Tre prompt per il challenge estivo di
Graffias: Aria di mare, Piedi sulla battigia e Corrente marina.
Se vale, anche "Sabbia" per la Tutti Al Mare di fanfic_italia.
Finalmente di ritorno nell'Ancient
Land. =]
Per i lettori di passaggio: la quest di
Wander è votata all'autodistruzione, fisica e morale.
Testardo lui
che vuole risuscitare l'amata, testardo il giocatore che vuol finire
il gioco, non c'è verso che desistano. Ma possono deviare
per un
poco, magari scoprendo una stradina del tutto innecessaria che inizia
da qui
(l'albero nero del titolo è inquadrato a 1.6) e finisce in
una caletta che è l'amore mio. È anche
l'unico sbocco verso il
mondo esterno.
(arena di Dirge, uscita ovest.)
Sotto la guida dell'albero nero
Deviazione
Wander riposa fuori dalla grotta di
sabbia.
Wander sogna di aprire le braccia e
planare lungo il canalone d'erba e pietre che si stende ai suoi
piedi. Sogna di cavalcare quel vento fresco che viene da occidente,
che pizzica e lo tenta con promesse mutevoli in una terra fuori dal
tempo.
Wander si alza e segue da lontano le
strade d'aria dei falchi che stridono chiamandolo verso il basso,
sempre verso il basso, lontano da tutte le colonne terribili di luce.
Lo zoccolare di Agro lo culla a ogni svolta in una nenia rocciosa,
fino a perdersi in un'inaspettata sabbia.
Wander ha trovato
il mare.
Pace di terra
In tutta onestà: la luce non puntava
lì.
Wander si osserva le dita dei piedi,
perplesso.
Per vergogna, quelle sprofondano un po'
nella sabbia. La sensazione non è spiacevole.
Wander scalcia via i calzari allentati.
I piedi sprofondano ancora: la terra fresca lo accoglie in
sé.
Le sue orme tracciano una linea
irregolare sulla battigia e lasciano radici di oscurità,
stanchezza,
solitudine, che scendono profonde e nere come il sangue. Tutto
fluisce lontano, lontano da lui, al ritmo dei suoi passi e delle
onde, che presto è uno solo.
Agro nitrisce da lontano.
Svuotato, Wander si volta e gli
sorride.
Pace di mare
Le onde lo accolgono, lo accarezzano.
Rinfrescano. Capelli bagnati sulla fronte. L'acqua salata pulisce la
sua pelle.
Wander ricorda un altro mare, lontano
negli anni e nelle miglia. Si ripete, colpevole, che ricorda tutto:
non la sta abbandonando, solo ricerca un'ultima bracciata,
allontanarsi nel blu per vedere che costa si nasconde dietro il
promontorio e, forse, nuove terre oltre ancora...
Ma una corrente calda lo prende con sé
e lo riporta ruzzolando a riva assieme alle onde, coscienza supplente
quando la sua si è assopita nell'immensità del
confine del mondo.
Wander non capisce la terra. Incrostato
di sabbia, si avvia.
La prima è di 105, ma non credo che
sia mai morto nessuno per questo.
La penultima frase parte dal plausibile
presupposto che Wander si sia reso conto di fare un torto a quella
terra con la sua missione... "ma come, prima mi avversa e ora mi
riporta in carreggiata?"
Il titolo invece si rifà al
Colossalbero che sta sopra l'arena di Dirge, uscita ovest, da cui ha
inizio la fanfiction. Wander non lo vede perché è
tonto, ma è lì.
La spiaggia a nord-ovest, coi suoi ponti e il suo canalone,
è il mio
angolino preferito di Ancient Land e l'albero che ne segna il
principio mi sembra un po' il suo custode.
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