- What
a mess!
- Quando Cid Highwind si impuntava su una
cosa era impossibile persuaderlo e infatti era stato principalmente
questo il motivo per cui l'aeronave – la sua preziosissima
aeronave
– quel giorno sarebbe rimasta parcheggiata nella steppa in un
punto
indefinito di Gaya.
- Ma veniamo al dunque: come mai
l'Highwind non riusciva a decollare? Per scoprirlo bisogna tornare
indietro di un giorno, quando il gruppo dell'AVALANCHE stava
discutendo riguardo all'imminente battaglia contro Sephiroth e
fermare così Metheor, la calamità del cielo.
- 15 Gennaio 0008
- « Fermiamoci un
momento a ragionare. » esordì Cloud con il suo
solito di voce
pacato, dando il via a quella piccola riunione in cui il gruppo si
sarebbe dovuto mettere d'accordo su come procedere.
- Avevano da poco
sconfitto quel pazzo del professor Hojo e ora che la ShinRa era stata
messa fuori gioco, con i Turks che non era più una minaccia
al
momento, non restava altro che andare dritti al centro del cratere
alla ricerca di Sephiroth.
- L'ultima
battaglia: erano pronti oppure era necessario affinare ancora un po'
le tecniche e procurarsi armi adatte? Barret aveva suggerito di
indire una riunione e così, avendo fatto atterrare
l'Highwind per
permettere a Yuffie di partecipare senza sentirsi male, si erano
riuniti tutti nella sala comandi.
- « Pensate a ogni
singolo nemico che abbiamo affrontato fino ad ora: nessuno di loro
è
neppure lontanamente paragonabile a Sephiroth. Tifa lo sa, ha
assistito alla sua furia e in tutto questo tempo grazie al flusso
delle anime si è ulteriormente potenziato. » la
voglia di correre a
vendicare Aerith era tanta, ma non potevano fare mosse azzardate e
anzi, dovevano partire solo se realmente convinti.
- « Suggerisco di
aspettare ancora un po'. » disse Nanaki, avvicinandosi all'ex
SOLDIER, guardandolo negli occhi con estrema serietà.
« Ritengo che
ancora non siamo abbastanza pronti. »
- « Infatti persino
quel pazzo bavoso ci ha quasi fatto il culo ed eravamo in otto. OTTO!
» si lamentò Yuffie, per niente interessata ad
andare a crepare in
un cratere sperduto: se tanto l'idea era quella, tanto valeva andare
a spiaggiarsi a Costa del Sol nell'attesa di venire abbrustoliti da
Metheor, no?
- « Quindi prima di
avventurarci nel Northern Crater sarebbe meglio controllare
l'equipaggiamento. Personalmente sono a posto: ho con me la migliore
arma che possa procurarmi e Chaos dalla mia, ma voi forse avete
bisogno di eventuali migliorie. » quello era forse il
discorso più
lungo che Vincent avesse mai fatto da quando si era unito al gruppo e
infatti la ninja rompiscatole non ci mise molto prima di aprire il
forno e approfittarne con le prese di culo di cui campava.
- « Se volevamo
avere una certezza, adesso sappiamo che Metheor ci friggerà
tutti.
Vincent ha fatto un discorso più lungo di tre parole: sono
commossa,
ma la fine del mondo è vicina! »
- « Oh, ti prego,
sta' zitta e ascolta i grandi. » la redarguì
Barret, nonostante
sentisse gli angoli delle labbra che tiravano pericolosamente dato
che per una volta quella ragazzina non aveva tutti i torti.
- Andarono avanti a
lungo a discutere su chi doveva sistemare la propria arma e su quanti
e quali curativi servivano, finendo con le Materia che avevano a
disposizione e se era il caso portarle tutte al livello massimo. Un
tempo ragionevolmente lungo durante il quale Cid, che era stranamente
stato zitto fino a quel momento si fece saltare del tutto i nervi.
- Era rimasto ad
ascoltare quella sequela di cazzate senza osare dire nulla, cercando
anzi di trattenersi e trovare una ragione sufficiente per concordare
con il gruppo, ma no, niente di quello che dicevano aveva senso
secondo lui.
