taisen
Il sentiero dei Tatsumi
Quella lunga notte era finalmente giunta al termine, nel modo
che i gemelli temevano.
Il minore ostentava il sorriso, perciò
il maggiore non avrebbe saputo decifrarne i pensieri e un brivido
freddo gli risalì lungo la schiena.
-Sei pronto, fratellone?-
-Vedi di non distrarti, cretino.- lo ammonì mettendosi in
posizione e così fece l'altro.
-Guerriero del Drago,
colui che uccide per futili motivi, Tsumita Nagayuki.-
-Guerriero del
Serpente, colui
che uccide per futili motivi, Tsumita Takeyasu.-
Scandite le rispettive formule, i guerrieri diedero inizio all'ultima
battaglia della dodicesima edizione del Juuni Taisen.
Si dice che l'attacco sia la miglior difesa.
Fu il Serpente a sferrare il primo colpo. Scattò rapido e
letale
come il suo nome suggeriva e colpì il Drago alla gola con un
potente pugno. Quello si piegò in due imprecando mentalmente
e tentò la fuga aerea per recuperare il vantaggio perso.
-Come se te lo lasciassi fare, fratellone!-
Il Serpente gli puntò contro la bocca da fuoco del suo
lanciafiamme, Hitokage, e sparò. La fiammata
sferzò
l'aria a pochi centimetri dal volto del Drago che arretrò a
mezz'aria.
-Razza d'idiota!- borbottò afferrando la canna del
nebulizzatore, la fida Yuki Onna, ma non sparò.
Il Serpente era sparito.
Istanti.
Così rapidi che non poté reagire.
Sentì qualcosa di sottile e appuntito penetrargli la carne e
cadde a terra.
-Mi spiace, fratellone.- disse il Serpente.
In mano reggeva una
siringa ancora gocciolante di qualcosa.
-Pensavi che avrei usato
Hitokage contro di te, ma ti sbagliavi di grosso.-
Il Drago imprecò, tradito dal suo stesso fratello.
Ma forse era meglio così, no? Gli risparmiava una gran
pena...
La lealtà e le regole non facevano per loro, i fratelli
Tatsumi...
Il Serpente tacque attendendo la fine di tutto, poi, quando il Drago
smise di muoversi, si guardò intorno, prendendo tempo prima
del passo seguente.
"E ora la Gemma... "
*
-Complimenti per la tua vittoria!- esclamò cerimonioso
Duodecuple -Everybody, clap your hands!-
-Yeeeeeh!- Takeyasu batté le mani, ma il suo era un finto
divertimento. O almeno così parve al giudice.
-Immagino sia stato difficile uccidere il proprio fratello.-
-Certo che sì, anche se eravamo preparati a questo momento.-
"Anche se... " pensò il Serpente "il fratellone era davvero
sconvolto in quel momento... "
-Però... c'è qualcosa che non mi torna...
perché hai usato una siringa per ucciderlo?-
-E me lo chiedi? Entrambi ci conoscevamo a menadito, ho dovuto
attaccare in modo diverso dal solito. Lui si aspettava fuoco e fiamme e
io... ZAC, fregato!-
Il Serpente rise, isterico.
-Ma ora passiamo a cose più concrete.- continuò
gemello minore mimando il gesto dei quattrini sonanti.
-Così rapidamente?-
-Sono parecchio stanco.-
-Non vuoi del tempo per pensarci su? Dopotutto tu e tuo fratello
eravate molto legati.-
Takeyasu s'incupì.
-Siamo stati cresciuti il Juuni Taisen, perciò in
realtà
siamo sempre stati emotivamente staccati, anche tra di noi.-
Questo era vero solo in parte.
I duri insegnamenti della famiglia non erano riusciti a scalfire
il loro legame. Da un lato farlo avrebbe penalizzato il tandem
Drago-Serpente, da tempo immemore vanto delle due Casate. Un
legame che
sarebbe però stato troppo rischioso al tempo stesso, come
cronache dei vecchi
tornei avevano dimostrato. In un caso due fratelli avevano
preferito il suicidio, in un altro la morte di uno aveva
portato l'altro alla pazzia. Crescere in tal modo quei due
gemelli, che già avevano un affiatamento così
forte, era un rischio che la famiglia si
era presa dopo anni e anni di sconfitte. Una nascita gemellare era
stata vista come un segno divino.
A differenza del fratello maggiore, Takeyasu aveva sempre pensato che
fosse troppo bello poter competere insieme.
Troppo facile.
