The Man in the Iron Mask (Rivisitata)

di JennyPotter99
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D’Artagnan viene seppellito con onore il giorno dopo.
Athos, Porthos, Aramis, Filippo, Anna ed io siamo intorno alla bara, vestiti di nero, che preghiamo per lui.
-Era il migliore di noi.- commenta Athos, dentro di se perdonandolo per i suoi torti.
Lascio un mazzo di rose sulla lapide, proprio come lui faceva con Anna; ogni volta che appassiscono, le sostituirò.
-Grazie.- mi dice Filippo, sorridendomi.
Poggio la testa sulla sua spalla e gli stringo la mano.
Finalmente mi sento davvero al sicuro e lo sarò per il resto della vita.
Athos, Porthos e Aramis sono stati nominati consiglieri ufficiali del re.
E Filippo fu nominato sovrano e ricordato come il re più grande di questa nazione.
Insieme decidiamo di togliere le fontane e i ciottoli, sostituendoli con un bellissimo orto che si vede dal balcone della nostra camera.
Il popolo è finalmente in pace e l’organizzazione dei Gesuiti viene sciolta.
Io sto guardando questo paesaggio verde e bellissimo.
Filippo compare da dietro e mi abbraccia.
Guardo i suoi occhi e gli accarezzo la guancia.- Di tutte le cose belle che ho visto, tu sei la più meravigliosa.-
Lui mi sorride e mi bacia delicatamente.- Allora sposami.- mi sussurra.
Io non desidero nient’altro che vivere il resto della mia vita con lui.- Sì.-
-Ti amo, Maria.-
-Ti amo, Filippo.-
Chiedo che la vecchia stanza di Luigi venga demolita, soprattutto quell’orrendo quadro che c’è sul soffitto, della quale però, non mi dimenticherò mai.
Vi starete chiedendo che fine ha fatto.
Athos, Porthos ed Aramis mi hanno guardato.- Spetta a te decidere.-
Luigi è stato rinchiuso nella stessa cella che apparteneva a Filippo, il suo volto coperto da una maschera di ferro.
La catenina con la chiave è quasi sempre al mio collo o riposta nel mio cassetto.
Quando il quadro viene distrutto, capisco una cosa.
Io non sono il giovane ragazzo, né l’angioletto che guarda.
Il sono il diavolo, venuto a pretendere vendetta.
Mi rigiro la chiave tra le dita e non mi pento di quello che ho fatto.
Perché io sono la regina, perché io posso.
 
FINE.




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