedo ora che cosa merito;

in verità della mia vita non me ne sono

mai fatto niente;

come un re magio

ho inseguito una cometa;

credevo fosse una cometa

ma era solo l’ennesimo fascio di luce artificiale;

ancora una volta

mi sono lasciato ingannare.

 

Il silenzio umano mi avvolge,

dicevano che le persone sono esseri sociali

adesso piovono solo denunce tra vicini

e si sta chiusi in casa;

mi sento estraniato,

ormai diventerò un alieno,

non saprò nemmeno più guidare come un tempo;

 

è questo quello che merito?

Quello che significa essere umano?

 

Adesso non m’importa più,

a tutto questo, gradualmente, mi sono abituato;

non ho fratelli,

né chi mi parla né chi mi cerca;

passo il giorno a sistemare libri,

poi li risistemo ancora,

un cerchio che rasenta la più metodica delle follie;

è l’incertezza, la paura

che attanaglia lo stomaco e toglie il sonno.

 

In tutto questo, resta la scrittura

e i bravi amici che mi sostengono,

i miei animali, le mie piante,

la vita nel suo aspetto più solito;

manchi tu, ma non ti sento più

come prima del virus,

quando ero disposto a perdonare tutto

e ad amare incondizionatamente

nonostante fosse tutto così complicato,

impossibile;

 

adesso vedo solo mascherine

e gente che dice; pensa alla salute!

 

La salute non è solo un malanno fisico,

ma anche quello mentale

che crea un tempo tutto uguale.

 

In tutto questo, appunto,

non ti penso più;

non amo più,

non mi interessi più,

resta nel tuo silenzio

lontano da me

così remoto;

io mi concedo, intanto,

quel viaggio esotico

e lo faccio con le ultime forze mentali;

Maracaibo,

sogno di primavera;

vorrei dire mi manchi,

ma sarebbe una bugia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTA DELL’AUTORE

 

 

 

So che è tutto così complicato. Ma non fa niente, è tutto a posto.

Prendete questa come una semplice poesia, niente di più; non vuol fare polemica o altro, è semplicemente l’espressione del momento in cui l’ho scritta.

Per fortuna sono ancora in forma e tutto sommato non ho nulla di cui lamentarmi, quindi speriamo bene e speriamo appunto che si trovi una qualche soluzione alla dolorosa situazione.

Grazie per il sostegno <3





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