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Ciao a tutti! Eccomi qui con la mia prima SasuNaru!!! Non tanto contenta del
risultato... all'inizio avevo immaginato una cosa diversa ed anke più lunga, ma
alla fine è venuta così. Spero che almeno un po' vi piaccia... nn ho inserito
nessuna lemon perkè volevo ke come prima fanfiction fosse qualcosa di più
semplice (con la lemon il mio cervello doveva lavorare troppo ^_^).
Cmq... leggete... e commentate... tanto per sapere cosa ne pensate di questa
mia prima yaoi ^_^
miyabi
Se insisto senza fermarmi mai,
io ti raggiungerò!
-Fratello Naruto! Sei straordinario!
Davvero fantastica la modalità eremita! Insegnala anche a me!-
-Stai bene attento Konohamaru! Adesso
vedrai il futuro hokage in azione!- Dopo tutto quello che era successo Naruto
non aveva perso il suo sorriso che metteva di buon umore chiunque. Non bisognava
perdere tempo in lacrime inutile. C'era un villaggio da ricostruire. Konoha era
andata distrutta. In un colpo solo Pain aveva spazzato insieme al villaggio
anche la speranza e la serenità di molti dei suoi abitanti. La forza portante
della volpe a nove code aveva sconfitto Pain e salvato quel che rimaneva del
villaggio della foglia e dei suoi abitanti. Tra qualche istante si sarebbe
celebrato l'addio a chi aveva perso la vita in quella battaglia. Tanti valorosi
shinobi di Konoha... ma tra tutti il migliore... Kakashi sensei... Naruto aveva
appena accettato la morte dell'erosennin... Jiraya... ed ora doveva prepararsi
per l'ultimo saluto ad un altro suo grande maestro. Ma non voleva pensarci,
quindi per tirarsi su aveva proposto un piccolo allenamento a Konohamaru prima
della cerimonia. Più che un allenamento era Naruto che si pavoneggiava delle sue
nuove tecniche in modalità eremita davanti al ragazzino. A un tratto il biondino
avvertì la presenza del chakra di una persona che in quel momento non dovrebbe
trovarsi a Konoha, anzi, precisamente erano anni che non si trovava al
villaggio. -Ma questo chakra è... no. Non è possibile.- intanto una ragazza con
i capelli rosa vestita di nero raggiunse i due ragazzi.
-Ragazzi è ora. Dobbiamo andare.-
Naruto lasciò perdere quello che aveva sentito e abbandonò la modalità eremita.
Sia lui che Konohamaru seguirono Sakura. Di sicuro il chakra che aveva sentito
era frutto della sua immaginazione. Non era un periodo facile per Naruto, poteva
capitare che desiderasse così tanto la presenza di Sasuke in momenti come quello
da sentirlo ovunque.
Quando progettò la distruzione di
Konoha, non aveva immaginato che sarebbe andata a finire così. Tutto raso al
suolo, non c'era più niente. Non aveva pensato che al villaggio c'erano anche
persone cui lui aveva voluto bene. Chissà se Pain non fosse arrivato prima di
lui, ce l'avrebbe fatta a distruggere tutto? Era venuto a Konoha per compiere la
sua vendetta, ma era arrivato troppo tardi, ci aveva già pensato Pain. Ora,
nascosto osservava i sopravvissuti piangere sulle tombe dei morti durante la
battaglia. Tra i caduti c'era anche il suo maestro, Kakashi. Fissava i suoi ex-
compagni di squadra, Sakura completamente vestita di nero, piangeva
disperatamente in ginocchio davanti alla tomba del loro maestro, di fianco a lei
c'era Sai che le teneva una mano sulle spalle, dall'altro lato c'era Naruto che
le cingeva le spalle con un braccio piangendo con lei. Concentrò il suo sguardo
su di lui, su Naruto, fino a poco fa era allegro e faceva il cretino con
Konohamaru, Sasuke osservandolo notò quanto fosse stato bravo a mascherare la
propria sofferenza davanti al ragazzo. Avrebbe voluto essere insieme a loro, ma
non poteva, lui aveva tradito il villaggio.
