“La prossima volta” (P. Jane)
Il tizio che poteva condurmi da Red John è morto.
Aveva ragione Lisbon: è sempre un passo avanti a noi.
Sono un idiota.
“Adesso puoi dirlo”, la incito.
Me lo merito il suo “Te l’avevo detto”, condito da una bella ramanzina.
Eppure mi sorprende.
“In realtà non mi sento di dirlo, me lo tengo per la prossima volta”.
Sembra triste.
Mi accarezza il braccio con due dita.
“La prossima volta lo prenderemo”, promette.
Poco importa se abbiamo due idee un po’ diverse di come dovrà andare a finire tutto questo.
Ora lei è qui, accanto a me.
Per un attimo, penso che la prossima volta ce la faremo davvero.
Insieme. |