Gioco di sguardi

di AcquaSaponePaperella
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Mi fermai ad osservarlo silenziosamente.
Lui mi rivolse uno sguardo curioso, aveva gli occhi biricchini.
Aveva preso tutto da lei.
Continuai la mia camminata regale, con lo sguardo orgoglioso e fiero.
Il sole aveva già fatto capolino dagli alberi, e gli altri cervi mi ammiravano in segno di rispetto.
"Mamma, chi è quello?"
"Quello è il grande principe della foresta." sentii la voce di lei.
Con la coda dell'occhio, li osservai ancora.
Ebbi come l'impressione che anche lei mi stesse fissando.
In fondo, il nostro è sempre stato un gioco di sguardi.
In quel momento, mi accorsi che la amavo.

"Mamma! Mamma!"
Lo sentivo gridare spaventato, in mezzo al bosco.
La neve continuava a scendere, aveva già colorato di bianco tutti gli alberi.
Quando mi vide, fece un balzo.
Non fu come la prima volta.
Aveva gli occhi lucidi e lo sguardo spaventato.
Mi fermai ad osservarlo silenziosamente.
"La tua mamma non ritornerà più."
Gli scese una lacrima.
Ebbi come l'impressione che non stessi parlando con lui, ma con me stesso.
Lei non sarebbe tornata mai più. Dovevo dirle addio.
Ma davanti a me c'era qualcuno a cui avrei dovuto invece dire ciao, per la prima volta.
"Vieni, figlio mio."

Non fu come la prima volta.
Adesso aveva gli occhi maturi e lo sguardo di un adulto.
La foresta stava risorgendo dalle ceneri: si sentivano i versi degli animali.
Mi fermai ad osservarlo silenziosamente.
In lui potevo rivedere ancora lei.
Anche in quel momento mi accorsi che la amavo.
E forse non le avevo mai detto veramente addio.
Era sempre stata lì, dentro di lui.
Era giunto il momento di farmi da parte.
Ebbi come l'impressione che questa volta avrei dovuto dirgli "Vai, figlio mio."
Ma non dissi nulla.
In fondo, il nostro è sempre stato un gioco di sguardi.





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