-Vuoi andartene senza salutare?- il
ragazzo si voltò al suono di quella voce.
-Tsk. Te ne sei accorto?-
-Conosco bene il tuo chakra. Sasuke.
Sono anni che t’inseguo, ormai so riconoscerlo tra mille.-
-Mmmm... Naruto. Ti credevo più
stupido. A quanto pare sei cresciuto.-
-Cosa ci fai qui? Tutte le volte che
te l'ho chiesto di tornare tu non mi hai mai dato retta.-
-Non lo immagini? Lui era anche il
mio maestro.-
-Doveva morire qualcuno per farti
tornare.- i due ragazzi si fissavano con sfida e risentimento soprattutto da
parte del biondo.
-Io non sono tornato. Ero di
passaggio. Ora me ne torno dai miei compagni.-
-Ah. Ora hai dei compagni? Allora
eravamo io e Sakura a non andarti bene.-
-Non è così Naruto.-
-Ah davvero?- disse in tono
sarcastico.
-Ora è diverso. Sono cambiato. Ma non
potevo tornare indietro e ho cercato loro. All'inizio li avevo cercati solo per
le loro capacità, perchè mi servivano per compiere la mia vendetta, ma ora che
non ho più un obiettivo, non ho più una casa, mi restano solo loro.-
-Non è vero che ti sono rimasti solo
loro!-
-Naruto...-
-Sei un egoista a parlare così! Io
cosa sono?- Naruto si buttò sul moro abbracciandolo. -Cosa sono io, Sasuke? Ho
perso 3 anni della mia vita a correrti dietro, volevo farti entrare in quella
zucca il significato di amicizia, cosa vuol dire essere compagni... mi dicevo
che se insistevo senza fermarmi mai, ti avrei raggiunto! Ho provato di tutto, ma
non è servito a niente, credevo di farcela... ma tu ora mi vieni a dire che è
bastato incontrare tre idioti per farti cambiare idea, vuoi dire che gli ultimi
3 anni sono stati inutili?- il ragazzo si strinse ancora di più al collo
dell'amico.
-Naruto... io te l'ho sempre detto...
non ti obbligato io a seguirmi. Sei tu che hai deciso così e adesso non ti
lamentare del fatto che non sei riuscito a riportarmi indietro. Ora devo
tornare, è inutile restare, ormai da molto Konoha non è più niente per me.-
-Portami con te... portami via...
anche per me ormai Konoha non è niente...-
-Questo non è vero. Tanta gente qui
ti vuole bene. Non lasciarti andare solo perchè Jiraya e Kakashi non ci sono
più. Ricordati che sarai hokage. Non smettere di inseguire il tuo sogno. Basta
inseguire me. Arrenditi.- con le mani allontanò il biondo da lui. -vedrai che un
giorno le nostre strade si rincontreranno.- appoggio una mano sulla guancia del
biondo accarezzandola con un gesto affettuoso. Sasuke avvicinò lentamente le sue
labbra unendole a quelle di Naruto, un bacio leggero e veloce con solo
l'incontro delle labbra. -Addio dobe...- Il moro si allontanò e sparì, lasciando
l'ex-compagno senza parole.