Lui lo aveva sempre sospettato.
-E poi mio fratello aveva un carattere un po' fastidioso. Non aveva
proprio fiducia in me. Lui era l'eroe, il paladino dei fratelli minori,
mentre io ero quello inaffidabile che mandava tutto a puttane. Sempre.
Dopo anni di questa storia ho deciso di recidere il cordone
ombelicale. Mi sembra di aver dimostrato di valere molto di
più
da solo, no?-
-In effetti, te la sei cavata egregiamente contro il Cavallo.-
-Vero? Mio fratello non la pensa... pensava così.-
Nonostante quel discorso sul distacco emotivo, il Serpente
sembrava comunque molto provato dall'omicidio del Drago suo fratello.
-Sicuro di non voler riposare?- domandò con tatto Duodecuple.
-Sicuro. Desidero avere un mare di soldi! Tanti da non poterli contare!-
Duodecuple annuì e chiuse gli occhi, schioccando le dita.
Nulla sembrò accadere.
-Embé?- protestò Takeyasu -E i miei soldi?-
-Sono nel tuo appartamento, altrimenti come li avresti portati via da
qui?-
-Ottima osservazione... -
-Dubito comunque che ora tu possa usufruire della tua abitazione... -
Al Serpente brillarono gli occhi.
-Finito? Posso andarmene? Non vedo l'ora di tuffarmici!-
-Solo un'altra domanda.- disse Duodecuple.
-Quando avete affrontato il Coniglio, i vostri sentimenti fraterni
parevano sinceri.-
-E' complicato. Lui è... era mio fratello. Il corpo ha agito
d'impulso, che vuoi che ti dica?-
-Che cosa complicata, l'amore fraterno... - il giudice
soppesò la cosa -Va bene, puoi andare.-
Takeyasu si mise le bombole del lanciafiamme in spalla... o quello che
ne restava (per gentile concessione della Tigre) e fece per uscire
dalla stanza, ma si fermò sulla porta.
-Posso vedere mio fratello?- domandò esitando.
*
L'obitorio era asettico, ma proprio questo accentuava la
sensazione di morte che provocava. I corpi dei guerrieri caduti, o
ciò che restava di loro, giacevano riposti ordinatamente nei
cubicoli. Undici soldatini rimessi nelle loro confezioni di plastica
nera dopo l'uso. L'unico cubicolo vuoto recava il kanji
“Serpente”. Takeyasu represse un brivido e scorse
le
mani sugli sportelli, cercando il Drago e ripercorrendo mentalmente il
Taisen.
Il Cinghiale, uccisa dal Coniglio.
Per due ore gli spari avevano disturbato la notte, poi il silenzio
secco.
Il Coniglio l'aveva ingannata con un piccione zombie per poi lanciarle
uno dei suoi coltelli in fronte.
Il Cane si era alleato col Gallo.
Purtroppo per lui, però,
questa l'aveva tradito.
La sua faccia... beh, non esisteva più.
Il Gallo si era poi alleata a sua volta con Topo e Scimmia e allora era
accaduto qualcosa di divertente.
Attaccati dal Bufalo, la guerriera si
era frapposta fra la spada di quello e il corpo della Scimmia.
La Tigre aveva ucciso rapidamente il vecchio della Capra, per poi
cercare di raggiungere il Bue.
La Capra non aveva neppure sofferto, il primo colpo aveva perforato la
sua carotide, anche se fu più un caso che benevolenza.
Il Cavallo, dopo aver affrontato il Bue si era nascosto in una
banca.
Spronato dalle parole del Topo e della Scimmia si era alleato con loro.
A quel punto i team si erano incontrati. Da una parte il Team Scimmia,
dall'altro il Team Coniglio e dall'altra il Team Tatsumi.
Dopo un duro scontro, il Cavallo era caduto per mano del Serpente.
Il corpo del Cinghiale era poi stato fato a pezzi dal Drago, mentre la
Scimmia e il suo ingenuo, ma pericoloso, pacifismo erano stati
distrutti
dal Coniglio.
Dopo quella battle royale gli equilibri della Guerra si erano
rimescolati e i contendenti si erano ritirati e nascosti per
riorganizzarsi.
Lui e suo fratello erano riusciti ad osservare le battaglie da un punto
nascosto e fuori portata, così come avevano fatto per tutta
la prima fase.
Il Topo si era visto costretto ad allearsi col Coniglio, ma ad un certo
punto i due dovevano avere legato, perché quando i due si
erano
ritrovati a combattere il Bue, il Coniglio aveva cercato di proteggere
invano il suo alleato.
