La Ballata del Serpente

di Lady Elin
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4.
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“Sorpresa!”
“Ma cosa diamine hai combinato?”
Zulema è davanti alla porta di casa. Ha il fiato rotto, il viso sporco di terra, e i vestiti ridotti a brandelli.
“Scusa se ci ho messo tanto, ma il proprietario era davvero un osso duro”, dice, allungando un sacchetto nella sua direzione.
Jafar vi guarda all’interno, confuso.
“Noci? Sul serio, Zulema?”
“Buon compleanno!”
Una parte di lui è furiosa. Gliel’avrà detto almeno un centinaio di volte che non deve mettersi in pericolo per queste sciocchezze. Ma lei, testarda, non perde l’abitudine.
Come devo fare con te?
“Allora? Mangiamo?”, Zulema lo guarda, aspettando una risposta.
“Scusa, ma questo non doveva essere il mio regalo di compleanno?”
Mentre parla, lei si è già portata la prima noce alle labbra. Gli sorride.
“Si, ma siamo poveri. E il cibo va condiviso”
 
“E’ permesso?”
Jafar alza lo sguardo dal libro che sta consultando. Di fronte a lui, c’è un servitore con un vassoio in mano.
“Ordinate sempre la stessa cena in questo giorno dell’anno. E’ curioso, non trovate?”
Al suo silenzio, l’uomo china il capo mestamente, poggiando il vassoio su un tavolo.
“Perdonate, mio Visir”
Quando va via, Jafar si alza. Nel vassoio, come da lui richiesto, ci sono una dozzina di noci.
Ne divide una, lanciando l’altra metà a Iago.
Non è più povero, anzi, ha più soldi di quanti gliene servano. Tuttavia, quelle noci preferisce sempre condividerle.




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