-Sei sicuro Naruto?-
-Certo. È arrivato il momento che
diventi più responsabile.-
-Bene, vedo che ora abbiamo un nuovo
eremita delle rane...-
-QUINTO HOKAGE! NON PUò LASCIARLO
ANDARE COSì!-
-Calmati Sakura. Questa è una scelta
che deve prendere solo Naruto, è abbastanza grande da decidere da solo.-
Sakura si girò verso Naruto. -Ti
prego. Ripensaci. Qui abbiamo bisogno anche di te. Il villaggio non c'è più, c'è
bisogno di tutti, per ricominciare insieme. Sei tornato da poco al villaggio e
vuoi già ripartire?-
-Sakura, sarà per poco tempo poi
ritornerò. Io non sono fatto per stare fermo. Poi non sarà la mancanza di un
ninja a fare la differenza.- All'improvviso la porta dell'ufficio del quinto
hokage si spalancò, lasciando entrare un'Hinata molto agitata. -Na... Naruto!-
Il ragazzo si girò a guardarla. La ragazza sembrava sull'orlo di un pianto
isterico.
-Hinata... senti... adesso non è il
momento. Ne possiamo parlare dopo?-
-Ma...-
-Ok. Aspetta un attimo.- Poi si
rivolse a tutti i presenti, Tsunade, Sakura, Shizune e il maestro Iruka.
-Statemi tutti a sentire. So che siete preoccupati per me, ma io sto bene. Ho
deciso di seguire la strada del mio maestro, Jiraya, perchè è giusto che sia
così. Ho pensato di prendermi dietro anche un allievo da potergli insegnare
tutto ciò che Jiraya mi ha insegnato. Ho già parlato con il maestro Ibiki ed è
d'accordo con me. Ahahah! Pensate. Io maestro di qualcuno! Comunque, questa è la
mia decisione e non cambio idea. Io e Konohamaru partiremo domani mattina.
Adesso scusatemi, ma devo andare, ho delle cose da sistemare prima della mia
partenza. Vieni Hinata. Andiamo.- E così dicendo si trascinò dietro la ragazza.
I due ragazzi si sedettero sotto un
albero in un posto isolato. Era da un po' di giorni che Naruto doveva chiarire
alcune cose con la ragazza e ora non poteva più rimandare.
-Così te ne vai di nuovo?-
-Sì. Senti Hinata, io non voglio che
tu sia triste per me. Lo so che tu vuoi una risposta per quello che mi hai detto
durante lo scontro con Pain, ma io per ora una risposta non ce l'ho. Io non ti
voglio prendere in giro. Sei una ragazza bellissima e simpatica, mi trovo bene
in tua compagnia. Sono felice di sapere che tu mi ami, ma sono confuso su quello
che provo io.-
-Ti capisco. Non ti preoccupare
Naru-chan, io posso anche aspettare.- gli rivolse un sorriso. Guardandola,
Naruto pensò a quanto fosse fortunato ad aver trovato una ragazza così carina e
comprensiva. Il ragazzo gli si avvicinò dandole un bacio leggero sulle labbra.
-Grazie per essere stata comprensiva.- si alzò e si allontanò.
-Forza Konohamaru! Si parte!- maestro
e allievo si trovavano alle porte di Konoha pronti per il loro viaggio. A
salutarli c'erano l'hokage, Shizune, il maestro Iruka, il maestro Ibiki e i
compagni di squadra di Konohamaru.
-Sì fratello Naruto!- il più giovane
si vide arrivare un pugno in testa dal biondino. -AHI!!! Ma perchè? Che cosa ho
fatto?-
-Te l'ho già detto. Da oggi io sono
il tuo sensei, quindi mi devi chiamare maestro. Ok?-
-Sì... sì... ho capito...-
-NARUTOOOOO!!!- Sakura chiamandolo
gli correva incontro, fermandosi davanti a lui con il fiatone. -Me...
meno...ahf... male... che sono arrivata in tempo...-
-Meno male... se no non ti avrei mai
perdonata per non essere venuta a salutarmi. Ahahahah!-
-Quindi... hai proprio deciso?-
-Sakura... ti prego...-
-Sì... lo so... solo che...- si
sporse verso Naruto buttandogli poi le braccia al collo abbracciandolo forte con
affetto, quasi a strangolarlo. -Ti prego... però... cerca di tornare presto e...