- O meglio, ne
avrebbe avuto se solo...
- « Ma certo,
perdiamo pure dell'altro tempo, tanto non abbiamo una palla di merda
infuocata che sta per piombarci sulla testa. »
sbottò con la sua
solita finezza, spostandosi dalla parete su cui era rimasto
appoggiato a braccia conserte fino a quel momento, facendo
sì che un
gran numero di paia di occhi si voltasse nella sua direzione.
« Nel
mentre noi bravi cretini ce ne stiamo a fare allegre commissioni e ad
allenarci col risultato, forse, di fare poco più che schifo,
andrà
a finire che Metheor cadrà sul pianeta senza che neppure ce
ne
rendiamo conto.
- Per caso avete
notato quanto è vicina? Già, ma che cazzo ne
sapete voi della
distanza, mica avete studiato per andare nello spazio. Ve lo dico io:
non c'è un cazzo di tempo e siamo fottuti. »
- Fu Tifa a prendere
parola, dopo minuti interminabili di silenzio in cui tutti, nessuno
escluso, erano rimasti a fissare Cid come se fosse un pazzo e non
aspettandosi affatto una sparata simile.
- « Cid, ragiona,
sai anche tu che non siamo abbastanza forti al momento e che
Sephiroth– »
- « E pensi che un
paio di giorni in più ci renda tutti invincibili? Non
prendere per
il culo la tua intelligenza, Tifa, lo sai che ho ragione e lo sapete
anche voi. » niente, quell'uomo era inamovibile e sembrava
non
esserci alcun modo per smuoverlo. Così come tutti gli altri
non
erano intenzionati ad andare a morire e quindi non erano propensi a
dargliela vinta.
- « Se continui a
sbraitare ti si alza la pressione, vecchio! » lo
freddò Yuffie,
facendolo voltare come una furia verso di lei che, per niente
intimorita si avvinò a lui per fronteggiarlo, tanto che il
buon
Barret dovette prenderla e tirarla via dalle grinfie di quello che
pareva un Behemoth incazzato.
- « Con parole
diverse, ma Yuffie non ha tutti i torti. » disse con tono
fermo
Cloud, avvicinandosi a sua volta a Cid che lo fissava in cagnesco.
«
Cerca di calmarti e rifletti. »
- « Ho già
riflettuto e continuare a farlo significa perdere altro tempo. Tempo
che, come ripeto, noi non abbiamo. » sbottò,
estraendo una
sigaretta dal pacchetto che aveva stretto con tanta forza tra le mani
da piegarne il contenuto, fortunatamente senza romperlo. « Vi
do al
massimo un giorno, poi partiamo e non voglio sentire discussioni.
»
- Detto questo,
senza riuscire trattenere una bestemmia tra i denti uscì
dalla sala
comandi per andare a rintanarsi sul ponte col bisogno di prendere una
boccata d'aria fresca.
- Sapeva che i
ragazzi avevano ragione e li avrebbe persino appoggiati se di tempo
ne avessero avuto a sufficienza, ma come potevano aspettare ancora
col rischio di vanificare tutto quanto? Erano loro la salvezza di
Gaya e stavano sprecando l'occasione di salvare il pianeta. Che ne
sarebbe stato del sacrificio di Aerith? Che avrebbe pensato
Aerith?
- *
- Intanto nella sala
comandi il gruppo stava cercando di trovare un modo per convincere
Cid a ragionare e cavolo, possibile che in sette non riuscissero a
smuoverlo?
- Tifa, che era la
più ragionevole, consigliò di lasciarlo sbollire
un po' e provare a
riparlarci più tardi, ma Barret le ricordò di
quanto fosse dura la
testa del Capitano e lui l'aveva capito a proprie spese durante il
recupero delle Huge Materia. Cait Sith poco distante gli fece eco con
epiteti poco carini all'indirizzo di Highwind che scaturirono un
ghignetto da parte di un paio di loro. Leggi: Barret e Yuffie.
