Non il mio destino

di Mari Lace
(/viewuser.php?uid=501353)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Non destino soulmate

Non il mio destino

 

A che serve poter vedere tutto, se non lo si può apprezzare?

Hinata vive in un mondo bianco e nero e si domanda cosa siano i colori, il concetto astratto che caratterizza e variega oggetti ed esseri – o così le hanno insegnato.

Lei non riesce davvero a immaginarli, questi colori – le hanno da tempo fatto incontrare ogni ragazzo del Clan, com’è tradizione, ma i suoi occhi non hanno reagito a nessuno.

«Restare così è il tuo destino» le dice Neji, sprezzante – Hinata corre nel bosco per non mostrare le sue lacrime bianche.

Non sa dove si trova, quando avverte un fruscio – spia oltre i cespugli: uno shuriken centra un bersaglio. Si volge cercando, d’istinto, l’autore del lancio.

Il bianco incontra il nero degli occhi di un bambino e il suo mondo cambia per sempre.

Il kimono che Hinata sceglie per la cerimonia nuziale scintilla ornato da mille colori diversi: sfoggerà con gioia il suo dono più caro.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3904292