La puzza di POLVERE da sparo e sangue era nauseabonda, ma ancora peggiore era la sensazione di sconfitta che aleggiava nelle sentine.
Più di duecento uomini seduti disarmati nella pancia della Cacafuego...il più veloce sciabecco del mediterraneo sopraffatto da un misero brigantino inglese con la metà dei suoi cannoni e forse un terzo del suo equipaggio...che vergonga!
Seduto in un angolo il tenente Sanchez, secondo ufficiale della nave, era intento a lucidarsi gli OCCHIALI mentre schiumava di rabbia. In quanto più alto in grado rimasto, era certo che una volta rientrato in patria, se ci fosse stata una tesata da far saltare, sarebbe stata indubbiamente la sua...e di certo non ne era contento.
Ma non era uno stupido: mentre i suoi uomini si lamentavano, lui ascoltava...ascoltava attentamente...
Sopra di loro, sentiva i piedi degli inglesi battere sul pagliolato del ponte...e non erano molti!
Fece cenno agli uomini di tacere:voleva aguzzare l'udito! Si rimise gli occhiali ed, alzatosi in piedi, appoggiò l'orecchio sinistro al ponte superiore cercando di capire cosa dicessero i britannici; per fortuna capiva abbastanza bene la loro lingua, ed era intenzionato a capire cosa dicevano.
Poco a poco, ogni povero DIAVOLO seduto lì dentro tacque, mentre Sanchez ascoltava...tra le voci e lo scalpiccio capì che a bordo non dovevano esserci più di quaranta uomini...forse quarantacinque...a malapena sufficienti a muovere la nave con l'armo latino...figurarsi con quello quadro!
Gli sfuggì un sorriso. Gli occhi si posarono su un chiodo che sporgeva da una delle ordinate. Fece cenno agli uomini di tacere, e con non poca fatica lo divelse dalla trave: un solo fante di marina era di guardia al boccaporto...non avrebbe fermato la sua ciurma! |