Seven for a secret never to be told

di Ink_
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Seven for a secret never to be told
 
 
Quando il ricordò lo colpì, il Cappellaio stava allegramente passeggiando per la foresta diretto alla tavola imbandita dal Leprotto Marzolino.

A volte credo fino a sei cose impossibili entro l’ora di colazione gli aveva confessato Alice.

Esercizio eccellente era convenuto lui.

Si arrestò sul sentiero, pensieroso. Sei cose impossibili.

Riprese a camminare con passo molleggiato, i pensieri in gran subbuglio.

«Non farò colazione finché non avrò trovato sei cose impossibili» si disse risoluto.

Tornò con la mente alla giovane – succedeva moto spesso ultimamente – e ad una curiosa, curiosissima conversazione che avevano avuto dove lei gli aveva raccontato fatti buffi, buffissimi sul mondo da cui proveniva.

Sollevando la mano davanti a sé cominciò ad alzare un dito alla volta, al passo con i suoi pensieri.

Uno, esiste un Mondo di Sopra e strane ragazzine possono viaggiare da lì fino a qui.

Due, esistono torte e bevande che non hanno alcun effetto sul corpo – se non su certe persone deboli di stomaco, così aveva detto Alice con una smorfia.

Tre, gli animali non parlano.

Quattro, la moltezza una volta perduta può essere ritrovata (e qui sollevò un dito incerottato, annuendo gravemente).

Cinque, il the si prende una volta al giorno soltanto.

Sei, (e qui passò all’altra mano, guardando in silenzio quell’unico dito impreziosito da un ditale d’argento) un giorno Alice sarebbe tornata e lui avrebbe potuto stringerla fra le braccia, farla volteggiare, insegnarle la Deliranza, regalarle un cappello , accarezzarle i lunghi capelli biondi, prenderle la mano e … e … e ….

Arrestò bruscamente il flusso incalzante dei suoi pensieri. Era giunto al limite della foresta, sentiva le grida del Leprotto. Si concentrò attentamente per cercare l’ultima cosa impossibile, la più impossibile di tutte.

Sei, un giorno Alice sarebbe tornata e lui non avrebbe mai più dovuto dirle Buon viaggio a vederci

 
 
***
Forse la cosa più impossibile è il fatto che io abbia scritto una Cappellaio/Alice anziché la mia solita human!Stregatto/Alice, ma confesso che quella era la coppia originale della storia xD Poi mi sono detta che avrebbe funzionato meglio con Tarrant come protagonista e che non c'era nulla di male nel tentare qualcosa di nuovo.
Spero che vi sia piaciuta e che l’abbiate trovata un minimo originale (soprattutto spero vivamente che non ci sia già qualcosa del genere nel fandom, mi spiacerebbe dar l’impressione di aver plagiato).
Il titolo viene da una nota filastrocca anglosassone chiamata Magpies nursery rhyme.
Che altro dire? Lasciate un commento se vi va di farmi sapere cosa ne pensate della storia!
Un abbraccio.

Vostra,

Ink_  


 




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