O meglio, il suo corpo, poiché il giovane guerriero era
morto all'istante con una stoccata alla fronte.
A quel punto, la mente già segnata del Necromantico
finì
annientata per la perdita di quello che considerava il suo unico amico.
Vivo, almeno.
Nessuno lo sapeva, ma quelle che pianse furono le sue prime vere
lacrime.
Quando ritrovò il Bue, quello era impegnato in un duello
contro la Tigre, ma a lui non importava. Riuscì ad uccidere
la prima e usando il cadavere della Scimmia per immobilizzarlo,
torturò il Bue.
A quel punto, i Tatsumi erano tornati in scena per chiudere i giochi.
Usando una delle bombe del vecchio della Capra. Purtroppo, il Coniglio
era sfuggito all'esplosione, ma il Bue era riuscito a trattenere il
cadavere della Scimmia che finì disintegrato.
Probabilmente aveva visto la sua morte come una sorta di eroismo per la
liberazione del mondo dai cadaveri del Necromantico...
Abbattere il Coniglio fu la più dura battaglia delle loro
vite.
E dire che avevano sempre temuto il Bue...
Se quel pazzo malato avesse avuto altri amici zombie con sé,
probabilmente avrebbe vinto. La sua imprevedibilità aveva
messo i due
fratelli calcolatori in profonda crisi e solo con un rischioso gioco di
squadra erano riusciti ad ucciderlo.
Il Serpente lo aveva afferrato alle spalle e gli aveva aperto la bocca
con forza, mentre il Drago gli ficcava la sua Yuki Onna in
gola.
Quello che il Drago non disse fu che nebulizzare in altro modo il
Coniglio avrebbe ucciso anche il Serpente, ma quest'ultimo poteva
intuire quel pensiero, perché suo fratello aveva sempre
quella
fissa dell'eroe salva fratelli leggermente irritante.
Certo era stata una mossa assolutamente fantastica, che metteva in
risalto il loro solido legame.
Eppure...
"Se ne avessi approfittato, non saremmo qui a questo punto, sei proprio
idiota... "
Takeyasu aprì il cubicolo.
Il corpo del Drago giaceva in un sacco nero, lo aprì
lentamente.
Dopo averlo ucciso gli
aveva aperto lo stomaco per recuperare la Gemma, poi aveva ricucito e
cauterizzato le ferite minori. Quando Duodecuple gliene aveva chiesto
il motivo, lui aveva risposto che non sopportava quella vista. E almeno
per il corpo di suo fratello poteva nutrire una sorta di rispetto, no?
Era così pallido.
Gli prese il volto fra le mani, posando la fronte sulla sua.
-Torniamo a casa, Nagachan.-
*
"Forse avrei dovuto chiedere anche una mega cassaforte... "
Questo fu il primo pensiero di Takeyasu Tsumita sulla porta
dell'appartamento che condivideva col suo gemello. Da sotto l'uscio
fuoriuscivano numerose banconote. E tutte
di grosso taglio! Il Serpente teneva fra le braccia il corpo esanime
del Drago, perciò dovette
giostrarsi un po' per inserire la chiave nella toppa e aprire. Come lo
fece, fu travolto da una valanga di carta.
-Ahahaha!- scoppiò a ridere riemergendo a fatica -Non
pensavo mi avrebbero preso così alla lettera!-
Cercò di rimettersi in piedi e di riprendere possesso della
casa, poi, si chinò e scavò fra le banconote per
cercare il Drago. Era sempre
lì, non si era mosso.
Pallido, con gli occhi chiusi...
-Forza, forza, fratellone.- disse più fra sé e
sé prendendolo in braccio e facendosi strada.
-O forse avrei dovuto chiedere delle valigie... -
O una mappa per ritrovare il divano...
-Eccolo!- esclamò ridacchiando.
Riuscì a liberarlo arrangiandosi col piede e vi
adagiò sopra il Drago. Restò a
contemplarlo per molti secondi, con le mani sui fianchi e un sorrisino
soddisfatto, che poi mutò in sospiro. Aveva vinto il Juuni
Taisen. Ciò per cui erano stati cresciuti
era stato portato a termine, l'obbligo con le Famiglie del Drago e del
Serpente era stato finalmente espletato.
Espletare...
Una parola che associava così tanto all'andare di corpo che
trovò calzante ed esilarante.
