terra

di fame
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È solo una parentesi:
passano millenni
ed d'altri anni milioni,
e niente.
Poi come presi dall'albero,
scopriamo di essere
e nello stesso
instate consumarci veloce,
come la fiamma su un cero.
All'inizio illudendoci immortali,
sapendo che è solo un soffio;
e poi piangiamo,
ma di questo è come se
se nulla fosse;
come se continuassimo
a ferirci, ma poi niente è peggio
dell'ultimo sorriso,
dell'ultimo sguardo.
Ed allora si intravede un limite:
poi, alla fine, si torna indietro solo
di qualche secondo,
tra la realta e il sogno.
Su questa terra,
di quel che ero,
e più non sono.





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