Metti, un giorno d'aprile
Metti, un giorno d'aprile,
a pensare, sola nel cortile...
Alla pioggia di pioppi bianchi,
mi rammenta di come siamo caduchi,
e fragili, impotenti;
Di quanto breve e verde sia
la nostra terrena scia,
che ci coglie disattenti,
E di come la primavera e le forze
e il tempo ci mutano in dure scorze,
suggon via la giovinezza,
sfuggon alla nostra accortezza.
E poi trovarsi, attoniti, pensieri tiranni:
dove son finiti i nostri vent'anni?
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