Il Marchio di Vallala

di LadyBee0096
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Feyra Ginevra Hillityus, Principessa di Ellwe, aveva visto il proprio Regno crollare sotto l'attacco di Catulla nel giro di una notte e con esso, tutta la sua famiglia, quando aveva solo 12 anni.
Era stato suo fratello maggiore, Fenrir, a recuperarla dalle sue stanze e ad avvolgerla nel mantello foderato di pelliccia di lupo - simbolo distintivo del Principe Ereditario -, prima di stringerla al petto con un braccio e menando fendenti letali con la mano libera per farsi strada, mentre attraversavano il Castello di Vetro più velocemente di quanto chiunque avesse mai fatto prima di allora.
Alle scuderie reali avevano trovato Tristan – migliore amico di Fenrir e Capitano della Guardia Reale - già in sella ad Archeus, il suo possente Mustung, e l'antica spada del Re allacciata alla schiena.
Fu mentre il fratello le donava l'ultima carezza sul viso e la depositava tra le forti braccia di Tristan, che Feyra vide il Marchio di Vallala comparire sulla sua fronte lattea.
Il segno che il Re, loro padre, era perito sotto mano nemica.
Il segno che Fenrir, in quel momento, aveva ereditato il Trono di Vetro.
Il tempo era scaduto e Fenrir doveva prendere parte a quella battaglia disumana al posto del padre.
L'ultima immagine che Feyra avrebbe avuto di suo fratello era quella di un giovane ed impavido Re, Le forti spalle che le avevano fatto vedere il mondo dall'alto farsi carico del destino del loro popolo, che fieramente si avviava verso la Morte.
E lei, tra le braccia di Tristan che spronava il cavallo a correre più velocemente verso la Foresta di Darac, in quel momento seppe che non l'avrebbe mai più rivisto e il Marchio di Vallala, presto, sarebbe comparso sulla sua fronte, come una Condanna.

 
All'alba del terzo giorno, avvolta nel mantello di Fenrir, nella penombra di una grotta gelida, la fronte le bruciò.
Il Marchio di Vallala era giunto e con esso i poteri che nel corso dei secoli erano passati da un regnante all'altro, portando con loro la tanto temuta e nefanda notizia. 
La morte di Fenrir. 
Tutto ciò che Tristan poté fare fu stringere ancor più forte la giovane Regina, pregando che gli Dei avessero misericordia di lei e le donassero la forza di sopravvivere a tutto quel dolore. 




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