Aspetta

di Tua Ludo
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"Aspetta" si disse. "Aspetta non puoi andartene proprio ora" ripeté nuovamente a se stessa.
Stava lì alla finestra, immobile, continuava ad aspettare sperando che qualcosa cambiasse.
Era notte, erano le 3e41 di una lunga notte, fissava la Luna e le stelle meravigliata di ciò che l'universo aveva donato agli uomini.
Si chiedeva "come fanno gli uomini a non trovare la felicità con panorami simili?".
Lei lo capiva, lei era tra gli uomini, neanche lei poteva trovare la felicità, per questo continuava ad aspettare. Odiava aspettare, eppure perserverava nel farlo. Per speranza, per riempire il tempo, per provare a capire qualcosa che, probabilmente, non sarebbe mai arrivato.
O forse spettava semplicemente a lei decidere il momento in cui avrebbe smesso di aspettare, uscire dalla porta di casa ed essere felice.




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