uy
Capitolo 1
Sono io
Il mio nome è Alexis Joanne Huggens. Ho
sedici anni, i capelli castani e gli occhi verdi che molti dicono
essere di un colore semplicemente meraviglioso anche se il mio
sguardo..Beh, non è altrettanto stupendo. E' freddo e tagliente,
non lascia trasparire le mie emozioni.
Oltre al mio sguardo ho un'altro problema. Sono una strega.
Badate bene. A me i bambini non piacciono e non ho mai fatto diventare
un principe viziato un rospo; frequento l'accademia di magia e
stregoneria di Hogwarts che, oltre alle normali materie, come Erbologia
e Pozioni insegna anche l'arte della musica.
Ed è per questo che la nostra scuola viene chiamata Hogwarts
Camp Rock; i suoi quattro fondatori, che poi dettero il nome alle
quattro case, erano esperti in un determinato campo. Godric Grifondoro
era l'uomo della musica più vivace e allegra, quella che appena
la senti ti trascina in piedi, per ballare fino allo sfinimento. Ma era
anche coraggioso; infatti fu grazie a lui se un branco di vampiri non
attaccò Londra nel lontano 1020 d.C
Priscilla Corvonero invece era la più bella e intelligente. Era
la regina della musica sacra e compose fino alla morte inni che con la
sua voce sembravano cantati da inni angelici.Inventò la prima
cura magica contro la peste.
Tosca Tassorosso era la più lavoratrice; si vocifera che fu la
prima a costruire le piramidi per i faraoni. Lei era quella più
brava a suonare, ogni strumento che toccava produceva sempre una musica
armoniosa.
Anche se il suddetto strumento la cara Tosca non l'aveva mai visto prima di allora.
Ma sono dettagli.
Salazar Serpeverde, il genio della musica classica. Quando cantava
sapeva ipnotizzare le persone. Era subdolo, mooolto freddo e
incattivito da anni di sofferenze.
Si dice che fu il primo ad aiutare nelle costruzioni di mezzi di trasporto e armi da guerra.
In che casa sono? Beh, probabilmente non ci crederete, ma sono una
Corvonero. Non sono intelligente nè tantomeno ho una voce
angelica; ma il Cappello Parlante mi ha praticamente urlato che quello
era il posto migliore per me.
A dir la verità mi sono sempre sentita più Tassorosso,
essendo molto più brava nel suonare gli strumenti che nel
cantare.
Bah...
In questo momento sono seduta sotto un querceto. Osservo il mio libro
di solfeggio con la stessa espressione con cui la mia migliore amica,
che al contrario di me è una Grifona, osserva i broccoli.
Schifata.
- Ciao.-
Sbarro gli occhi.
Non lui. Non lui. Non lui...
Mi volto e puntualmente lo vedo. Sirius Orion Black è davanti a
me, a due centimetri dal mio viso; è sempre stato bellissimo con
quegli occhi grigi, così aristocratici e i capelli neri.
Ho una cotta per il mio professore da quando sono entrata qui e da due
anni sento che il mio sentimento non è semplicemente una cotta
adolescenziale.
Alzo un sopracciglio, chinandomi in un educato cenno di saluto. Sono
sempre una Purosangue, discendente di maghi purosangue; non guardatemi
così. Non sono una fissata con la purezza di sangue, ma
l'educazione che danno a noi è fin troppo educata e rigida.
- Professore.
- Allora, signorina Huggens. Come mai qui tutta sola?
Indico il libro di solfeggio.
- Non so farlo.- alzo semplicemente le spalle. Lui sembra divertito
dalla mia risposta, tanto che si siede e apre il mio libro, iniziando a
sfogliarlo quasi con nostalgia.
- Non sapere fare una cosa non è necessariamente una buona scusa, Alexis.- oddio oddio oddio, ha pronunciato il mio nome!
- Non mi stò scusando.- borbotto. Lui alza gli occhi al cielo,
come ad assecondarmi e mi prende una mano, facendo salire le mie
palpitazioni a mille.
- Il solfeggio.- dice con voce calma.- E' l'arte delle note che escono
dalla tua gola.- un dito sfiora il suddetto organo facendomi
rabbrividire.- Fino alle tue labbra.- e lo stesso dito sfiora le mie
labbra, facendomi venire la pelle d'oca.
- Ci proveremo insieme okay?- mi sorride. Il mio cuore si scioglie, mentre io annuisco, la mano ancora stretta nella sua.
E improvvisamente quell'ammucchiata di note non sembra poi così orrenda da affrontare
|