- « Dobbiamo
pensare a un'altra soluzione quindi. » pensò Cloud
a voce alta,
portando una mano a sfiorarsi la tempia con fare pensieroso, mentre
Yuffie alzava la mano richiamando l'attenzione di tutti convinta di
aver trovato la soluzione del secolo.
- « Lo ammazziamo,
no? » e dire che ci avevano anche creduto. Tornarono a
ignorarla,
con Nanaki che allungò il muso fino a morderle piano la mano
a mo'
di rimprovero, l'unico a cui la ragazza sembrava dare ascolto
davvero.
- Stettero a lungo a
scervellarsi, vagliando varie ipotesi che, una dopo l'altra, si
rivelarono idee malsane.
- Tifa stava
cominciando a esasperarsi, mentre Barret stava seriamente prendendo
in considerazione l'ipotesi suggerita da Yuffie e venne reso chiaro
anche agli altri quando lo videro cominciare a lucidare la protesi
con cura, come per prepararla all'imminente compito giudicato
evidentemente importante.
- Niente sembrava
venir loro in mente, così come quel vecchio testardo non si
era
deciso a tornare informandoli di aver cambiato idea, il che sarebbe
stato un sogno e avrebbe reso le cose più semplici. Ma no,
in fondo
è di Cid Highwind che stiamo parlando.
- « Oh, insomma!
Yuffie. » la ragazza sentendosi chiamare in causa da Tifa si
voltò
a guardarla sollevando un sopracciglio con aria perplessa, incredula
che stesse parlando proprio con lei visto che per tutti loro sembrava
sempre avere idee stupide e, nel caso dell'omicidio del Capitano
paventato da poco, si rendeva conto che, davvero, fosse una cosa
stupida e senza senso.
- « Sì? » quasi
si preoccupò nel vedere la ragazza così tanto
nervosa e al limite
dell'esasperazione, per cui le si rivolse persino con modi calmi,
diversamente dai suoi standard.
- « Inventati
qualcosa che lo costringa a fare come diciamo noi. » se ne
uscì
decisa, incrociando le braccia al petto. « In poche parole,
fai
qualche casino come solo tu sai fare. »
- Ah, adesso si
spiegava tutto e la cosa accese Yuffie di un genuino divertimento
misto a sadismo, che per la verità per un attimo fece
pentire Tifa
di averle fatto quella richiesta, ma in fondo Highwind se l'era
voluta, no?
- « Sei sicura di
voler lasciare tutto nelle mani di... questo demonio? »
domandò
Barret, per nulla convinto a dire il vero e infatti si voltò
verso
Cloud in cerca di appoggio.
- « Hai in mente
qualcosa? »
- « Improvviserò.
» disse alzando le spalle e mollando un calcetto all'omone
per aver
osato chiamarla in quel modo. Ovviamente non lo scalfì manco
per
sbaglio, data la stazza.
- Il gruppo a quel
punto si separò, facendo ogni sorta di raccomandazione alla
ninja e
pregandola di non esagerare; la conoscevano fin troppo bene e
affidarsi a lei era esattamente come fare un bel salto nel vuoto.
- Però, allo stesso
tempo, chi meglio di lei poteva combinare qualche casino? Dovettero
persino prometterle in cambio qualche Materia, a malincuore, visto
che quella non la fregavi promettendo senza mantenere: si sarebbe
ricordata di quel patto anche dalla tomba, semmai Sephiroth o la
meteora li avrebbero fatti fuori tutti.
- 16 Gennaio 0008
- Veniamo al giorno
del decollo, programmato ovviamente da Cid che quella mattina,
alzandosi dal letto, aveva annusato che nell'aria ci fosse qualcosa
di strano, ma non ci dette peso e anzi, si convinse che quel mood era
sicuramente dovuto all'imminente battaglia che si sarebbe consumata
nelle profondità del cratere.
- Come a ogni
sveglia, a qualunque ora fosse, una volta sceso dal letto si diresse
nella sala riunioni che il gruppo utilizzava anche come mensa,
considerato che era lì che era stata posizionata la
macchinetta del
caffè e quindi, con già la sigaretta in bocca se
ne andò a
prepararsene uno: senza benzina nelle vene non carburava.
