Al mare
Al mare
Non si era abituato, si era rassegnato.
Ogni anno, sapeva che Prussia e Germania si autoinvitavano a casa sua
per passare un mese al mare nelle magnifiche coste siciliane, non
sarebbe riuscito a mandarli via nemmeno volendo, quindi li sopportava.
Gilbert e suo fratello erano andati a prendersi un gelato, lui se ne
stava spaparanzato al sole a rilassarsi, mentre l’altro crucco si
stava allenando in acqua come se dovesse partecipare alle Olimpiadi.
Tutto sommato stava andando tutto abbastanza bene.
Il mare era calmo, non c’era molto vento e il sole lo scaldava come di dovere.
Quanto amava la sua terra.
-Scheiße!-
E ovviamente doveva succedere qualcosa che rovinava tutto.
Sbuffando, si mise a sedere, togliendosi gli occhiali da sole per vedere meglio.
Il crucco stava uscendo dall’acqua, il volto contratto dal
dolore, anche se cercava stoicamente di non darlo a vedere, seppur con
scarsi risultati.
-Sono vent’anni che ti autoinviti a casa mia e ancora non hai imparato a stare attento alle meduse?-
Germania non gli rispose, limitandosi a sedersi sulla sabbia, imprecando.
L’italiano scosse la testa e si avvicinò a lui per guardarlo meglio.
Il biondo aveva una chiazza piuttosto voluminosa sulla coscia muscolosa e si stava coprendo sempre di più di bolle.
-Wow, ne hai trovata una cattiva-
-Potresti smetterla col sarcasmo per favore?!-
Romano non rispose, prese una bottiglietta vuota e la riempì con l’acqua del mare.
-Stai fermo-
-Cosa?-
-Ho detto, stai fermo, eppure dovresti saperla la mia lingua-
Prese un asciugamano pulito e una bottiglia di aceto.
-In genere è mio fratello quello che si fa bruciare dalle meduse, quest’anno lo hai preceduto a quanto pare-
Gli versò l’acqua salata sulla ferita, strofinando nel frattempo col panno pulito.
Ludwig lo guardava stupito, da quando in qua era così gentile?
-Che hai da guardarmi in quel modo?! Hai idea di quanto mi romperebbero i nostri fratelli se non ti aiutassi come si deve?!-
-Ovvio…perché mai dovresti aiutarmi…-
Sospirò, lasciandolo fare.
Lovino lavò con cura la ferita, rimuovendo la pelle infiammata,
ma come si immaginava, la loro natura immortale stava andando in suo
soccorso, perché la pelle si stava già riprendendo molto
più velocemente di quanto avrebbe fatto con un mortale.
-Una bruciatura così normalmente ti avrebbe perseguitato per giorni…ma noi siamo noi-
Prese un altro panno pulito, lo imbevve con l’aceto e lo appoggiò sopra la ferita.
-Io sapevo che si doveva usare l’ammoniaca…-
-No, quella dell’ammoniaca è una stronzata, questo funziona, lascialo agire per un po’-
Il dolore si stava già attenuando e Germania si lasciò andare sdraiato sulla sabbia con un sospiro.
-Grazie-
-Mpfh-
Fu l’unica risposta di Romano, che tornò sulla sdraio, deciso di nuovo a rilassarsi.
Non gli importava un fico secco del crucco, ma non sarebbe stato capace
di sopportare una ramanzina dai loro fratelli, lo aveva fatto solo per
quello.
Solo, per, quello.
Buonasera a tutte!
Come ho
scritto nella descrizione, questa sarà una raccolta di one-shot
Hurt/Comfort scritte per il gruppo FaceBook Hurt/Comfort Italia
Fanfiction & Fanart, dove vengono organizzate spesso challenge, ne
ho pubblicate già altre a sé stanti, ma ho deciso che
d'ora in poi le metterò tutte in questa raccolta, spero vi
piacciano!
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