La festa vuota

di Hiroshi84
(/viewuser.php?uid=888623)

Disclaimer: questo testo č proprietą del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dą diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.





Alla vigilia del matrimonio, colei che doveva vestirsi di bianco, dopo una lunga notte insonne, fece una scelta. 
Il giorno successivo, nella sala ricevimenti Torre Rubino, le raffinate tovaglie sembravano dei fantasmi stesi. Sopra di esse, file di tovaglioli avvolti come coni senza gelato, i quali si affiancavano ai costosi piatti con relative posate e ai bicchieri finemente lavorati.
Gli čpergne con i fiori rappresentavano un'inutile natura morta. A far tediosa compagnia ai centrotavola decorativi, le candele di cristallo destinate a rimanere spente, candele che nell'eventualitą fossero state accese, avrebbero arso apparendo come luci fatate.
Lungo la parete, gli strumenti del DJ aspettavano invano di suonare dei dischi per far ballare gli sposi e gli invitati. Invece, sulla pista da ballo roteavano pigramente svariate particelle di polvere.
Avrebbe dovuto esserci tanta gente, musica, discorsi, pianti di gioia, brindisi e risate, non una festa vuota dal penoso silenzio. La funerea atmosfera di quel locale si addiceva all'interno di una bella casa di campagna, l'oramai ex nido d'amore. In una delle stanze un uomo si trascinava sul pavimento. Alla sua sinistra, una bottiglia rovesciata di brandy dava origine a una pozzanghera, un distillato di alcol e lacrime.




Questa storia č archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3907382