Le ultime ore di due condannati a morte

di Fiore di Giada
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Risuona la campana nei corridoi.
La luce si accende.
Il passo delle guardie echeggia, come un tuono.
I due uomini attendono, i volti seri e statuari.
Non hanno paura.
Hanno lottato per un futuro migliore.
Non hanno ceduto al crudele Leviatano dello stato borghese.
Si sono mantenuti fedeli ai loro ideali.
Si parlerà ancora di questa vicenda. – mormora Nicola Sacco, calmo.
Bartolomeo Vanzetti annuisce. Una simile ingiustizia non svanirà dalla storia.
Le loro vicende saranno un faro luminoso per gli spiriti forti, non disposti a sottomettersi se non alla libertà.
Il loro sangue cadrà sul capitalismo crudele e nulla potrà più lavarlo.
E questo rasserena i loro cuori.
Il tintinnio delle chiavi interrompe i loro pensieri.
Le guardie, a passo strascicato, entrano nelle celle.
E’ ora. – mormorano, i toni apatici.
I due annuiscono e li seguono, gli animi liberi dalla paura.
Oltre la tenebra, un paradiso di luce li attende





Breve drabble sulle ultime ore di Sacco e Vanzetti.
Probabilmente, ho dato loro un carattere lontano dalla verità storica, ma, vedendo un servizio di Rai Storia dedicato alla loro tragica vicenda, mi è uscito questo breve componimento.
Spero non sia un insulto alla loro memoria.








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