Patto col diavolo

di DonutGladiator
(/viewuser.php?uid=109278)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


In attesa, nelle profondità della montagna, la creatura dormiva.

Era un sonno profondo, interrotto solo per brevi istanti durante la notte, unico momento in cui riusciva a riacquistare le sue funzioni e malediceva in cuor suo colui che l’aveva ridotto a dover rimanere sepolto per tutta la durata del giorno, senza poter avere il dominio sulle terre che gli spettavano di diritto e governare nel cuore degli uomini.

Chernabog attendeva solo il momento giusto per poter ottenere di nuovo il potere, di risvegliare i suoi fantasmi e i suoi demoni e calare sull’intero regno come una notte perenne, carica di incubi e creature dell’oscurità.

Fu poco prima che potesse uscire dalla montagna, ai primi rintocchi della mezzanotte, che lo vennero a disturbare.

“Questo luogo è disgustoso, andiamocene il più presto possibile.” disse una voce infastidita anche solo da dover mettere i piedi su una desolazione simile. C’erano ossa e cadaveri disseminati per tutto il tragitto, e l’odore non era dei migliori.

“Sarà una cosa rapida se non aprirai bocca.”

Lo stregone wodoo non replicò, limitandosi a lanciare uno sguardo carico d’odio verso la strega davanti a lui.

Malefica sentì l’impulso di alzare il suo bastone magico e incenerirlo senza alcuna pietà, non le era andata giù essere dovuta partire insieme a Faciliter, una persona che non le piaceva minimamente e che a ogni parola detestava sempre di più.

Faciliter poteva dire lo stesso di Malefica, in quella loro piccola congrega si era innalzata a leader solo perché sapeva fare qualche trucchetto più complicato con la magia.

Era stato lui che aveva deciso di accompagnare la strega dalla creatura solo perché non si fidava di lei e dato che si era deciso che ognuno di loro aveva un posto eguale all’interno della loro ristretta e malvagia cerchia, Malefica aveva dovuto fare buon viso a cattivo gioco e accettare di partire insieme.

L’unico motivo che l’aveva spinto in quel piccolo viaggio con l’altra era che non voleva che stringesse patti personali con il demone, perché farlo avrebbe significato ottenere ancora più poteri, che né lui né gli altri potevano permettere che uno solo tra di loro possedesse.

Un ringhio si levò da Chernabog non appena i due si manifestarono al suo cospetto.

Malefica accennò un inchino e il compagno la imitò di conseguenza, decidendo che per il momento avrebbe lasciato il tavolo delle trattative a lei.

“Potente Chernabog, noi sappiamo come liberarti da questa condizione che ti tiene imprigionato nel cuore di questa montagna.” la strega andò subito al dunque.

Un ghigno apparve sul volto di Faciliter e l’ultimo rintocco risuonò nell’aria.

La creatura uscì finalmente allo scoperto, aprendo prima le grandi ali demoniache e poi distendendo le dita artigliate, facendo calare una notte ancora più oscura su di loro.

Il ringhio della creatura si fece più rumoroso e dal nulla iniziarono a comparire creature dell’oscurità: dai cadaveri iniziarono ad alzarsi gli spiriti trasparenti e scheletrici, fantasmi di vite passate che si erano ridestati e adesso ballavano intorno a loro, uno di questi iniziò a girare intorno ai due intrusi, mentre, nascevano dalle fiamme esseri demoniaci simili alla creatura ma più ridotti, che li osservavano incuriositi, soprattutto dalla strega in nero.

Sia Faciliter che Malefica però erano abituati alle creature dell’oscurità e suoi loro volti si poteva leggere unicamente la gioia di poter reclutare un simile alleato dalla loro parte.

“Abbiamo trovato un modo per raggiungere il libro delle Storie.”

La creatura li degnò di nuovo di uno sguardo, sorpreso nel sentire quelle parole e soprattutto sentire del Libro delle Storie. Yen Sin l’aveva nascosto secoli prima e lui ne aveva perso le tracce dopo essere stato rinchiuso nella roccia.

“Prestaci il tuo potere e aiutaci a ottenere il finale che ci meritiamo, senza nessun eroe a vincere per un colpo di fortuna finale.”  concluse Malefica, trovando uno spiraglio d’interesse nel demone.

“Riprendiamoci ciò che è nostro.” si intromise Faciliter, venendo fulminato dallo sguardo di Malefica.

Chernabog rifletté per un’istante sulla proposta, mentre Malefica aggiungeva particolari alla sua storia, raccontando di come si era riunita insieme agli altri malvagi e aveva deciso di cambiare la sua storia e quella di tutti i loro alleati.

Per farlo però serviva il potere dell’altro, che avrebbe permesso a una notte ancora più oscura di calare sul castello Disney durante la cerimonia che si sarebbe tenuta nel giro di qualche mese, dove sarebbe stato introdotto un nuovo eroe tra le fila dei già detestabili protagonisti delle storie.

Con la notte di Chernabog avrebbero potuto assorbire tutti coloro all’interno del castello e indisturbati avrebbero potuto lanciare il maleficio sul Libro.

Malefica con un’illusione mostrò alla creatura una penna scura, dicendo che quella avrebbe permesso loro di vincere e avrebbe riscritto le pagine del libro.

Il demone ringhiò e chiudendo il pugno, distrusse tre piccole creature che stavano ballando sulla sua mano, poi si voltò verso gli altri due, Faciliter manteneva quello strano e inquietante sorriso sul volto, mentre la strega aveva un’espressione quasi schifata chissà per quale dei tanti motivi che la infastidivano.

Un ringhio si levò di nuovo da Chernabog.

“Beh, oltre a liberarti e far cadere una notte perenne sulla tua zona, cos’altro potresti volere di più?” chiese Malefica, capendo qualcosa che Faciliter non aveva afferrato.

“Capisco. Sì, è possibile, saresti di certo una compagnia più divertente di questo cialtrone.” Malefica sorrise dicendo quelle parole, riferendosi allo stregone.

“Non è che tu sia proprio così di compagnia, strega.”

Chernabog sorrise, mostrando i denti affilati. I fantasmi iniziarono a danzare intorno a loro.

“Bene, allora siamo d’accordo.”

“Ha accettato?” domandò Faciliter alla strega, non avendo avuto modo di capire cosa gli altri si fossero detti.

“Ovviamente, c’è solo una piccola condizione che ha posto in più, ma non è importante.”

Faciliter non insistette, l'importante era aver avuto il suo potere dalla loro parte, cos'altro avrebbe mai potuto chiedere quella creatura?

Malefica fece sbattere il bastone sulla roccia e girò i tacchi, avviandosi all’uscita della montagna, quando lo stregone fece lo stesso, come una forza magica lo bloccò, impedendogli di fare un altro passo.

“Co…?” domandò, mentre la strega si voltava verso di lui con un sorriso soddisfatto.

“Un patto è un patto.”

“Mi hai venduto a lui!?” esclamò, mentre i fantasmi giravano intorno a lui entusiasti di avere un nuovo compagno.
"Non fare domande di cui sai già risposta." disse, continuando a camminare e dandogli le spalle, raggiunta solo dalle sue grida cariche d'odio.

 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3907578