The Flame Alchemist.

di cuorediinchiostro
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Il fuoco della determinazione.

 
Man mano che la notte cade su di loro, anche il freddo che gli accarezza le guance pare farsi più pungente; Roy Mustang non se ne accorge nemmeno, scaldato dalla nuova energia che gli scorre nelle vene e fa ribollire il sangue.
Huges è morto; le tracce della sua esistenza lasciate sulla terra si limitano ad una scia di sangue rappreso in una cabina telefonica e una lapide su cui moglie e figlia non potranno fare altro che piangere. Ma per Roy il tempo delle lacrime è terminato: non può più starsene sotto la pioggia.
Gli alti ranghi devono pagare.

<< Vieni con me? >>
I capelli biondi di Hawkeye riflettono la luce sanguigna del tramonto, il volto è marmoreo come quello di una guerriera; gli occhi grandi e scuri non tradiscono nessuna emozione in particolare, ma brillano della stessa determinazione che il Colonnello sente vibrare sottopelle.
<< Dopo tanto tempo, c’è bisogno di chiederlo? >>

Riza risponde senza alcuna esitazione, e Roy non avrebbe potuto desiderare niente di meglio.




Angolino, angoletto:
Avendo già visto la prima serie quando ero piccola, ero già a conoscenza della morte di Huges, ma riviverla guardando Brotherhood è stato comunque un trauma; mi sa proprio che non riuscirò mai a superarla.
Scherzi a parte, questa era una mia piccola riflessione personale, interamente dal punto di vista di Mustang, nonché il mio primissimo tentativo nel fandom di FMA; spero vi sia piaciuto.

Alla possima!
-cuorediinchiostro.




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