soprattutto tutto intero. Non potrei mai sopportare di perdere un altro compagno
di squadra. Sasuke se né andato, Kakashi è morto e... ti prego... non lasciarmi
anche tu... torna.- Naruto non rispose, non c'era bisogno poiché tutte e due
avevano sofferto per le perdite dei due compagni, sapeva benissimo cosa provava
la ragazza, solo lui poteva capirla, erano rimasti solo loro due e dovevano
sostenersi a vicenda, quindi l'unica cosa che fece fu ricambiare l'abbraccio
dell'amica/compagna. Rimasero così stretti l'uno all'altro per un po', poi
Naruto si stacco dalla ragazza notando il suo viso pieno di lacrime. -Beh...
basta con questi saluti tristi... ahah... sapete benissimo che me la sono sempre
cavata, quindi non preoccupatevi. Forza Konohamaru!- un ultimo sguardo a Konoha
e ai loro amici e i due voltando le spalle a tutto si allontanarono insieme
verso una nuova avventura.
-Avevo sentito della tua improvvisa
partenza, ma non avrei mai immaginato che saresti passato di qua. Non credi che
sia ora di smettere di partire ogni volta all'inseguimento di Sasuke? A me
questo sembra un comportamento infantile. Sembri quasi innamorato da quanto ne
sei ossessionato.- Naruto arrossì imbarazzato.
-GAARA! Io non sono innamorato! Non
sono partito per correre dietro a Sasuke! E poi lui ormai non tornerà mai più,
me l’ha confermato al funerale di Kakashi...- Naruto raccontò all'amico l'ultimo
suo incontro con Sasuke.
-Secondo me tu nutri ancora qualche
speranza, è per questo che sei partito. Non ti arrenderai mai vero?... ormai sei
grande... dovresti prenderti le tue responsabilità. Certe volte non ti
capisco...-
-Beh... a dire la verità a volte
neanche io capisco te. Mi è giunta voce del tuo imminente matrimonio... ma forse
sono solo delle voci...-
-No. Hai sentito bene.- Il biondo era
sbalordito dalla notizia.
-Ma... ma... perchè? E con chi?-
-Con una delle mie allieve. Una
ragazza molto carina, l'hai anche conosciuta, voi della foglia siete venuti in
mio aiuto quando era stata rapita. Ora sono passati anni, io non ero ancora
kazekage, forse non te ne ricordi. Ci ho pensato, ormai è giunto il momento
poiché lei ha già raggiunto la maggiore età.-
-Sì... ma... ancora non riesco a
capire. Gaara, a te non piacciono le ragazze! Quindi, perchè?-
-Come ti dicevo prima, è questione di
responsabilità. Io sono il capo del mio villaggio. Quando ricopri cariche così
importanti non ti puoi permettere di fare quello che ti pare. Da quel che mi hai
detto prima, secondo me, Sasuke ha fatto lo stesso ragionamento.-
-Cosa vuoi dire?-
-Diciamo che è stato più maturo di te
e ha preso la decisione che tu non eri in grado di prendere. Naruto...
ascoltami... il tuo sogno non è sempre stato quello di diventare Hokage? Pensaci
bene... se un giorno tu sarai Hokage, ti troverai nella mia stessa situazione,
quella di dover rinunciare all'amore per i propri doveri, e in quel momento ne
soffrirai molto più di adesso, credimi. Sasuke vuole ritornare, ma credo che non
voglia essere un peso per te. Ha capito che tra te e il tuo sogno l'unico
ostacolo è lui, quindi ha preferito rifarsi una nuova vita lontano da te.-
-Non è vero! Lui non è un ostacolo!-
-Naruto, ragiona. Hai passato 3 anni
a corrergli dietro, ad allenarti solo per lui, tutto ciò che hai fatto era per
Sasuke. Lui ha solo voluto mettere fino a tutto questo. Ha capito che non
avresti mai preso la decisione di smettere di cercarlo, invece lui vuole vederti
realizzare il tuo sogno, credo che non sopportasse l'idea che per colpa sua la
persona che ama stava rinunciando a tutto.-
-Quindi secondo te, tu devi sposare
una persona che non ami solo perchè sei il Kazekage ed io dovrei fare lo stesso?