-Noi parteciperemo.-
aveva detto Nagayuki il giorno prima della
battaglia al capofamiglia del Drago -Ma dopo questa, abbiamo chiuso.
Nella prossima Guerra, nessuno dei due parteciperà.-
-Già, in un
modo o nell'altro... -
Prima che l'Anziano
Maestro potesse parlare, il Drago aveva continuato.
-Oh così, o
ci taglieremo le gole qui e subito.-
Si erano presi per mano
e avevano portato l'uno sotto la gola dell'altro due coltelli.
-Allora, super capo anziano?- aveva continuato lui.
Il Maestro del Serpente
fu per intervenire, ma lui la prevenne.
-Avrai la testa di un
drago.-
-Avrai la testa di un
serpente.- aveva replicato il fratello, poi
avevano continuato in sincrono: -Ma non avrai la testa di un drago e il
corpo di un serpente.-
La recitarono come due
bravi bambini recitano il loro compitino.
Era un insegnamento che
avevano ricevuto fin dalla culla.
-Noi abbiamo il coraggio
di farlo.-
Le lame affilate
incisero le loro pelli, costringendo i gran maestri delle famiglie a
capitolare.
Come previsto.
-Forse avremmo dovuto farlo davvero... -
Nagayuki lo aveva
sospirato mentre se ne stava appoggiato al muro, con
la porta finestra aperta sulla terrazza. Credeva di essere solo e
Takeyasu era rimasto in silenzio. Restarono separato per pochi minuti,
immersi nei loro pensieri, poi dormirono insieme, quell'ultima notte
prima della battaglia.
Un sospiro.
Mosse il corpo del Guerriero del Drago col piede.
-Ehi, ehi, fratellone, mi senti?-
-Leva quel piede puzzolente, cretino.-
Takeyasu obbedì sorridendo sollevato e si mise a sedere sul
divano accanto a lui, sollevandogli le gambe per mettersi comodo.
-Ehi, ehi!- protestò il maggiore, ancora lento e scoordinato
nei movimenti.
-Ben svegliato, Nagachan!-
-Ben svegliato un cazzo!- esclamò irritato -Non era quello
il piano.-
Takeyasu si grattò l'orecchio col mignolo.
-Il piano era prevedibile e noioso.-
-Ti giuro che appena riesco a muovermi ti fracasso la testa con la
tavola del cesso!-
-Wah, wah, che fantasia appena sveglio.- Takeyasu continuò a
ridere -Forse dovevo darti più veleno.-
-Non farmi rispondere.-
Il Serpente scivolò di lato, finendo sdraiato accanto al
Drago.
-Per un attimo pensavo di averti ucciso davvero, fratellone.-
Il maggiore distolse lo sguardo, imbarazzato, poi tornò a
guardarlo e, anche se con fatica perché i muscoli
rispondevano
ancora poco, gli scompigliò i capelli.
-Figuriamoci. Non morirei neppure se mi facessero a pezzi.-
replicò. Non
seppe perché usò quell'espressione boriosa, ma
gli suonò
male. Fu come un senso di deja vù e non era stato l'unico
durante quella Guerra.
-Ora siamo ricchi da far schifo.- continuò il minore
-Dobbiamo spendere tutta questa roba... -
-Hai qualche idea?-
-Potremmo fare: o qualcosa su larga scala oppure tante piccole
beneficenze... -
-Meglio la prima... poi mi annoierei a non fare niente di male... -
-Hai ragione, finiremmo per fare del bene davvero... -
Silenzio.
-Fratellino, secondo te se ne sarà accorto?-
-Uhn? Chi? Duodecuple? Non credo... ho risposto come da
programma.-
-Sarà... ma non sono tranquillo.-
-Tu pensi sempre troppo fratellone.-
-E tu sei troppo impulsivo!-
Ecco che riattaccava con la predica.
Il Serpente mise il broncio.
-Beh, scusa tanto, ma per una volta volevo essere io ad avere in mano
le redini. Mi sono sempre fidato di te, ma tu?-
Il Drago restò interdetto.
-Non è... il maggiore ha la responsabilità del
minore.-
-Ah, sì, forse è il tuo modo di vederla... siamo
gemelli.
Sono il minore solo perché sono nato dopo, altrimenti siamo
sullo stesso livello.-
Il maggiore tacque. Non avevano mai affrontato quella questione.Uno
scontro di opinioni sarebbe stato meno pesante di quella discussione
pacata sulla fiducia.
-Alla fine è andato tutto bene... - sospirò con
un
sorriso. -D'ora in poi le cose si faranno diverse, eh? Però
ti
chiamo fratellino lo stesso.-
Il Serpente rise.