- Salutò con un
grugnito Barret e Tifa che erano già lì a far
colazione, notando
uno scambio di sguardi strano tra loro come se lo stessero studiando
in qualche modo.
- « Se pensate che
abbia cambiato idea state freschi. » chiaro come il sole, no?
Ma non
era comunque quello il motivo dell'occhiata sospetta, solo che Cid
per il momento non lo sapeva.
- Dal giorno
precedente Yuffie non si era ancora vista e nessuno di loro aveva
idea di che cosa avesse macchinato per costringere il Capitano a
rivedere i suoi piani.
- Non si era
presentata neppure a far colazione, né l'avevano vista in
giro per
l'aeronave: sparita. Completamente, irrimediabilmente sparita.
- « Tu hai ancora
le tue Materia? » domandò d'improvviso Barret,
chiedendosi se
quell'arpia non avesse approfittato della situazione per fregarli
nuovamente, nonostante non avesse senso visto che se il mondo fosse
esploso a breve non se ne sarebbe fatta molto del prezioso tesoro. E
fu proprio quello che la ragazza gli disse, rassicurandolo al
contempo quando gli fece sapere che le Materia erano al loro posto.
- Cid ignorò il
discorso dei due e senza neppure rivolgere loro un cenno se ne
andò
in sala comandi pronto a far partire l'Highwind nell'alto dei cieli.
- Il resto del
gruppo, tranne Yuffie, erano tutti lì. Il Capitano oltre a
un
risicato buongiorno non li degnò di altre parole e quando lo
videro
mettersi ai comandi, capirono che forse la ninja non era riuscita
nell'impresa.
- Sentendo ancora le
occhiate addosso l'uomo si innervosì, ma ancora non sapeva
che il
peggio di quella giornata di merda doveva ancora arrivare; non appena
mise le mani sulla pulsantiera di avvio capì che qualcosa
non
andava: nessun rumore. Nessun avvio dei motori. Niente di niente.
- « Che cazzo
significa? » sbottò, lasciandosi dietro subito
dopo un'imprecazione
mentre provava ancora e ancora a far partire l'Highwind che
però
restò muto e immobile.
- « Qualcosa non
va? » si azzardò a chiedere Cloud, sentendo dentro
di sé
un'orrenda sensazione ad attanagliarlo.
- Yuffie. Poteva
essere stata solo lei.
- « Questa merda di
motore non si avvia. » e dopo l'ennesima sonora bestemmia che
fecce
rizzare i peli sul manto di Nanaki, quello, incazzato come un
Behemoth se ne andò a passo sostenuto in direzione della
sala
motori, dove ciò che gli si parò davanti ebbe il
potere di
ghiacciarlo sul posto in un primo momento e di farlo incazzare tanto
di più poi.
- « COSA. CAZZO.
STAI. FACENDO?! » morta. Quella fottuta ragazzina era morta.
- Per la prima volta
da quando aveva incontrato AVALANCHE Yuffie ebbe paura di morire: Cid
Highwind era nero, così nero che credette quasi di venir
incenerita
dai suoi occhi così tanto, troppo pieni di collera. Altro
che
Metheor!
- Lei rimase
semplicemente immobile con il mazzuolo tra le mani a mezz'aria,
incassando successivamente le spalle e abbassando la testa senza
sapere sulle prime come giustificare il fatto che stava prendendo a
mazzate il motore. Non molto eh! Quel tanto che bastava per prendersi
il tempo necessario a convincerlo a ritardare la partenza verso il
Nothern Crater, ma a giudicare dal tono ultra incazzato era convinta
che in quel cratere ci sarebbe finita lei per mano di Cid: buttata da
altezze catastrofiche e con violenza inaudita.
- Posò
delicatamente l'attrezzo a terra, alzandosi in piedi con studiata
lentezza – giusto per prendersi il tempo per pensare a una
scusa
plausibile – e altrettanto piano si voltò verso di
lui,
incrociando un paio d'occhi spiritati che mai gli aveva visto prima
di quel momento.
