Titolo:
Una settimana da
fiaba
Autore:
Dike_Nike
Rating:
verde (fino a prova
contraria)
Avvertimenti:
shonen-ai, raccolta di
one shot, OOC giustificato perchè Parodia
Genere:
romantico, comico,
demenziale
Personaggi:
Allen, LavixKanda (soft),
un po’ tutti
•
PROLOGO •
Tutto ebbe inizio quando
Komui
entrò nella grande mensa del Quartier Generale, gridando a
squarciagola «Idea!»
Tutti gli esorcisti
lì presenti
si voltarono, preoccupati, verso il supervisore.
Komui era felice
–fin troppo- e
rideva. Allen notò anche un’inquietante lampadina
accendersi appena sopra la
testa dell’uomo. Brutto presentimento.
Komui si diresse
saltellando
allegramente al centro della stanza. Tirò fuori -dal nulla-
un microfono e salì
su un palchetto -appena apparso-.
«Il vostro
adorato supervisore ha
avuto un’idea geniale!», disse
gongolando. «Sono felice di annunciarvi la Settimana
del teatro.»
Inutile dire che quasi
tutti
sgranarono gli occhi; tranne Kanda che, già con la vena
pulsante sulla fronte,
aveva sfoderato Mugen e fissava truce
Komui. Infatti, il piccolo e
dolce Yuu-chan
odiava essere disturbato mentre mangiava la sua adorata soba, figurarsi
se il
motivo era quello strampalato seccatore. No, forse la rottura di
scatole
maggiore era la mammoletta.
Komui,
ignorando completamente
quelle reazioni leggermente
ostili,
proseguì infervorato:
«So che state
fremendo per sapere
tutto di questo evento. Ebbene, non voglio farvi soffrire oltre.
Durante questa
settimana metteremo in scena degli spettacoli teatrali».
Alla parola metteremo gli
esorcisti sbiancarono. E ci vollero Lavi e Crowley
per trattenere l’indifeso Yuu-chan dal dimostrare tutto il
suo affetto
al supervisore. Perché uccidere
qualcuno è una dimostrazione d’affetto, no?
Komui sorrise entusiasta
e tirò
fuori dei copioni spessi come i tomi che era solito leggere Lavi; vale
a dire
cinque chili per ciascuno.
«Bene, qui ci
sono le parti. Ho
già assegnato i ruoli ad ognuno. Io sarò il
regista».
Una strana luce
attraversò i suoi
occhi. Tutti si chiesero quale perversa idea avesse avuto.
Linalee scosse la testa
sconsolata, pensando a quanto fosse irrecuperabile suo fratello.
«Ehm…
Komui-san, è proprio
obbligatorio fare-», cominciò a chiedere Allen,
mentre sudori freddi gli
correvano lungo la schiena.
Come risposta, il
supervisore estrasse
un trapano gigante, che produceva un cigolio talmente sinistro che
Timcampi
corse a nascondersi sotto i vestiti di Allen.
Si prospettava davvero
una lunga
settimana.
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