-Ok, questo mi va bene, fratellone.-
Di nuovo silenzio.
Il maggiore non riusciva a stare tranquillo riguardo al Juuni Taisen.
Improvvisamente, sentì la paura coglierlo perché
c'erano
in gioco forze sconosciute. Insomma, quanto poteva essere forte e
pericoloso qualcuno capace di esaudire qualsiasi desiderio, far sparire
un'intera cittadina, costringere ben dodici clan guerrieri a combattere
fra loro?
Eppure, sentiva di aver agito col gemello
nell'unico modo possibile per loro.
Quando avevano ricevuto le lettere, avevano intuito cosa fare.
Era una cosa da gemelli, c'erano quegli attimi in cui bastava loro
un'occhiata per capirsi e così era stato.
Nagayuki aveva, però, portato il fardello di quel piano per
tutta la battaglia. Sarebbe riuscito ad uccidere suo fratello anche se
per finta? Tanto per cominciare non aveva mai avuto particolari
desideri per cui
mettere la vita in gioco. Ecco, rifiutare, quello avrebbe messo in
pericolo le loro vite, ma c'era qualcos'altro, il gusto della sfida,
della vendetta...
Si erano sentiti truffati dalle loro famiglie.
Erano stati cresciuti
per uccidersi a vicenda e il pensiero di poter comunque affrontare la
battaglia spalla a spalla con Takeyasu lo aveva in qualche modo
rincuorato. Ma mentre lui era rimasto sconvolto, l'altro pareva non
essere stato scalfito dalla realtà della Guerra. Il che lo
aveva portato a riflettere e a chiedersi chi avesse sempre avuto a
fianco. Quanto davvero lo conoscesse.
Ma poi Takeyasu aveva esclamato: -Non voglio ucciderti, Nagachan!- e
lì avevano pensato, pensato, pensato.
La notte sulla terrazza
avevano definito quel pensiero, benché non conoscessero
tutte le
variabili, né le modalità della Guerra.
-E se uno di noi
fingesse di morire?-
Quella fu la proposta che mise in moto il tutto.
Il succo del piano era semplice: uno dei rettili di Takeyasu secerneva
un veleno simile alla
tetradotossina, perciò, una volta arrivati ad essere l'uno
contro l'altro, il maggiore avrebbe "ucciso" il minore
iniettandoglielo, avrebbe desiderato qualcosa e poi avrebbe fatto
riprendere l'altro comodamente a casa con un antidoto e vissero sempre
felici e contenti.
-Tu cosa avresti desiderato, fratellone?-
-Soldi, ovvio?-
Takeyasu sbuffò.
-Bugiardo.-
Nagayuki aveva alzato le spalle.
Chissà... se l'altro fosse morto davvero, forse avrebbe
chiesto di riaverlo, ma non gli piaceva per nulla. Questo lo avrebbe
reso una
brava persona sentimentale ecc ecc... e Takeyasu lo avrebbe
odiato. Più probabilmente non avrebbe chiesto nulla,
perché per lui non
c'era niente al mondo che potesse desiderare in un mondo senza Takeyasu.
Il sonno li colse, ma solo per l'estrema stanchezza.
Il giorno dopo avrebbero avuto di che pensare.
Infatti, Duodecuple si presentò a loro. O meglio, si fece
trovare nel soggiorno ad attenderli il mattino dopo e
consegnò
loro due buste nere.
-Chi diavolo è?- domandò Takeyasu, ravanandosi
nei pantaloni con uno sbadiglio sonoro -Il divieto di partecipare al
Juuni Taisen per tipo mai più?-
-E' stato divertente.- disse l'uomo -Almeno, per me lo è
stato molto. Ma la vostra performance non stata ben gradita da tutti.-
-Il regolamento diceva che dovevano essere recuperati i Gioielli
Bestia, non che tutti i partecipanti dovevano morire.-
puntualizzò Nagayuki.
Duodecuple annuì, ma non aggiunse altro.
Insomma, anche se erano al limite della legalità
(perché,
il Juuni Taisen era legale?), il giochetto aveva toccato l'orgoglio di
qualcuno.
I due esaminarono le missive con attenzione e dopo qualche minuto il
Drago domandò: -Tutto qui? Una missione?-
-Esatto. Portatela a termine e il discorso sarà chiuso.-
-E se rifiutassimo?- domandò il Serpente.
Duodecuple si alzò ergendosi su di loro in tutta la sua
altezza.
