Quando
Atsushi propose, la prima volta, una collaborazione tra l'Agenzia e la
Port Mafia non pensò veramente che queste occasioni si
sarebbero protratte nel tempo.
Eppure,
sempre più spesso, i leader delle due organizzazioni
prendevano accordi per fronteggiare nemici comuni che minavano il
benessere della città di Yokohama; a guidare quei
compromessi era il signor Dazai, grazie al suo collegamento passato con
la Mafia.
Si
occupava, di solito, tutto da solo, ma stavolta l'incontro tra
gli esponenti dei due gruppi si sarebbe verificato proprio nel palazzo
sede della Port Mafia, così il suo superiore gli chiese di
accompagnarlo. Atsushi non se lo fece ripetere due volte.
Tuttavia,
molte volte si chiese se quest'idea di partnership, da lui lanciata per
primo, rievocasse nell'altro ricordi spiacevoli legati al suo passato.
Inaspettatamente il colloquio con il referente della Mafia
andò incredibilmente bene, al punto tale che il giovane
detective non riuscì a declinare l'invito a stringergli la
mano quando quell'uomo gli si presentò. Il suo istinto di
tigre gli suggerì che poteva fidarsi.
Ora
che l'incontro era terminato, e i due avevano già lasciato
alle spalle la tana del lupo, il ragazzo camminava impensierito dietro
al suo superiore; questi, al contrario, con le mani nascoste nelle
tasche dell'impermeabile fischiettava tranquillo quell'assurdo
motivetto sul doppio suicidio.
"Dazai-san!"
Lo fermò, non resistendo più alla tentazione.
L'uomo
si girò appena, regalandogli un mezzo sorriso, continuando a
tenere celate le mani.
"Quell'uomo
deve piacergli molto, non è vero?" Domandò il
giovane esitante, sfiorandosi appena il gomito.
Allora
il suo mentore tirò finalmente fuori le mani, allargando le
dita a fianco del suo torace, sorridendogli borioso.
"Come
sei perspicace, Atsushi-kun! Cosa te lo fa pensare?" Domandò
allegro.
Il
ragazzo abbassò lo sguardo chiedendosi se quell'incontro non
avesse, in realtà, turbato il suo superiore più
di quanto desse a vedere.
"Beh,
il suo modo di rivolgergli parola." Balbettò. "Era molto
rispettoso, di solito non usa mai tanto rispetto con i membri della
Mafia."
Rialzando
gli occhi lo vide aprire sorpreso di poco la bocca, per poi chiuderla
subito e scoppiare in una breve risata.
"Penso
che tu abbia proprio ragione, ragazzo mio. Vedi, il signor Hirotsu non
è solo un veterano nella Port Mafia, ma anche un grande uomo
di lealtà e dedizione verso l'organizzazione stessa. Non
è un caso se è a capo di tanti uomini."
Le
dita del più giovane si intrecciarono tra di loro.
"Ed
è questa la tipologia di uomini che più le piace?"
Le
labbra dell'uomo sorrisero di nuovo, ma finalmente Atsushi
poté dire che erano infine diventate sincere.
"Mh.
Chissà. Forse."
Parole usate: 410
Day 1: Agenzia/Port Mafia
Note d'Autrice: ho notato che
Hirotsu non viene molto preso in considerazione nel fandom,
perciò ho pensato che era ora che qualcuno mostrasse tutto
il rispetto che Dazai prova verso quest'uomo.
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