E ragionare con la testa e non il cuore?-
-Sì, esatto. Così va il mondo Naruto,
è così che funziona se vuoi diventare il capo del villaggio della foglia e mi sa
che Sasuke ci è arrivato prima di te.-
-Non ti devi preoccupare... come ti
ho già detto, all'inizio di questa discussione, io non sono andato di nuovo via
da Konoha per inseguire Sasuke. Ho deciso di prendermi un allievo per
insegnargli tutto ciò che Jiraya ha insegnato a me, in modo che un giorno potrà
prendere il mio posto, come io ho fatto con il mio maestro. Konohamaru è
perfetto e sono molto legato a lui.- Anche se aveva detto così, dentro di sé il
biondo si ripeteva una sola cosa "Se insisto senza fermarmi mai, io ti
raggiungerò!"
Dopo la visita al villaggio della
sabbia, maestro e allievo partirono finalmente per l'addestramento.
I giorni passarono spostandosi di
villaggio in villaggio. Naruto era molto contento di aver scelto Konohamaru come
allievo, il ragazzo apprendeva in fretta i suoi insegnamenti e aveva molta forza
di volontà, gli ricordava lui alla sua età.
Mentre era assorto nei suoi pensieri,
qualcosa nell'aria cambiò.
-Maestro Naruto! Ha sentito?-
-Sì...- serio volgeva il suo sguardo
all'orizzonte. -Sono in quattro. Vengono nella nostra direzione. Stai all'erta.-
-Sì.- Sentiva che quei chakra
dovevano appartenere a dei ninja molto potenti. Forse era l'Alba! Si diceva in
giro che dopo la sconfitta di Pain il controllo dell'organizzazione l'avesse
Madara Uchiha... gli Uchiha... sempre loro a creare casini.
-Ma guarda un po'! Ninja di
Konoha...- Naruto si volse verso il proprietario di quella voce. Davanti a loro
c'erano tre figure con lunghi mantelli neri con disegnate delle nuvole rosse.
Aveva visto giusto, erano dell'Alba. C'era un ragazzo con i capelli azzurri e
una spada enorme in mano, aveva come la sensazione di averla già vista
quell'arma. Poi ai suoi lati c'erano un ragazzo con i capelli corti e arancioni,
e una ragazza con i capelli rossi e portava un paio di occhiali. Naruto non li
aveva mai visti, ma era sicurissimo che facessero parte dell'Alba. Strano che
fossero in tre, lui ne aveva avvertiti quattro... e poi di solito quelli
dell'Alba non si spostavano sempre in coppia?
-Uffa, che noia!- il ragazzo dai
capelli azzurri parlò. -Che divertimento c'è, se la nostra missione ci viene tra
le braccia senza alcuno sforzo da parte nostra?- Poi si rivolse dietro di loro
come se ci fosse un'altra persona. -Non è così capo?- Naruto sussultò, allora
aveva ragione! C'era una quarta persona!
-Già... lo trovo alquanto noioso... e
seccante...- Quella voce! No! Non era possibile che fosse lui!
Da dietro gli alberi comparve
un'altra figura che Naruto conosceva benissimo. -Sei sempre tra i piedi Uzumaki!
Per fortuna stavolta mi servi
davvero. Te l'avevo detto che per il tuo bene era meglio starmi lontano.-
-Sasuke... ma...-
-Ti presento il mio team. Quello con
i capelli azzurri e la faccia da idiota è Suigetsu Hozuki, l'altro invece è
Juugo, la ragazza invece si chiama Karin. Insieme siamo il team Taka.-
Il biondo era scioccato. -Cosa
significa questo? Da quando stai con quelli dell'Alba? Perchè?-
-Dopo la morte di Itachi, ho scoperto
quale fosse la verità, di quanto male il villaggio ha fatto a me e alla mia
famiglia. Così ho deciso di allearmi con Madara per compiere la mia vendetta.-
-Un'altra vendetta...- Mormorò Naruto
con tono triste.
