Mi sono innamorata di te

di camillavaamare
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Negli anni Rinascimentali le uniche cose che avvicinano l'uomo a Dio sono: filosofia, arte e religione. Dell'ultima non è esattamente vero, solo in teoria. Perché le lote violente dentro al Vaticano farebbero impallidire, perfino il serial killer peggiore! I Cardinali per raggiungere la vetta uccidono usando dei veleni potenti.

È il 1499 e durante gli anni del papato di Rodrigo Borgia un famoso artista Fiorentino crea delle opere magnifiche. Sono loro a rappesentare Dio. Un uomo scalpella il marmo plasmandolo come immagina sia la statua dentro la sua testa. L'arte è bellezza divina.

È il 2018 e Roma vive sul turismo di quella stessa arte che secoli prima rappresentava il divino. Ora servono solo a far soldi.

Nel Pantheon scoppia un incendio ed i guardiani sono preoccupati di perdere quell'edificio, non è solo bello; c'è dentro tutta la storia dell'uomo. Dagli imperatori alle persone moderne. Perderlo sarebbe dimenticare. Spezzare passato e presente sarebbe dividere l'anima delle pesone. Ed il divino non può venire separato dal'arte.

Federica Giacona è una restauratrice pittorica, sta restaurando l'affresco della Cappella Sistina; non vuole che quel disegno venga perso.

Federica stanca esce per andare nel solito parco a pranzare. Aperto il libro mangia stando attenta di non sporcare le pagine cn l'olio della pasta.

Federica è concentrata a leggere, poi improvvisamente sente un telefono suonare.

"Ok... d'accordo. Arrivo... aspettatemi. Vengo subito."dice stanco lo sconosciuto zandosi dalla panca. Se ne va. Adesso Chiara è sola. Nel parco non c'è nessuno, perché i bambini sono ancora a scuola.

Federica sentendo la sirena cerca di capire cosa succede, ma non c'è bisogno di dare spiegazioni... vede il fumo provenire dal Pantheon.

Federica si avvicina all'uomo che aveva sentito parlare pochi minuti prima.

-Mi scusi, potrebbe dirmi...-dice ansiosa guardando il fumo salire dall'edificio.

-Non ho tempo da perdere! Avevo detto di mettere le transenne, cosa aspetta?!-esclama spazientito l'uomo al polizitto, intanto i pompieri domano l'incendio.

-Avete sentito l'ordine del Capitano Cimino?! Forza, lavorate!-esclaa severa la donna.

Federica immagina che siano Carabinieri Per La Tutela Del Patrimonio Culturale. Li aveva visti solo una volta nlla Basilica Di San Pietro In Vincoli, quando c'è stato un incendio. È successo dueC anni fa, appena ha iniziato il restauro della Cappella Sistina. L'incendio è scoppiato vicino la statua di Mosè. Ma nessuno poté capir se fosse doloso o no, perché il generatore era molto vecchio.

Chiara tornata a casa viene accolta dai suoi amici. Li gurda confusa.

-Cosa fate qua? Mi sono persa qualche appuntamento, per caso?-domanda posando la borsa sul divano.

-No! Mi sposo con Paolo! Me l'aveva chiesto settimana scorsa!-esclama euforica Patrizia mostrandole l'anello di fidanzamento. Paolo annuisce timido.

-Congratulazioni. Sono molto felice per voi. Quando dovrebbe essere il giorno del matrimonio?-

-Sette mesi. Il ristorante non aveva posto. È quello di Via Palermo.-spiega timido Paolo sedendosi sul divano. Federica lo guarda divertita.

-Molto lussuoso! Non sapete quanto io sia contenta per voi!-aggiunge entusiasta andando al fornello. Deve preparare la cena. Alla sera è esausta.

-Dai. Pao, smettila di essere timido. Vi conoscete da un po', ora.-

-Volete qualcosa? Se avete fame o setesapete dove trovare tutto. Devo cucinare.-dice ansiosa cercando gli ingreedienti el frigo, li posa sul bancone.

-Fede, calmati! Mi fai venire la nausea! Giri in modo troppo veloce!-esclama nauseata osservando l'amica che gira. Poi taglia le verdure, sminuzza muovendo rapida il coltello; a volte non si vede la lama.

-C'è stato un altro incendio al Pantheon. Ho visto i pompieri. Due in pochi anni.-

-Oh... no... te, stqai bene... vero?! Non stavi facendo restauri?!-

-Sto bene. Adesso restauro l'affresco della Cappella Sistina... perdere tutte le opere del Pantheon sarebbe non avere più una storia...-spiega preoccupata a Patrizia distraendosi, rischia di tagliarsi il dito.

-L'importante è che tu stia bene... tranquilla, ok? Pensavo fosse...-

-Devo andare! È tardi! Per favore, finite voi di cucinare! Restate quanto volete!-esclama agitata Federica guardando l'ora sul display del forno, interrompe Patrizia. Intanto Paolo è andato sul balcone.

Federica senza dire nulla prende telefono e borsa, salita sull'ascensore decide di tornare a Firenze; senza un motivo sensato! I suoi colleghi potranno farcela, per qualche giorno. Avvia l'auto. Quella decisione sorprende perfino lei. L'incendio al Pantheon le aveva fatto così tanta impressione da costringerla a lasciare Roma, solo per pochi giorni... la prima volta non era rimasta sconvolta.

Federica durante le quattro ore di viaggio è impaziente. Roma stava diventando soffocante.

Federica prima degli incendi pensava che fare la restauratrice non fosse molo pericoloso.

Un misterioso assassino inizierà a terrorrizzare con i suoi delitti tutta Roma, perché il soprannome datole secoli prima: Città Eterna; non fu mai più azzeccato... eterna come gli omicidi che vengono commessi dall'assassino. Nessuno sa spiegare l'insolito interesse mostrato da questa persona per gli edifici storici e le opere artistiche. Ucciderà sempre in uno di questi posti. Non importa se è un museo o una chiesa. Lo deve fare, assolutamente... dentro uno di questi posti. Punto. Fa niente se il sangue del cadavere ed altri liquidi (organici e non), rischiano di danneggiare le opere. Non ha altre soluzioni... tutto può essere sacrificato. Anche l'arte. Lei rappresenta solo la storia dell'umanità Occidentale! E rischia di venire distrutta da un pazzo ossessionato dall'uvcidere le persone negli edifici strici. L'assassino ha deciso che deve coomettere i suoi delitti in questi posti. E dell'arte chissene frega, tanto sono solo oggetti.

L'assassino uccide mostrando la crudeltà dell'uomo, invece l'arte evidenzia il divino. Bene e male non avranno più segreti. È l'unico modo per scoprire le motivazioni di questa persona.





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