-Allora sarò costretto a prendere provvedimenti.-
I due guerrieri rabbrividirono.
Non avevano idea di chi fosse di preciso o di che potere avesse,
sapevano solo di non tenerci a scoprirlo, gli era bastato vederlo
sbudellarsi davanti a tutti con nonchalance e tornare illeso subito
dopo.
-Oh beh, allora non abbiamo altra scelta.- disse Nagayuki. Ovviamente,
la sua testolina aveva già iniziato a pianificare qualcosa.
Duodecuple si rimise il cappello.
-Molto bene, allora, io mi ritiro. Poiché mi avete divertito
molto, comunque, voglio darvi un consiglio: in questo tipo di missioni
accadono incidenti. State molto attenti ad un guerriero chiamato "Ask
Rap"-
-Seriamente?- Takeyasu fece una smorfia -Che razza di nome
è?-
-E' il nome di un rapper emergente?-
Un sardonico sorriso e Duodecuple se ne andò. Non si
capì come, semplicemente sparì, lasciando la casa.
-Mi sa ci siamo messi nella merda, fratellone... -
-Già... -
-Però... -
I due si guardarono con un sorrisetto, ancora una volta in sintonia.
-Ma se riuscissimo a spuntarla, a loro non piacerebbe si venisse a
sapere... -
-E dovranno darci quello che vogliamo.-
-Ovvero tanti altri soldi da spendere e spandere!- il maggiore
scoppiò a ridere.
Ovviamente non sarebbe stato semplice, ma i due confidavano nel loro
gioco di squadra più di ogni altra cosa.
Insieme avrebbero affrontato qualsiasi cosa.
Insieme, com'era sempre stato.
Fine
Note:
Questa storia mi ha fatto pensare parecchio.
La trama era semplice: i due ingannavano tutti col veleno e vissero
felici e contenti. Punto.
Poi sono iniziati i guai: tipo che l'avevo quasi finita di ricopiare e
ho perso il file. Quindi ho dovuto rifarlo, ma lo sconforto ha
rallentato i lavori. In più c'erano parti che poi ho
cancellato. I due avrebbero anche dovuto scommettere per una duplice
vittoria, ma ripensandoci, questo li avrebbe messi sotto la luce dei
riflettori. E già sono stati comunque sgamati, cosa sarebbe
successo durante la Guerra? Ecco, magari affronto la cosa in altre
future storie in cui non ho già messo troppa roba sul fuoco.
Il proverbio: "the head
of a dragon, the tail of a snake" dovrebbe
significare quando si vuole far qualcosa ma poi non se ne ha il
coraggio. Giusto per sottolineare che i Tatsumi devono procedere
insieme e hanno anche il coraggio di andare contro chiunque per lo
scopo.
Anche se poi nel fumetto e nell'anime questo modo di dire sembra
più adatto per il Bue XD
E credo sia stato messo apposta per questo come titolo.
Ask Rap è un gioco di parole, ma non so quanto sia chiaro.
Viene da Asclepius, il dio associato al serpentario od ofiuco. Rap vuol
dire: picchiare, colpire, battere; condannare, criticare, biasimare,
deplorare, colpo secco, battuta, rimprovero aspro, lavata di capo,
bussata, rap (musica).
Visto che si tratta di un guerriero o un criminale di guerra mandato
apposta a punire qualcuno,
mi sembrava adatto...
Ho provato altri giochi di parole, tutti pessimi... e più ci
penso, più ne vengono fuori di peggio XD
Non ve li scampate u.u
Off you 'cause: ti spengo (faccio fuori) perché...
Of you 'cause: per colpa tua, anche se cause andrebbe prima
Sir Barer: Sir come serpent e barer che è omofono di bearer
(credo).
Bare è nudo, ma barer, spogliatore o scuoiatore come l'ho
inteso
io esiste??? Ad ogni modo di Sir c'è già Cancer,
quindi cestinato... era quello che mi convinceva di più...
Q^Q
Ma porca porcaccia...
As crap ... questo si cestina da solo...
Questa storia si è evoluta molto da come l'avevo concepita,
quindi sono soddisfatta del risultato. Almeno, a livello di trama. Per
il resto, mi sono sentita un po' bloccata nello riscriverla, quindi a
livello di lessico e grammatica... non so. Il che mi irrita altamente.
Vi ringrazio per aver letto fin qui e spero di avervi divertito, non
traumatizzato troppo, ecc ecc!
Alla prossima!! ^^
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