Fandom:
Smallville.
Personaggi:
Clark Kent, Lois
Lane
Coppia:
Clark/Lois
Words: 421
Rating: verde
Contesto: decima
stagione
Disclaimer: i
personaggi non mi appartengono.
Note: Scritta
per il Drabble Event (03/04 - 05/04 2020)
del gruppo We are out for prompt con
il prompt: Clark/Lois: nel cercare di far
ubriacare lui finisce per ubriacarsi lei + Casellina #1:
"Più ti amo, più ti odio" + sotto il tuo naso;
partecipa anche all'event La corsa delle
Drabble&Flashfic [I Edizione] del
gruppo C'era una volta con un prompt...
PS. Il titolo non mi convince, potrei cambiarlo.
Purtroppo sono a corte di tempo per la corsa, quindi posto
così u.u
Hate&Love
«E'
una pessima idea, Lois.»
Lois
gli lancia un'occhiataccia e butta giù l'ennesimo
bicchierino di
liquore.
Quello
che all'inizio era nato come uno scherzo, il tentativo di testare il
suo metabolismo e riuscire, finalmente, a dargli una bella sbronza
senza che ci fosse il disastroso zampino di Zatanna, si era ben
presto trasformato in una malsana competizione.
«Zitto,
Smallville. Nessuno mi ha battuto a questo gioco e tu, mio caro, non
sarai il primo» biascica, la voce già impastata
dall'alcol, mentre
si accinge a preparare un altro cicchetto, glielo ficca in una mano,
quasi facendoglielo rovesciare addosso, e lo incita poi a bere.
Clark
adocchia il liquido chiaro, così apparentemente innocuo, e
sospira.
Ne trangugia il contenuto come si fa con un bicchiere d'acqua.
Altra
occhiataccia da parte di Lois, un altro cicchetto tra le mani. Solo
che Clark, questa svolta, glielo sfila da sotto il naso. Poi, sotto
la sguardo esterrefatto della sua ragazza, prende la bottiglia e ne
riversa il contenuto rimasto nel lavandino della cucina.
Quanto
torna di nuovo al tavolo, Lois si è accasciata con la testa
tra le
braccia incrociate sulla superficie di legno.
«Non
è giusto, però. Hai barato.»
Clark
alza un sopracciglio, incredulo. Non sa di cosa Lois si stupisce.
Glielo aveva detto, lui, che era una partita persa in partenza.
«Lois...
» esita, mentre si piega su di lei per cercare di scorgere
uno
scorcio del suo sguardo, ma Lois stringe le braccia e il suo volto
scompare. Clark la sente sbuffare.
«Ti
odio... anzi, più ti amo, più di odio»
Clark
si acciglia. Un po' si sente in colpa per averla lasciata ridursi in
quelle condizioni, ma poi è anche vero che quando Lois si
mette in
testa qualcosa, nemmeno lui e le sue abilità sono davvero
capaci di
fermarla.
Sospira
di nuovo.
«Andiamo
Lois. Ti porto a letto.»
Cerca
di aiutarla ad alzarsi. Una volta in piedi, però, le sue
gambe non
sembrano intenzionate a collaborare e Clark si ritrova a prenderla in
braccio.
Le
mani di lei gli si allacciano automaticamente attorno al collo.
La
porta in camera e poco prima di lasciarla giù sul letto, la
sente
premere un po' di più il volto contro il suo petto, mentre
mormora
assonnata: «No, non è vero. Non ti odio,
Clark.»
E
Clark sorride, perché non ci aveva creduto nemmeno per un
secondo,
ma è bello sapere che anche ad un passo dal cadere nel mondo
di
Morfeo, Lois abbia voluto assicurarsi che lo sapesse.
«Lo
so Lois. Ti amo anch'io.»
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