Big Damn Table - Momenti di una Vita

di Shellcott
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002 Intermezzo.
 

Stretta nel suo abito dorato aveva ballato insieme a Luna, anche se più che ballare l'amica si era mossa vorticosamente in pista agitando le mani.

Poi Ginny, provata dalla lunga giornata, aveva deciso che era meglio sedersi.

Guardava gli invitati del matrimonio ridere e chiacchierare e sorrise a quella parvenza di normalità.

I suoi occhi evitavano abilmente il tavolo dove era seduto il cugino Barny.

Avrebbe voluto fissarlo, ma non voleva rischiare di riconoscere la sua espressione. Era certa che non sarebbe bastata un po' di pozione Polisucco per impedirle di vedere Harry.

“Uno sguardo veloce” si disse.

Stava parlando con Elphias Doge e la zia Muriel.

Le venne da correre in suoi aiuto per salvarlo dalle chiacchiere inutili e pesanti della parente.

Ma non poteva rischiare di avvicinarsi ancora a lui.

Non poteva ripetere l'errore fatto per il suo compleanno.

Quel bacio era stata una piccola pausa colorata in quel periodo di grigio persistente.

Ma una volta concluso quel felice intermezzo, il grigio si era trasformato in nero.

Avrebbe voluto avere più baci, più tempo, più Harry.

Lo vedeva ascoltare Doge e la zia Muriel. Nei sei anni passati ad osservarlo da lontano aveva imparato a riconoscere le sue reazioni ed ora, vedendolo con gli occhi guizzanti e la bocca leggermente socchiusa, poteva dire con assoluta certezza che fosse molto interessato e un po' stupito dai discorsi dei due.

Lo “sguardo veloce” si stava protraendo molto più di quanto si fosse aspettata.

Ma un Patronus argenteo interruppe tutto.





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