Attimi

di phoenix84
(/viewuser.php?uid=609748)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Gli sguardi si incontrano, il verde dei prati dell'Irlanda con il blu dell'oceano più profondo. Loro non hanno bisogno di parole o chiarimenti, il " sono felice di vederti, nonostante tutto" aleggia nell'aria, seguito a ruota da "come ho fatto a respirare e dare un senso a tutto, senza i tuoi occhi sulla mia pelle".
Non si sono detti molto, non si sono detti nulla a dire il vero.
Il buon senso imponeva loro l'autocontrollo, la bramosia solo la voglia di schiantarsi l'uno sull'altro, confondere i respiri, i battiti, la pelle, gli odori.
Ed era tutto chiaro nella tempesta vivida dei loro occhi, nel movimento frenetico delle mani, nella prossemica del corpo.
Non era amore, era più il folle desiderio di perdersi nella luce, nell'oscurità, nel fuoco e nella serinità dell'altro. Era autodistruzione non dettata dalle farfalle nello stomaco, ma dal combattimento degli stelodattili dentro le viscere.
"Ciao" disse infine.
"Ciao" rispose in ultimo.
L'autoconservazione ha avuto la meglio.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3904943