- « Non è come
pensi! »
- Parole sbagliate.
Come farlo incazzare ancora di più.
- « E com'è
allora? Pensavo che una mocciosa stronza stesse prendendo a
martellate il motore della mia nave. Devo essermi confuso,
già. »
si stupì lui stesso della calma con cui aveva pronunciato
quelle
parole, ma era chiaramente la quiete prima della tempesta.
- « Ho notato che
qui – proprio qui, vedi? – c'era roba rotta e
quindi pensavo di
finire di romperlo. Insomma, secondo te potrei ma–
»
- Cid non disse
nulla ma si limitò a schioccare la lingua per farle capire
l'antifona: ovvero che se non si muoveva a darle una motivazione
reale l'avrebbe presa a calci in culo fino a farla scendere
dall'aeronave e questo per essere ancora gentili.
- « Oh, mi è stato
detto “va' e combina un guaio!” ed io l'ho fatto,
ok? » sbottò
a quel punto, tirando fuori l'arroganza per coprire la mancanza di
idee e per, ovviamente, non ammettere mai nel mondo che la colpa era
per lo più sua visto che nessuno dei compagni le avrebbe
permesso di
spaccare il motore dell'aeronave così a cuor leggero, se
solo lo
avessero saputo che il piano era quello.
- « Chi ti ha detto
cosa, ragazzina stronza? Adesso mi dici tutto quello che sai e senza
fiatare. » la rimbrottò lui, col risultato di
farle alzare un
sopracciglio perplessa.
- « Devo parlare o
no? »
- « YUFFIE
KISARAGI. » due parole, un avvertimento. Non si rendeva conto
che
stava rischiando seriamente le mani addosso e quella faceva pure
dell'ironia.
- Con aria mesta,
perché beccata con le mani nel sacco, Yuffie
guardò per qualche
secondo – giusto due o tre – l'incazzatissimo
meccanico in
silenzio, ritrovando subito dopo la solita spavalderia che accrebbe
parola dopo parola: perché dopotutto la colpa non era
esclusivamente
sua, visto che ce l'avevano portata a combinare quel casino e poi,
insomma, Cid se le era un po' cercate visto che nonostante in sette
su otto fossero decisi a fare le cose in un modo, lui si era opposto
e aveva deciso di fare a cazzi suoi. Se l'era meritato, no?
- « E va bene,
parlerò, ma tu smettila di guardarmi così che
sembri un pazzo
maniaco. » lo avvertì, puntandogli un dito contro
a mo' di minaccia
mentre si apprestava a spiegargli la situazione da come era nata a
quando era morta, ovvero quando era stata beccata pochi minuti prima.
- Quasi a Cid gli
faceva pena quella mocciosa, o almeno, gliene faceva quando non
tirava fuori quell'atteggiamento del cazzo che tanto gli ricordava se
stesso visto quanto sapeva essere odiosa e– un momento,
significava
che anche lui era odioso? Nah, meglio soprassedere a quel pensiero e
concentrarsi sulla confessione della ragazzina.
- « Sono tutto
orecchie, nana. »
- « Vorrei
innanzitutto dirti che se tu, vecchio scorbutico, anziché
perdere la
brocca e decidere per tutti come hai fatto ieri avessi mantenuto un
atteggiamento meno scopa in culo e ti fossi adeguato alla scelta
della maggioranza, la situazione sarebbe mooolto diversa.
- Ma comunque, fatta
questa premessa, come già ti ho detto poco fa sono stata
istigata a
combinare un casino e siccome l'intento era quello di prender tempo
per convincerti a ragionare e farti scoprire che, ehi!, se andiamo a
combattere in queste condizioni pietose moriremmo comunque, mi sono
detta: perché non danneggiare questa bagnarola il tempo
necessario
per pensare a una soluzione? E la soluzione mi è caduta dal
cielo un
secondo fa, quando ho visto la tua bella faccia ingrugnita.
