All'alba

di Rosette_Carillon
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                                                                                      All’alba
 
 
 
 
 




 
 
 
Il colpo arriva preciso e forte contro il suo petto, e il Dragone boccheggia stordito. Che diavolo è stato?
Apre gli occhi e mette a fuoco il mondo che lo circonda. È l’alba, e la stanza è illuminata dalla fioca luce del sole che sale alto nel cielo, sopra le montagne dei Cinque Picchi.
Un altro movimento brusco.
Sul letto, aggrovigliato fra le coperte, il corpo di Shunrei si agita ancora.
Shiryu si solleva su un gomito e la guarda interdetto, è stata davvero lei a colpirlo poco prima? Si porta una mano al petto, e continua a osservare la ragazza che si gira e si rigira, scalcia, e un gemito le sfugge dalle labbra.
Il Dragone non sa bene cosa fare. Forse dovrebbe svegliarla, ma la notte precedente si è addormentata tardi, e ha bisogno di riposo.
Allunga una mano verso il volto della giovane e le sfiora delicatamente una guancia, poi accarezza i capelli spettinati. Shunrei ha sempre la treccia, anche quando dorme, e Shiryu la scosta per lasciare scoperto il collo. Fa scorrere la dita lungo la pelle sensibile, affonda una mano fra i capelli della giovane e massaggia leggermente. Sente la tensione abbondonare il suo corpo, Shunrei si rilassa, il volto si distende e il suo respiro torna regolare.
Shiryu continua a guardarla, le accarezza la fronte con movimenti lenti; non può fare a meno di chiedersi cosa abbia sognato la giovane e di sentirsi in colpa, perché lo sente che, in fondo, è colpa sua, del suo essere cavaliere. Shunrei teme costantemente per la sua vita, e lui lo sa.
La stringe a sé e la sente rannicchiarsi contro il suo corpo. Torna a sdraiarsi, sistema le coperte: possono concedersi ancora un’ora di tranquillità tutta per loro, prima che la giornata cominci.
 






 




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