-Sì... solo che Pain è arrivato prima
di me. Non ha senso distruggere un villaggio che è già stato raso al suolo. E
ora lavoriamo per l'Alba e per puro caso la nostra missione è la tua cattura.-
-Cosa?!-
-Preparati a combattere Naruto!-
Naruto si rivolse verso Konohamaru.
-Scappa! Vai via! Loro vogliono solo me!-
-Ma maestro... io voglio aiutarla!-
-Stupido! Non hai capito che con le
tue capacità, contro di loro puoi solo morire!-
-Naruto... io...-
-TI HO DETTO DI ANDARE!!! Un buon
allievo obbedisce sempre al suo maestro. Vai! Torna a Konoha e avvisa l'Hokage
della mia cattura. VAI!- Il maestro guardò con sguardo dolce il viso del suo
allievo solcato dalle lacrime. -Addio... Konohamaru.- Gli disse sorridendo. Il
ragazzino piangendo diede un ultimo sguardo al suo maestro poi voltò le spalle e
se andò. Suigetsu tentò di inseguirlo, ma fu bloccato da Sasuke. -Lascialo
andare. Non è lui il nostro obiettivo.-
-Sì. Hai ragione.-
-Bene, ragazzi. Ora vi chiedo una
cosa. La forza portante lasciatela a me.-
-Sasuke! Non puoi fare tutto da
solo!-
-Sta zitta Karin! Voi non potete
capire... Naruto riguarda solo e soltanto me! Nessuno si deve impicciare! Quindi
andatevene! Lasciateci soli a risolvere questa questione.-
-Beh... Sasuke tu sei il capo...
quindi non abbiamo scelta. Mi dispiace solo che ti diverta solo tu. Avevo detto
che sarebbe stata una noia.-
-Grazie Suigetsu. Ora andate. Ci
ritroviamo al covo.- I tre se ne andarono lasciando Sasuke e Naruto ad
affrontarsi.
Si fissarono per un lungo momento in
silenzio, finché il biondino non parlò. -Così noi due ci ritroviamo sempre con
te che mi vuoi uccidere... ahahah! Sai che novità!-
-Ti sbagli Naruto. Stavolta non
voglio ucciderti. Voglio solo catturarti.-
-BUGIARDO! Allora è in questo modo
che finisce tutto? Avrei preferito morire trafitto dalla tua katana che in
questo modo così crudele!-
-Non so di cosa tu stia parlando.-
-Ah... davvero? Non dirmi che non sai
cosa ci vuol fare l'Alba con le forze portanti? Non dirmi che non sai cosa
succede quando una forza portante viene estratta dal corpo che la conteneva?-
-No. A me tutto ciò non interessa. Io
eseguo solo la missione.- Quando faceva lo straffotente non lo sopportava.
Odiava la sua indifferenza a tutto!
-Per tutti questi anni ti sono corso
dietro senza arrendermi solo perchè credevo che in fondo t’importasse qualcosa
della nostra amicizia, ma la vendetta ti ha ossessionato, e ora sei cambiato...
ti sei alleato con degli assassini! Non te ne fregherebbe niente neppure se ti
dicessi che quando ci viene tolto il mostro che è dentro di noi, moriamo?
Soffriamo tantissimo, è come se ci fosse strappata l'anima.- Naruto cominciò a
piangere. -Allora... è questo che vuoi Sasuke? Perchè vuoi farmi questo?- Sasuke
spalancò gli occhi. No, lui non sapeva niente di tutto ciò. Lui non ha mai
voluto veramente uccidere Naruto, anche se l’ha detto più di una volta, non ne
avuto mai il coraggio di arrivare fino in fondo. Si avvicinò al biondo e lo
abbracciò. Naruto rimase sorpreso.
