A te

di pimeys_
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In questa giornata il mio pensiero va a te,
come tutte le altre d’altronde.
Solo che oggi ti fai sentire un po’ di più,
ma guardo il cielo e sorrido,
perché in realtà non te ne sei mai andata.
Perché ti porto dentro,
ti porto nel cuore.
Perché sei nelle cose che non si vedono,
ma si sentono.
Sei dentro un’espressione, una smorfia, una risata.
In una lacrima.
Sei dentro le cose belle,
come in quelle brutte.
Sei dentro una giornata di sole,
come in una di pioggia.
Sei dentro una stella cadente,
nel mare, in un paesaggio,
nel rumore del vento.
Sei dentro le vocine nella testa
che tante volte mi hanno fatto cambiare strada,
oppure voltare pagina.
Sei la sedia vuota che guardo tante volte
nella speranza che in qualche assurdo modo
tu sia lì, seppur non fisicamente.
Sei quella persona che è in grado di farmi spiccare il volo,
come sei la stessa che mi lascia a terra
massacrata dai ricordi che voglio dimenticare.
Sei dentro le parole non dette,
dentro gli sguardi persi nel vuoto.
Sei nei viaggi introspettivi,
nelle mie domande senza una risposta.
Ma soprattutto sei dentro la rabbia del non sapere,
quella che fa infuriare tutti.
Il sapere di non sapere.
Con l’unica certezza che risposte non ne avrai mai.
Ed è questo che ci fa dannare.
Perché quando si tratta di questo non esiste persona in grado di sapere,
di dare risposte.
Perché chi potrebbe farlo non è più con noi
per darci la risposta che stiamo cercando.
Ma l’essere umano è così,
finché non ottiene le risposte che vuole
continuerà sempre a cercare.
Anche a costo di cercare invano,
finendo per convincersi di pensieri privi di fondamenta,
pur di far smettere di pensare la testa.

𝓅𝒾𝓂𝑒𝓎𝓈




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