Epilogo
EPILOGO
La guerriera camminava sicura e spedita nel bosco di
Imladris. I suoi piedi nudi venivano solleticati dai ciuffi d’erba mentre il
vento faceva cadere le foglie autunnali dagli alberi.
Era un pomeriggio soleggiato di fine ottobre ed Eruannie
indossava un vestito blu come la notte, le maniche si aprivano in
corrispondenza della piega del gomito e lasciavano intravedere le rune naniche
tatuate sul braccio destro.
Elrond e i suoi figli la seguivano. Mentre i gemelli non
lasciavano trasparire nessuna emozione, ad Arwen scapparono alcune lacrime
silenziose. Arrivarono in prossimità di una grotta e vi si addentrarono, la
guerriera ammise di averla trovata durante una delle sue passeggiate nel bosco.
Le era piaciuta così tanto che aveva impegnato tutti gli elfi di Imladris per
creare una cripta al suo interno. Erano mesi infatti che aveva comunicato alla
sua famiglia il desiderio di riposare in pace, aveva spiegato loro della
pozione di Galadriel e del Sonno Eterno.
Suo fratello Elrond non era stato molto felice di quella
decisione, le aveva proposto di partire per Valinor se non trovava conforto
nella sua Casa, ma salpare per le Terre Immortali non le avrebbe portato mai la
pace che desiderava. Se fosse stato per lei, l’avrebbe fatta finita con rapidità
e grazia, ma Galadriel e Gandalf le avevano spiegato quanto fosse importante
avere la sua forza di guerriera dalla parte del Bene, soprattutto da quando
Sauron si era mostrato loro lasciando intuire che non era scomparso come tutti
pensavano.
Scesero i gradini con eleganza senza proferire una parola,
finché non si ritrovarono in un lungo corridoio di pietra illuminato da alcune
torce. Sul fondo della cripta, circondato da candele e fiori profumati, vi era
un altare modellato sulla roccia della grotta e, sopra di questo, era adagiata
una teca in cristallo fatta su misura per l’ospite che avrebbe contenuto.
I quattro elfi sfilarono in silenzio finché non vi
arrivarono davanti, lasciando che Eruannie si voltasse verso di loro per
salutarli.
<< Questo non è un addio, miei cari. Tornerò da voi
quando l’Oscurità tenterà di riappropriarsi di queste terre>> dicendo
queste parole si avvicinò ai gemelli e prese la mano di ciascuno di loro,
guardandoli con i suoi occhi blu.
<< Non preoccupatevi, le nostre feste al chiaro di
luna non finiscono qui!>> cercò di rallegrarli, ma i due si scambiarono
solo una rapida occhiata con un cenno di sorriso. Si rivolse poi ad Arwen. Sua
nipote le somigliava molto, avevano gli stessi capelli mori leggermente mossi e
lo stesso viso sottile.
<< Non provare pena per me, nipote mia>> e, dopo
averle depositato un tenero bacio sulla fronte, i gemelli l’aiutarono a
coricarsi all’interno della teca di cristallo. Elrond le mise tra le mani
l’uovo di drago e indugiò qualche istante con l’ampolla di Galadriel in pugno.
<< Sei sicura?>> l’Elfa alzò gli occhi al cielo
e afferrò la boccetta, lanciando un ultimo sguardo ai suoi nipoti.
<< Mi raccomando, fratello>> fece una breve
pausa per bere il contenuto dell’ampolla tutto d’uno fiato.
<< Mi risveglierai solo quando sarà strettamente
necessario farlo>> concluse adagiando il capo sul morbido cuscino di
piume. Uno strano tepore l’avvolse, mentre il battito del suo cuore rallentava
e le palpebre si facevano sempre più pesanti. Fu come addormentarsi, ma tutto
il dolore che provava e la grande voragine che aveva nel petto scomparvero
lentamente, portandosi via tutto quanto.
Eruannie la guerriera di Imladris era caduta nel Sonno
Eterno e solo suo fratello Elrond avrebbe potuto svegliarla grazie all’antidoto
donatogli da Galadriel in persona. Aveva promesso alla sorella che l’avrebbe
svegliata quando la Terra di Mezzo avesse avuto bisogno di lei per combattere
contro il Male, sapeva bene che se avesse utilizzato l’antidoto prima del
dovuto lei gliel’avrebbe fatta pagare e non aveva nessuna intenzione di vedere
la sua sorellina tirare fuori gli artigli.
La osservarono per qualche istante e controllarono che non
fosse morta davvero. Poi, così come erano giunti, se ne andarono in silenzio.
Elrohir ed Elladan partirono qualche giorno dopo verso Nord,
per unirsi ai Raminghi che controllavano le Terre Selvagge. Arwen rimase con
suo padre e divenne la maestra di armi di Elessar, sostituendo la zia.
Non passava giorno senza che i due elfi andassero a trovare
la guerriera nella sua cripta, mentre le stagioni si susseguivano. Passarono
mesi, i mesi divennero anni e per quasi un secolo Eruannie riposò nella sua
teca di cristallo, mentre il Sonno Eterno guariva le sue ferite e rimarginava
il vuoto che si era creato in lei.
Erano passati settantacinque anni da quando aveva detto
addio alla sorella, in quegli anni le voci sul ritorno dell’Oscuro Signore si
erano sparse in tutte le terre e a tutti i popoli liberi. Era giunto il momento
di risvegliare la sorella dal suo torpore durato fin troppo.
Angolo autrice:
Ebbene sì, eccoci giunti al termine di questa avventura durata per ben 4 anni! Ancora non ci credo di averla finita!
Ma vi avverto, sono in arrivo nuove avventure per la cara vecchia Ann! Spero che continuerete a seguirci!
Vorrei ringraziare
tutte le persone che hanno iniziato con noi (Annie e me,
ovviamente...per il momento non soffro ancora del DBP...forse...)
questo viaggio!
Chi l'ha messa tra le preferite:
- caffeina3
- lady anya blu Cullen
- Lucson89
- Odette Kahwamura
- S h i n e r
- Thorin78
Chi l'ha messa tra le ricordate:
- anna_official
- Aralinn
- piccina_inLove
Chi l'ha messa tra le seguite:
- Elfosnape
- michela30
- Quimelle Underwood
- Shaara_2
- ThorinOakenshield
In particolare vorrei ringraziare
ThorinOakenshield, Thorin78 e Quimelle Underwood che hanno lasciato
qualche recensione nel corso della storia. Grazie mille per i consigli,
gli incoraggiamenti e le belle parole!
E un grandissimo grazie anche a tutti voi che avete seguito questa storia fino alla fine! Spero di "rivedervi" nel seguito!
Baci,
Giuls
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