Tra la luna e la tua schiena

di Tua Ludo
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Mi sono abituata a sentire il rumore dei motorini, a voltarmi nella speranza di vederti e a non trovarti mai.
Mi sono abituata a esulatare per ogni mio traguardo raggiunto senza pił condividerlo con te.
Mi sono abituata, sai, a essere consolata e protetta dagli abbracci di altri ragazzi.
Non trovo pił alcuna motivazione al fatto che i miei pensieri sono sempre reindirizzati verso te, per una canzone, per un commento, per un confronto. Penso in ogni istante a cosa tu possa fare, se il nuovo lavoro proceda bene, quali fine settimana tu parta per Milano, a chi cucinerai la pizza, chi guarderai con quegli occhi verde acqua che ha solo il 2% della popolazione (dicevi tu). Chissą chi salirą con te in moto e ti terrą stretto, quante ragazze indosserano quel casco che un tempo pensavo potesse diventare mio.
Sai ti ho aspettato spesso fuori l'universitą. Mi fermavo per qualche istante all'angolo del marcapiede, illudendomi che, tra tutti quei motorini parcheggiati, ci fosse il tuo; ormai non passo pił per quell'entrata.
In tutto questo tempo, io, ancora non mi sono abituata alla tua assenza.




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