-Basta. Non piangere. Ti giuro che
non lo sapevo. Credevo che una volta estratto il kyuubi tu saresti stato
finalmente libero. Io non voglio ucciderti. Non potrei mai farlo. Ti lascio
andare, torna a Konoha, rimani al sicuro. L'organizzazione ha raccolto tutte le
forze portanti. Manca solo il tuo kyuubi, tutta l'Alba ti sta cercando. Tu cerca
di tenerti il più lontano possibile da loro. Io tenterò di proteggerti
dall'interno dell'organizzazione.- Naruto si scostò leggermente.
-No! Non puoi farlo! È troppo
pericoloso. Io so cavarmela da solo.- Si strinse a lui in cerca di un po' di
calore e conforto. Stava bene tra quelle braccia. Loro due erano ormai un'unica
cosa, così diversi, ma anche molto simili. Con un infanzia difficile passata
nella solitudine e nella disperazione. Sasuke era il suo nemico, il suo rivale,
il suo compagno, il suo migliore amico, il suo fratello ed anche molto di più.
Non l'avrebbe mai lasciato a rischiare per lui. Naruto alzò lo sguardo verso
quello del compagno, si allungò verso di lui fino a incontrare le sue labbra.
Sasuke accolse con piacere il bacio del biondino.
-Ti prego Sasuke... non capisci che
così ti ritroverai nella stessa situazione di Itachi?-
-Lo so. E ora riesco a comprendere il
perchè l’ha fatto... ha sacrificato tutta la sua vita per proteggere chi amava.
Ora lo capisco perchè anch'io ho qualcuno da proteggere.- strinse ancora di più
a se Naruto.
-E se ti scoprono? Cosa ti succederà?
Basta con tutto questo... torna con me al villaggio e ricomincia tutto da
capo... con me...-
Sasuke si scostò un po' da lui per
guardarlo negli occhi, gli appoggiò le mani sulle spalle. -Ma non capisci
Naruto! Non si può ricominciare! Non possiamo tornare indietro!-
-PERCHé!-
-Come fai a non capire? Ormai sono un
ninja traditore... ho tradito il mio villaggio e ora collaboro con l'Alba. Come
credi che mi accoglieranno quelli di Konoha? E poi... se tornassi, non potrei
mai ricominciare con te... almeno no nel modo che pensi tu.-
-Non...-
-Pensaci. Il tuo obiettivo è di
diventare Hokage... ma credi che la gente accetterebbe che il proprio capo
villaggio stia insieme con un uomo, con uno che ha tradito la propria gente e
che è addirittura un Uchiha? La gente di Konoha non vede l'ora di non sentiranno
più parlare degli Uchiha.-
-Parli proprio come Gaara...-
-Naru...- il biondo piangeva con lo
sguardo a terra.
-FAI COME VUOI!- Lo scostò
bruscamente e si allontanò velocemente tra i rami degli alberi in lacrime con il
cuore in pezzi.
Sasuke osservò tristemente, l'unica
persona importante per lui, allontanarsi per sempre dalla sua vita. Non avrebbe
più rivisto Naruto, ma avrebbe continuato a vegliare su di lui e a proteggerlo
da tutti, proprio come suo fratello Itachi aveva fatto con lui in tutti questi
anni.
Naruto continuava a pensarla
diversamente. Certo... ora sarebbe ritornato al villaggio, ma non avrebbe mai
smesso di cercare Sasuke. Lui ha sempre agito d'istinto e ora il suo istinto gli
diceva che non aveva ancora perso, poteva ancora farcela. Saltava veloce da un
ramo all'altro, diretto verso Konoha, con solo un pensiero in testa e nel cuore:
"Sasuke! Se insisto senza fermarmi mai io ti raggiungerò!"
The
End
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