- Cid Highwind, ti
sto minacciando e non ho paura di te: se tu non ti attieni alle
decisioni di tutto il gruppo, continuerò a sfasciare la tua
cazzo di
nave a oltranza, fino a che quella merdosa palla di merda infuocata
come tu l'hai chiamata, piomberà sul pianeta, friggendoci e
uccidendoci tutti comunque. Sono stata chiara? »
- Il piano doveva
essere ben diverso, ma siccome era stata messa alle strette si era
dovuta ingegnare al punto di trovare una soluzione e vincere
così
quella sfida che la vedeva fronteggiare una sottospecie di toro
incazzato che, per la verità, dopo quella minaccia si era
visto
crollare tutte le certezze addosso, desiderando come prima cosa farla
stare zitta dato che quella parlantina gli aveva messo un gran mal di
testa.
- « Cristallina. »
trattenne l'imminente bestemmia, sentendosi gabbato da una mocciosa
di appena sedici anni che, in quattro e quattr'otto aveva ribaltato
la situazione: fino a due minuti prima era lui ad avere il coltello
dalla parte del manico, cazzo! « Lasciami almeno riparare il
motore.
»
- « E secondo te
sono così deficiente da non lasciartelo fare? Al contrario
non
potremmo decollare, di conseguenza i piani di apportare ogni sorta di
miglioria sia alle armi che a noi stessi se ne va a puttane.
» gli
disse, portando entrambe le mani sui fianchi con aria minacciosa, o
perlomeno così credeva. « Ora sistema
quell'arnese, grazie! Nel
frattempo vado ad avvertire gli altri della tua saggia decisione.
Bravo Cid! »
- Così con passo
svelto, a tratti saltellante, raggiunse gli altri nella sala comandi
per riferire la piega che aveva preso la situazione, mentre Cid era
rimasto lunghissimi minuti a fissare il vuoto con aria incazzata per
essersi fatto fregare da un'adolescente con qualche problema
psichico.
- Quella storia
comunque non l'avrebbe dimenticata tanto facilmente e anzi, quando
tutto quel macello di Sephiroth e di Metheor sarebbe finito, avrebbe
fatto un discorsetto a tutti loro e cazzo se si sarebbe vendicato;
non solo aveva progettato l'Highwind e lo aveva messo loro a
disposizione senza chiedere nulla in cambio, ma si era ritrovato
persino a ricostruirne il motore che quella stronza aveva sfasciato
solo perché lui si era azzardato a prendere una decisione
saggia.
- Yuffie dal canto
suo arrivò dagli altri con un sorriso a trentadue denti,
bello
smagliante e sicuro di sé: aveva vinto.
- « Prego, per la
consegna delle Materia da questa parte! » esclamò
soddisfatta sotto
lo sguardo esasperato degli altri che, per quanto avessero temuto il
peggio, sapevano che Yuffie aveva mille risorse. Già,
stavolta aveva
avuto ragione lei e adesso non restava che convincerla a posticipare
la consegna del malloppo a dopo la battaglia, altrimenti come
avrebbero fatto a fronteggiare Sephiroth? E che Yuffie fosse tremila
volte più pericolosa dell'ex generale della ShinRa era
risaputo,
ergo, dovevano essere molto convincenti nel proporle l'affare.
- Più di uno di
loro a quel punto si domandò se non fosse stato meglio
pensarci da
soli all'affaire Cid visto che qua la situazione era chiaramente
degenerata e, per assurdo, erano decisamente e tristemente punto e a
capo.
- NdA:
- Hello dolci
biscottini, questa è la nuova oneshot scritta per uno dei
prompt di
scorta (perché mi viene sempre
“d'emergenza”?) di Lande di
Fandom.
- Come ho visto la
frase “Oh, mi è stato detto'va' e combina un
guaio” ho pensato
immediatamente a Cid e Yuffie e, lo so, scusate se tutte le mie
ultime fanfic riguardano la nostra ninja cagacazzo, ma ho
così tante
idee che la riguardano (e soprattutto, la amo talmente tanto) che non
posso farne a meno.
- Spero vi sia
piaciuta questa cavolatina e, nel caso, alla prossima!
|