Il ritorno di calamity

di Redvor88
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Ho visto Calamity sorgere.
Avevo sei anni allora. Era notte e menì ne stavo sul balcone del nostro appartamento.
Riesco ancora a ricordare come il vecchio condizionatore d'aria sbatacchiava sulla finestra accanto a me, coprendo il suono del pianto di mio padre.
Quella macchina sovraffaticata era sospesa  su un precipizio di molti piani, colando l'acqua come sudore dalla fronte di un suicida pronto a saltare.
L'apparecchio era rotto: soofiava aria ma non raffreddava nulla. 
Spesso mia madre l'aveva tenuto spento.
Dopo che era morta , mio padre lo lasciava acceso; diceva che gli sembrava che faccesse più fresco quando era in funzione.
Abbassai il ghiacciolo e strinsi gli occhi per guardare la strana luce rossa che si levava come una nuova stella sopra l'orizzonte.
solo che nessuna stella era mai stata così luminosa o così rossa. Cremiesi. Smbrava una ferita di proiettile nella volta stessa del cielo.
Quella notte, calamity aveva ammantato l'intera città in uno strano bagliore caldo.
Io rimasi lì, col ghiacciolo che si scioglieva e colava un liquido appiccicoso attorno alle mie dita, mentre guardavo l'intera ascesa.
Poi cominciarono le urla.
 




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